scherzo
schérzo s. m. [der. di scherzare]. – 1. a. L’atto, il fatto di scherzare, di parlare cioè o di fare qualcosa mostrando di volersi divertire e di non dare alle parole o alle cose il significato [...] improvviso a cena in otto; com. l’espressione uno s. da prete, per indicare uno scherzo sciocco, banale o di cattivo gusto, privo di particolare malignità ma anche di senso dell’umorismo. c. fig. Lavoro, impresa che non presenta gravi difficoltà, che ...
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mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta [...] la sua invincibilità. b. Con sign. affine, idoleggiamento di un personaggio, o di un momento storico, nel quale si riflettono il gusto e la sensibilità di un’epoca: il m. di Virgilio nel medioevo, e il m. del medioevo nel Romanticismo. c. Motivo ...
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preromantico
preromàntico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di pre- e romantico] (pl. m. -ci). – Del preromanticismo, che è proprio del preromanticismo: epoca p.; gusto p.; tendenze, correnti p.; musica preromantica. [...] Come sost., chi, nella sua opera, riflette il gusto, le tendenze e alcuni aspetti dell’epoca preromantica, o anticipa quelli dell’età romantica: i p. inglesi; il Vico fu filosoficamente un p. per la vigorosa difesa che egli fece della fantasia contro ...
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retrogusto
s. m. [comp. di retro- e gusto, calco del fr. arrière-goût (v.)]. – Gusto e odore che si avverte dopo avere inghiottito una bevanda o un cibo, e che è diverso dalle sensazioni iniziali: il [...] r. amarognolo di un vino aromatico; le mele, mangiate dopo il pesce, hanno un r. sgradevole ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] del g.; meno com., del mio (tuo, nostro) g., che s’avvicina o somiglia a me (a te, a noi), che risponde al mio (tuo, nostro) gusto: è una persona del mio g.; non è un lavoro del suo genere. b. Con sign. più ampio, il g. umano, l’umanità intera, gli ...
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genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, [...] della distruzione, dell’impostura, degli intrighi. b. Carattere, indole, gusto: secondare il proprio g., il g. di altri; non è è del g. in lui, cioè ingegno, finezza d’intuito o di gusto, e sim.; uomo di g., chi, all’originalità dell’ingegno, unisce ...
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disgusto
s. m. [comp. di dis-1 e gusto]. – 1. a. Sensazione sgradevole al gusto, ripugnanza fisica per cibi, bevande, ecc.: prese la medicina con visibile d.; si dice spec. di cose che prima piacevano: [...] l’abuso di certe pietanze genera d.; m’è venuto il d. dell’alcol, delle sigarette. b. fig. Repulsione, fastidio, senso di stanchezza o di ripugnanza: assistevo con d. a quella scena brutale; il suo cinismo ...
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saporito
agg. [part. pass. di saporire]. – 1. Che ha molto sapore, che ha un sapore accentuato e piuttosto buono, sia per sua natura sia per i condimenti con i quali è stato trattato: una minestra s.; [...] salato): abbiamo mangiato bene, ma il conto è stato s.; l’ho pagato un prezzo saporito. 3. Per estens.: a. Fatto di gusto, con piacere: una s. bevuta; più com. nelle espressioni un sonno s., una s. dormita. E più genericam., in usi scherz., piacevole ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] all’attività estetica, il termine assume spesso un sign. lievemente negativo, di abilità solo o prevalentemente tecnica, contrapposta all’ispirazione, al gusto: è un quadro in cui si vede troppo l’a.; poema in cui c’è più a. che poesia; così anche ...
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romantico
romàntico agg. [dall’ingl. (sec. 17°) romantic «pittoresco, romanzesco», der. del fr. ant. romanz, nel caso obliquo romant «romanzo2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Con riferimento a persona, seguace, [...] , filosofo, artista, poeta r.; e sostantivato: un r., una romantica; le polemiche fra classicisti e romantici; le teorie, il gusto dei r.; i movimenti r., le correnti r. del primo Ottocento. b. Con riferimento ad attività o atteggiamenti spirituali ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
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