turlupinare
v. tr. [dal fr. turlupiner, prob. connesso con il nome della setta dei turlupins (v. turlupini), che passò a indicare «chi scherza sulle cose di religione, o che ama fare beffe di cattivo [...] gusto»; Turlupin fu poi nome d’arte di un attore fr. di farse, Henry Legrande († 1634), noto anche come Belleville]. – Raggirare, ingannare beffando la buona fede o l’ingenuità altrui: ti sei fatto t.; ti hanno turlupinato, quest’orologio è una ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] , l’insieme delle proprietà estrinseche e intrinseche (per es., per la frutta, la forma, l’aspetto, la consistenza, il gusto e l’aroma): controllo, garanzia, certificato di q., di merci, prodotti e materiali. In partic., nell’organizzazione della ...
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saudade
〈sḁudħàdħë〉 s. f., port. [lat. solĭtas -atis «solitudine»]. – 1. Sentimento di nostalgico rimpianto, di malinconia, di gusto romantico della solitudine, accompagnato da un intenso desiderio di [...] qualcosa di assente (in quanto perduto o non ancora raggiunto), che permea la poesia lirica portoghese e brasiliana dell’Ottocento e che, rivendicato nei primi del Novecento da alcuni letterati fautori ...
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vistosita
vistosità s. f. [der. di vistoso]. – 1. L’essere vistoso: v. di un abito, di un’insegna pubblicitaria; v. di una somma. 2. non com. Modo di vestire o di comportarsi vistoso, ostentato: v. di [...] cattivo gusto. ...
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pacchianata
s. f. [der. di pacchiano]. – Atto, discorso, modo di comportarsi pacchiano, grossolano, di cattivo gusto: fa una p. dietro l’altra! ...
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pacchianeria
pacchianerìa s. f. [der. di pacchiano]. – Mancanza di buon gusto, di stile, propria di persona o cosa pacchiana, grossolana, volgare: da come ha arredato la casa, si rivela tutta la sua [...] pacchianeria ...
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pacchiano
agg. e s. m. (f. -a) [voce merid., di etimo incerto]. – 1. s. m., merid. Contadino, villano; per lo più al femm., contadina nelle vesti tradizionali, colorate e vistose. 2. agg. Per estens., [...] nell’uso com., privo di buon gusto e di stile, vistoso, grossolano: un individuo p.; un vestito, un arredamento p.; una decorazione pacchiana. ◆ Dim. pacchianòtto, soprattutto come s. m. (f. -a). ◆ Avv. pacchianaménte, in modo pacchiano, con ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] ; b. gamba, sveltezza o resistenza nel camminare. Con sensi più determinati e con riferimento alle qualità della persona: buon gusto (v. buongusto); buon senso (v. buonsenso); buon naso o buon fiuto, intuito fine, pronto, acuto; essere di bocca b ...
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insieme
insième (ant. insème) avv. e s. m. [lat. ĭnsĕmul, rifatto nel lat. volg. in *insĕmel per sostituzione di semel «una volta» a simul «insieme»]. – 1. avv. Esprime in genere i seguenti rapporti: [...] : formare un bell’i.; mancare d’i., di fusione organica. Spesso preceduto da tutto: da tutto l’i. spirava un senso di buon gusto e di raffinatezza; è tutto l’i. che non va. b. In matematica (dove è anche usato il plur. insiemi), il termine esprime ...
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esotismo
eṡotismo s. m. [der. di esotico, sull’esempio del fr. exotisme]. – 1. Con sign. concr., ogni elemento forestiero che appare nella letteratura o nell’arte. In linguistica, ogni elemento lessicale [...] ; è in genere sinon. di forestierismo (che in passato era detto anche barbarismo). 2. a. Con sign. astratto, in genere, il gusto, la ricerca e l’uso delle cose forestiere, estranee alle tradizioni locali, nelle arti e nella vita; adesione a forme ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
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