offesa
offésa s. f. [lat. offēnsa, der. di offĕndĕre «offendere», part. pass. offensus]. – 1. a. Danno morale recato alla dignità di una persona (o di un’istituzione) con atti o con parole; l’atto stesso [...] libertà; o. alla morale, al pudore, al decoro; in senso fig.: costruzioni, quadri, sculture, versi che sono un’o. al buon gusto. 2. Con sign. più materiali: a. Azione di attacco armato: armi da o.; portare l’o. in un territorio; essere esposto alle ...
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virtuoso
virtüóso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo virtuosus, der. di virtus: v. virtù]. – 1. agg. a. Che ha virtù, cioè disposizione morale a fare il bene: persona v.; uomo v.; donna v.; gente v.; [...] In senso storico, dall’ultimo Cinquecento all’Ottocento, persona di cultura varia, non professionalmente specializzata, e di buon gusto (in arte, detto anche «dilettante»); conoscitore: la figura del v. tratteggiata da B. Castiglione; l’Accademia dei ...
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mellone
mellóne s. m. – Variante ant. di melone, oggi viva soprattutto nell’Italia meridionale. Anticam., il termine indicava un frutto diverso dal popone comune, e cioè il melone lungo o serpentino [...] (v. melone), frutto dal gusto insipido. Di qui l’uso fig., ant., per indicare un uomo sciocco, balordo, grossolano d’ingegno (v. anche mellonaggine). ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, [...] la letteratura: studî l., attività l.; storia, critica l.; avere attitudini, interessi, velleità, pretese, ambizioni l.; mostrare gusto, rivelare talento l.; essere privo di cultura l.; proprietà l. e artistica, denominazione comune del diritto d ...
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antiaccademico
antiaccadèmico agg. [comp. di anti-1 e accademico] (pl. m. -ci). – Che è contrario a ogni atteggiamento accademico (inteso questo come ossequio alle forme tradizionali dell’arte, della [...] poesia, della letteratura), che si ribella al gusto e alla cultura ufficiali: un’arte antiaccademica. ...
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smammolarsi
v. intr. pron. [voce di origine onomatopeica, cfr. mammolo] (io mi smàmmolo, ecc.), tosc., non com. – Struggersi, sdilinquirsi: si smammolava nel guardare un bel giardino (G. Bandi); più [...] frequente l’espressione smammolarsi dalle risa, ridere di gusto, di cuore. ...
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spettacolare
agg. [der. di spettacolo, prob. influenzato dall’ingl. spectacular]. – Che ha la grandiosità, l’attrattiva, la suggestività di uno spettacolo d’eccezione: parata s.; la cerimonia ha richiesto [...] profondamente: la squadra ha giocato una gara s.; un incidente s.; il trapezista fece il suo numero con s. bravura. ◆ Avv. spettacolarménte, in modo spettacolare, con gusto e senso dello spettacolo: una manifestazione spettacolarmente riuscita. ...
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artistico
artìstico agg. [der. di arte, artista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda l’arte e gli artisti: attività a.; cultura, educazione a.; negli ambienti a. della città. Nell’ordinamento scolastico, [...] quadro, di un romanzo, di un film; commedia povera di valore artistico. ◆ Avv. artisticaménte, con arte, con gusto artistico: una sala artisticamente decorata; più spesso, dal punto di vista artistico: film artisticamente valido, o debole, scadente. ...
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spettacoloso
spettacolóso agg. [der. di spettacolo]. – 1. Che si svolge, si manifesta, appare e sim. con una grandiosità o solennità da pubblico spettacolo: è stata una festa, una cerimonia s.; un apparato [...] estens., fuori dell’ordinario, eccezionale: quel ragazzo ha un’intelligenza s.; il film ha avuto un successo s.; va a velocità spettacolosa. ◆ Avv. spettacolosaménte, in modo spettacoloso, con gusto spettacolare: una casa spettacolosamente arredata. ...
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mitologia
mitologìa s. f. [dal gr. μυϑολογία, propr. «racconto favoloso, narrazione di miti», comp. di μῦϑος «favola, mito» e -λογία «-logia»]. – 1. a. Complesso dei miti, tradizionalmente tramandati, [...] , cioè come complesso di idee che, nella coscienza di un popolo o di una società, assumono valore di simbolo o di guida, oppure come particolare atteggiamento dello spirito e del gusto di un autore: m. politica, sociale; la m. poetica del Foscolo. ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
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