spersonalizzare
spersonaliżżare v. tr. [der. di personale1, col pref. s- (nel sign. 4)]. – 1. Privare della personalità, rendere privo o carente di personalità: la società di massa spersonalizza l’individuo; [...] a un’ideologia. 2. Per estens., rendere banale e anonimo: la televisione rischia di s. il gusto del pubblico (e, come intr. pron.: un gusto che lentamente si spersonalizza). Anche, eliminare gli elementi troppo personali da un determinato contesto ...
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buongustaio
buongustàio (o bongustàio) s. m. (f. -a) [der. di buon gusto]. – Chi ha buon gusto in fatto di cibi o di bevande ed è amante della buona tavola: un vino per buongustai; per estens., chi ha [...] gusti raffinati in fatto d’arte e sa scegliere e capire le cose belle: un’edizioncina di lusso, da buongustai. ...
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buongusto
(o bongusto; più com. buòn gusto) s. m. – Attitudine dello spirito o dei sensi a gustare e apprezzare le cose belle o buone o comunque raffinate: avere, mostrare b.; casa arredata con molto [...] buon gusto. ...
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esotico
eṡòtico agg. [dal lat. exotĭcus, gr. ἐξωτικός, der. di ἔξω «fuori»] (pl. m. -ci). – 1. (anche s. m.) Che proviene, che è importato da altre regioni, forestiero, straniero: termini, locuzioni, [...] come s. m., l’e., ciò che caratterizza i luoghi, l’ambiente e la vita di popolazioni straniere, spec. orientali e tropicali: gusto dell’e.; andare alla ricerca dell’e. (v. anche esotismo). In senso più oggettivo: piante e., che non sono originarie di ...
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vestire
v. tr. [lat. vĕstīre, der. di vestis «veste»] (io vèsto, ecc.). – 1. a. Mettere le vesti indosso (ad altri): v. il bambino, v. i ragazzi con gli abiti della festa; v. la bambola; nell’uso letter., [...] alla moda; veste bene, male; anche nel rifl., con la stessa accezione: si veste con molto gusto; usato assol., sa, non sa vestire (o vestirsi), ha o non ha gusto ed eleganza nello scegliere e nel portare gli abiti. e. Come intr., e riferito a un ...
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malgusto
(o 'mal gusto') s. m., non com. – 1. Scarsa capacità di intendere il bello (contrario di buongusto), cattivo gusto: vestire con m.; secondo l’imperante malgusto. 2. Cattivo sapore: vorrei un [...] po’ di zucchero per togliermi questo m. dalla bocca ...
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liberty
‹lìberti› agg. e s. m. [voce ingl. ‹lìbëti›, dal nome dei magazzini fondati a Londra, nel 1875, da A. Lasenby Liberty, specializzati nella vendita di prodotti dell’Estremo Oriente]. – 1. Termine [...] e in Austria): caratterizzato da linee curve, sinuose ed eleganti, da motivi naturalistici derivati da fiori e da piante e dal gusto per l’arte dell’Estremo Oriente, si affermò spec. nell’architettura e nell’arredamento: lo stile l.; gioielli, mobili ...
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intellettuale
intellettüale agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo intellectualis; nel sign. 2, sul modello del fr. intellectuel]. – 1. agg. a. Dell’intelletto, che concerne l’intelletto e la sua attività, [...] Parigi; un salotto i. e mondano, e sim.). Nell’uso contemporaneo ha spesso valore iron. o limitativo, per indicare ostentazione di gusti e costumi raffinati o superiorità culturale e spirituale, non di rado solo immaginaria: è un i.; fa l’i.; posa a ...
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raffinatezza
raffinatézza s. f. [der. di raffinato]. – L’essere raffinato, sempre in senso fig.: r. di gusto, di modi, di costumi; la r. della sua sensibilità è quasi morbosa; vestire, trattarsi con [...] raffinatezza. Con valore più concreto: ha la casa piena di mille r., di oggetti scelti con gusto raffinato; è attenta a tutte le r. della moda, ai più squisiti e sottili ritrovamenti; r. stilistiche, espressioni ricercate, volutamente squisite; più ...
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ragu
ragù s. m. [adattam. del fr. ragoût, deverbale di ragoûter, der. di goût «gusto» (quindi «risvegliare il gusto, l’appetito»)]. – Sugo per pasta asciutta o sformati, a base di carne di manzo macinata [...] grossa, con aggiunta di lardo tritato (a volte unito a olio e burro), carota, sedano, cipolla, salsa (o polpa) di pomodoro, noce moscata, chiodi di garofano, sale e pepe (gli ingredienti variano secondo ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...