paccottiglia
paccottìglia (raro paccotìglia e pacotìglia) s. f. [dal fr. pacotille, spagn. pacotilla, affini a pacco]. – 1. Quantità di merci che un tempo i componenti dell’equipaggio di una nave potevano [...] di paccottiglia. 2. Merce scadente, fondi di magazzino; e più comunem. insieme di oggetti dozzinali, di scarso valore o di cattivo gusto: un negozio, un magazzino, un vecchio salotto pieno di p.; la roba migliore è stata venduta all’asta, quello che ...
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piacere2
piacére2 (ant. placére, piagére, plagére e altre var.) v. intr. [lat. placēre, affine a placare e, come questo, di origine sconosciuta] (pres. indic. piàccio, piaci, piace, piacciamo, piacéte, [...] esposti al sole; mi piace il rumore del mare; gli piace il silenzio della campagna. Di cibo che si mangia volentieri, con gusto: questo tipo di pasta mi piace; anche per indicare una disposizione abituale: gli piacciono i funghi, i tartufi. b. Con ...
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picacismo
s. m. [der. di pica1, per l’abitudine che hanno le gazze di alimentarsi indiscriminatamente di ciò che trovano]. – Nel linguaggio medico, alterazione del senso del gusto (detta anche pica) [...] per cui si desidera mangiare sostanze normalmente non commestibili o anche disgustose (terra, carbone, ecc.); è presente in alcune malattie nervose e talora durante la gravidanza ...
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picaresco
picarésco agg. [dallo spagn. picaresco, der. di pícaro (v. picaro)] (pl. m. -chi). – Relativo a un genere letterario sorto in Spagna nella seconda metà del sec. 16° (il cui prototipo è considerato [...] picari, popolani furbi, imbroglioni e privi di scrupoli: letteratura p.; romanzo p.; novelle picaresche. Anche, che ricorda o rispecchia l’atmosfera, le situazioni, le trame tipiche di tale genere letterario: avventure p.; un gusto p. per il rischio. ...
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picassiano
agg. e s. m. (f. –a). – Relativo al pittore spagn. Pablo Picasso (1881-1973), con riferimento alle sue opere, al suo stile e al suo modo di dipingere: le Tauromachie p.; una collezione di [...] ceramiche p.; la deformazione p. della figura umana. Anche, per lo più come sost., di artista seguace o imitatore della tecnica, dei temi, del gusto e dello stile di Picasso. ...
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cacofagia
cacofagìa s. f. [comp. di caco- e -fagia]. – Pervertimento del gusto consistente nell’ingestione di quelle sostanze che abitualmente sono respinte come ripugnanti; sintomo di grave decadimento [...] mentale, si può osservare nell’idiozia e nei gravi stati demenziali ...
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cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, [...] con voi mi resterei – Guardando io rispondeva – oh di che cuore! (Carducci); anche con altre accezioni: ridere di c., di gusto; offrire di c., con spontaneità; ringraziare di tutto c., con sentimento di viva riconoscenza. e. Come sede del sentimento ...
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bizantineggiare
biżantineggiare v. intr. [der. di bizantino] (io biżantinéggio, ecc.; aus. avere). – 1. Ragionare con sottigliezza eccessiva. 2. Imitare, nell’arte, la stilizzazione che fu caratteristica [...] spec. della pittura bizantina. ◆ Part. pres. biżantineggiante, usato come agg. soprattutto nel 2° sign.: arte, gusto bizantineggiante. ...
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bizantinismo
biżantinismo s. m. [der. di bizantino]. – 1. Il perdersi in questioni e in sottigliezze eccessive (con riferimento alle controversie teologiche frequenti nel mondo bizantino); il termine [...] a proposito di vane complicazioni burocratiche o (con allusione ai costumi di corte dell’Impero bizantino) di un cerimoniale esagerato, e sim. 2. Preziosismo, ostentazione, in arte e letteratura, di un gusto estetizzante raffinato e decadente. ...
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chippendale
〈čìpëndeil〉 s. ingl. [dal nome del disegnatore e ebanista ingl. Th. Chippendale (1718- 1779)], usato in ital. al masch., o come agg. – Stile di mobili ricchi di intagli e decorazioni, spesso [...] dall’arredamento francese, dalla tradizione gotica e da fonti esotiche; diffusosi in Inghilterra alla fine del sec. 18°, ebbe grande influenza in Olanda, Germania e America. Con uso di attributo: stile ch.; gusto ch.; mobili, arredamento chippendale. ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...