trito
agg. [dal lat. tritus, part. pass. di terĕre «pestare, tritare, logorare»]. – 1. a. Tritato, sminuzzato: carne t.; sale t.; roccia t.; gesso trito. Come s. m., tipo di pezzatura dei combustibili [...] . Riferito a indumenti e tessuti, liso, logoro, consumato per lungo uso. Per estens., riferito a persona, misero, malvestito: Quel gusto cinico Che avea ciascuno Di farsi povero, Trito e digiuno (Giusti); Paulo di Dono era assai t. e parco (Pascoli ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] è di mio zio (analogam. con agg. possessivi: è mio, è tuo, ecc.); qualità: e. di buon appetito; è una persona di gusto; il fatto è di natura diversa; o disposizione momentanea: e. di buon umore; l’effetto: e. d’aiuto, di conforto, di guida, di ...
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disposto
dispósto agg. e s. m. [part. pass. di disporre]. – 1. agg. Con funzione più propriam. participiale, collocato in un certo modo; detto in genere di più oggetti e con riguardo all’aspetto offerto [...] dal loro insieme: libri d. ordinatamente; mobili d. con gusto; stanze mal disposte. 2. agg. a. Pronto, propenso, intenzionato a qualche cosa: Puro e d. a salire a le stelle (Dante); essere d. a morire per il proprio ideale; sono d. a crederti; ero ...
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dispotico
dispòtico (raro despòtico) agg. [dal gr. δεσποτικός «del padrone, del signore», der. di δεσπότης: v. despota] (pl. m. -ci). – Di despota, fondato sul dispotismo, tirannico: governo d.; che [...] è proprio d’un despota: modi d., un fare dispotico; gusto di governar paterno e illuminatamente dispotico (Bacchelli). Per estens., di persona rigidamente autoritaria, che vuol imporre su tutto la propria volontà: è un uomo d.; essere padrone d., ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] ecc., arredando gli ambienti con le attrezzature necessarie; una casa messa su bene; un appartamento, uno studio messo su con gusto (con riguardo all’arredamento); mettere su una festa, organizzarla (per lo più si intende in breve tempo e con scarsi ...
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Fraktur
〈fraktùur〉 s. f., ted. [dal lat. fractura «frattura», quindi «scrittura spezzata, angolosa»]. – Nome ted. di una delle forme più diffuse del carattere gotico, manuale e tipografico, sviluppatasi [...] la stampa della Summa theologica di s. Tommaso, nel 1471), rispetto al quale ha assunto, sotto l’influsso del gusto barocco, linee più sinuose e complesse, diversificandosi ancor più dal carattere noto come Textur (v.). ◆ Nella storia della stampa ...
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liberta
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì [...] cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante); se si riducono i margini della scelta individuale, aumenta il gusto della l. (Eraldo Affinati); la l. dell’uomo, dell’individuo (e per estens., la l. dell’arte, dell’artista). Si oppone direttamente a ...
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neoattico
neoàttico agg. [comp. di neo- e attico1] (pl. m. -ci). – Arte n.: movimento artistico sviluppatosi nell’ultimo periodo ellenistico, che ebbe come centro Atene e fu caratterizzato da un indirizzo [...] classicheggiante che riprendeva e rielaborava, spesso con gusto eclettico o arcaizzante, ma a volte con notevole raffinatezza tecnica, temi e forme dei varî periodi classici, con produzione di copie da originali famosi, di rilievi decorativi, di ...
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frammentismo
s. m. [der. di frammento]. – Indirizzo e gusto letterario che si svilupparono in Italia negli anni avanti e durante la prima guerra mondiale, ed ebbero come espressione caratteristica il [...] frammento, cioè la composizione lirica breve, in versi o in prosa, di solito espressa in forma diaristica e autobiografica, affrancata dal linguaggio aulico e convenzionale della tradizione; al centro ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...