piacere
1. MAPPA PIACERE significa risultare gradito, cioè corrispondere ai gusti, alle esigenze, alle aspirazioni di qualcuno (mi piace dedicarmi al giardinaggio; mi piacerebbe partire per una lunga [...] che non mi piace). 2. MAPPA Il verbo può fare riferimento a una soddisfazione che deriva da una sensazione, e in particolare al gusto che si ha nel consumare un cibo (un profumo, un sapore che mi piace; non a tutti piace stare esposti al sole; gli ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, [...] felice sorpresa per i lettori. Qui lo ricordo non solo per la tematica comune ai due libri ma per il medesimo gusto di neologismi intitolanti, quello più abbordabile di questo. Cos’è infatti una «merendanza»? Probabilmente lei non lo sa come lo so ...
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vintage
‹vìntiǧ› s. ingl. [dal fr. ant. vendenge «vendemmia», che a sua volta è dal lat. vindemia] (pl. vintages ‹vìntiǧi∫›), usato in ital. al masch. – 1. Denominazione generica di vini d’annata di [...] . In partic., nel linguaggio della moda, con riferimento a capi di vestiario, bigiotteria, oggetti di arredamento d’epoca o di gusto sorpassato e démodé, che evocano periodi remoti o testimoniano lo stile di un certo periodo o di uno stilista, e la ...
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impressionismo
s. m. [dal fr. impressionnisme]. – 1. Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall’epiteto spregiativo (impressionnistes, e [...] ) lanciato dal critico L. Leroy contro un gruppo di pittori che, in aperta polemica con la pittura accademica e il gusto ufficiale, avevano esposto (1874) le loro opere a Parigi nello studio del fotografo Nadar; i suoi rappresentanti (P.-A. Renoir ...
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gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. [...] giornata primaverile; g. il silenzio, la quiete della campagna; g. la musica, la pittura, la poesia; spesso con la particella pron.: gustarsi una scenetta divertente, uno spettacolo, un disco di musica leggera; è possibile che non mi sia concesso di ...
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gustoso
gustóso agg. [der. di gusto]. – Piacevole al gusto, gradito al palato: gustose queste frittelle!; un vino poco gustoso. Anche fig., che dà piacere, che diverte: una scenetta, una storiella g.; [...] un g. modo di raccontare. ◆ Avv. gustosaménte, in modo gustoso: una barzelletta gustosamente raccontata; più com., di gusto: ridere gustosamente. ...
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modernita
modernità s. f. [der. di moderno]. – Carattere di ciò che è o che si giudica moderno, sia perché appartiene ai tempi più recenti, sia perché ne ha le caratteristiche proprie: m. di una costruzione; [...] , di tecnica. Riferito a persona o alle sue manifestazioni, indica in genere adesione allo spirito e al gusto contemporanei, o alle tendenze moderne più avanzate, e perciò spesso originalità, singolarità, ostentata emancipazione da idee e costumi ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi [...] (per lo più contrapposto agli antichi). Al sing., con valore neutro, tutto ciò che esprime gli aspetti, le tendenze, i gusti dell’età nostra: ammirare, esaltare, disprezzare, condannare il m.; in partic., lo stile moderno nell’arte e nell’arredamento ...
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ridanciano
agg. [der. di ridere]. – Che ride spesso e volentieri, con gusto e spensieratezza: uomo r.; donna r.; ha un carattere r. e bonario; di racconto, spettacolo, situazione o atteggiamento, che [...] fa ridere di gusto: novella, storiella r.; un film r., una commedia r. e un po’ sboccata; Artemisia temette una invasione di cortigiani, tanto nobilmente eran provvisti e con quel tratto franco, un po’ troppo r. per il gusto d’Italia (A. Banti). ...
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Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione [...] eccessiva e dozzinale, banali e di cattivo gusto. Più propriam. il termine (comparso in Germania verso il 1860 e diffuso con attributiva o predicativa (e in genere con iniziale minuscola): gusto k., arredamento k., oggetti k.; per estens., riferito ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
Anatomia
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...