gastrosofo
s. m. Chi coltiva le conoscenze e la degustazione dei cibi, ispirandosi ai princìpi della gastrosofia. ◆ Cosa le piace di Brillat-Savarin, che in fondo è stato il primo gastrosofo moderno? [...] del secolo diciannovesimo». Qual era? «La cena che si deve offrire a un ospite di cui non si conoscono i gusti deve essere comunque commisurata all’entità del portafoglio. Ma aggiunse: se davanti al fagiano disossato e ripieno di tartufi all’ospite ...
Leggi Tutto
gentesco
s. m. e agg. (iron. spreg.) Il gusto della gente comune; ordinario, alla buona, che non si eleva dalla banalità. ◆ Tutto come prima, se possibile peggio di prima: è ripartita la maratona di [...] Miss Italia. Il Paese è a rischio recessione, [Osama] Bin Laden è tornato a farsi vivo, a New York hanno commemorato l’11 settembre ma il concorso di Miss Italia è ancora lì, con il suo carico di fanciulle ...
Leggi Tutto
ci1
ci1 pron. e avv. [lat. tardo hīce per hīc «qui»]. – 1. pron. pers. Si considera vera particella pronominale solo quando concorre alla declinazione del pron. pers. noi, come compl. oggetto (egli ci [...] , con semplice valore rafforzativo, o quasi del tutto desemantizzato: che ci hai che non parli?; non ci abbiamo più un soldo; ci ho gusto; ci ho fame; ce l’hai l’ombrello? 4. Con funzione di pron. dimostrativo, riferito a cosa, equivale a ciò, quello ...
Leggi Tutto
pomposita
pomposità s. f. [dal lat. mediev. pompositas -atis]. – Aspetto pomposo; manifestazione di lusso eccessivo, di sfarzosità: la p. degli addobbi è stata criticata; hanno arredato l’appartamento [...] con una p. eccessiva e di cattivo gusto; il matrimonio è stato celebrato con gran pomposità; anche, fig., ampollosità: la p. dello stile. ...
Leggi Tutto
pancia
pància (dial. panza) s. f. [lat. pantex -tĭcis] (pl. -ce). – 1. a. Parte del corpo umano e animale compresa fra torace e bacino, contenente l’intestino; è sinon. di ventre e di addome, ma molto [...] altri a fare sacrifici che si guarda bene dal fare lui. Locuz. varie: reggersi, tenersi la p. dalle risa, ridere molto e di gusto; starsene a p. (o con la p.) all’aria, stare sdraiato, senza far nulla; grattarsi la p., stare in ozio, essere inattivo ...
Leggi Tutto
barbarismo
s. m. [dal lat. barbarismus, gr. βαρβαρισμός, der. di βάρβαρος «barbaro, straniero»]. – 1. Parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea [...] : combattere l’invadente barbarismo. In genere, è sinon. di esotismo e forestierismo, ma, diversamente da questi termini, include un giudizio di biasimo. 2. In arte, cosa contraria al buon gusto. 3. non com. Crudeltà, ferocia, azione da barbaro. ...
Leggi Tutto
pepe
pépe s. m. [lat. pĭper, voce di provenienza orient., come il gr. πέπερι]. – 1. Nome di alcune specie di piperacee del genere Piper, che comprende per lo più arbusti rampicanti tropicali, con foglie [...] ampie, fiori minutissimi in spighe e frutti a drupa usati come spezie per l’aroma particolare e il gusto piccante. La specie più importante, Piper nigrum, è una liana dell’arcipelago indomalese, diffusa in coltura in tutta l’Asia tropicale e nell’ ...
Leggi Tutto
gossipparo
(gossiparo), s. m. e agg. (iron.) Chi o che si compiace del pettegolezzo, del chiacchiericcio, dell’insinuazione. ◆ Lo chiamano gossip. E per carità, anche al migliore di noi sarà pur capitato [...] di fare pettegolezzi perfino a un funerale. Ma una qualche misura, perfino nel cattivo gusto, se non è prevista dai vari codici deontologici dei vari gossipari di professione, sarà pur prevista dal naturale sentimento di saturazione che subentra a ...
Leggi Tutto
ciana
s. f. [dal nome proprio della protagonista, una giovane ricca e ignorante, del melodramma Madama Ciana (abbrev. di Luciana) di A. Valle, rappresentato a Roma nel 1738], tosc. – Donna del popolo, [...] e pettegola: senza il mio amore, bella come sei saresti diventata lo stesso una ciana (Pratolini). È voce tipicamente fior., ma nota e usata anche in altre zone della Toscana (in roman., non com., donna vana, vestita e adornata con cattivo gusto). ...
Leggi Tutto
antologia
antologìa s. f. [dal gr. ἀνϑολογία, propr. «raccolta di fiori», comp. di ἄνϑος «fiore» e -λογία dal tema di λέγω «scegliere»]. – Raccolta di passi in prosa o in versi di varî autori (solitamente [...] di quelli ritenuti più significativi) di una letteratura, di un’epoca, di un genere o di un gusto particolare, o anche scelta di pagine di un solo autore: a. della lirica greca; a. della poesia italiana delle origini; a. della prosa scientifica del ...
Leggi Tutto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
Anatomia
Gli...
gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...