sottigliezza
sottigliézza s. f. [der. di sottile]. – 1. Qualità di ciò che è sottile: la s. di un filo, di una lama, di un foglio; ha le gambe di un’eccessiva s.; in senso fig., leggerezza: la s. dell’aria [...] perfezione degli scrittori, quanto all’eleganza e s. dell’arte, possa esser quella che vien giudicata tale da uomini di gusto sottile (Alfieri); anche con uso assol.: Lo mastro fu di maggior sottigliezza, Che mai facesse la natura umana (Intelligenza ...
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bellettrista
(o belletterista) s. m. e f. [der. del fr. belles lettres «belle lettere», da cui anche il ted. Belletrist e l’ingl. belletrist] (pl. m. -i), letter. raro. – Chi si diletta di studî letterarî [...] o ne fa professione, con gusto estetizzante e con più presunzione che merito: di tutti questi frati e preti belletteristi niuno emerge (Carducci). ...
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deforme
defórme agg. [dal lat. deformis, der. di forma «aspetto, bellezza», col pref. de-]. – Che è, o appare lontano dalla forma naturale, e quindi brutto, spiacevole a vedersi; si dice spec. di chi [...] ha il corpo, o parte di esso, affetto da alterazioni fisiche, contraffatto, sproporzionato: persona d.; volto d., piedi d.; sostantivato: il gusto del d. nell’arte. In senso fig., non com., vizioso, corrotto, aberrante: animo d.; costumi deformi. ...
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arbitro
àrbitro s. m. [dal lat. arbĭter -tri]. – 1. Chi, o che, ha libertà di fare o non fare una cosa, di decidere o disporre di una cosa secondo la propria volontà: sei a. di fare ciò che vuoi; il [...] a. d’eleganza, o, come traduz. del lat. arbiter elegantiarum (v.), a. delle eleganze, appellativo di persona che per raffinatezza di gusto nel vestire e nel modo di vivere è oggetto di grande ammirazione e d’imitazione. In queste, e nelle precedenti ...
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bello
bèllo agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due-
nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, [...] o d’impazienza. 7. s. m. a. Ciò che è bello e come tale è sentito; in partic. come oggetto dell’attività estetica: il gusto, il sentimento, il culto del b.; il b. nell’arte. b. Tempo bello, sereno: speriamo che domani torni il bello. c. Con valore ...
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vandalismo
s. m. [der. di vandalo, sull’esempio del fr. vandalisme]. – Tendenza a rovinare, distruggere, guastare senza necessità e senza ragione, per gusto perverso o per sciocca e malintesa ostentazione [...] di forza, o anche per incapacità a comprendere la bellezza e l’utilità delle cose che si distruggono: giovinastri che, per v., fracassano vetrine e auto posteggiate; compiere atti di v.; con valore più ...
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vandalo
vàndalo s. m. (f. -a). – 1. Appartenente all’antica popolazione germanica dei Vandali (v. vandalico), che nei paesi invasi perpetrarono stragi feroci e selvagge distruzioni. In funzione di agg., [...] dei Vandali: il Regno vandalo. 2. fig. Individuo che, senza alcuna motivazione ma solo come manifestazione di violenza, per gusto perverso o per ignoranza, devasta e rovina beni e oggetti di valore, e soprattutto monumenti, opere d’arte: i soliti ...
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cosmatesco
cosmatésco agg. (pl. m. -chi). – Dei Cosmati, denominazione convenzionale (derivata dal nome proprio Cosma molto diffuso nelle loro famiglie) dei marmorarî attivi fra il sec. 12° e il 14° [...] soprattutto a Roma e nel Lazio; o eseguito secondo la tecnica propria dei Cosmati, cioè con un tipico gusto decorativo basato su intagli e intarsî, che si vale di marmi policromi, di paste vitree e di tessere d’oro: ornato, intarsio c.; decorazione c ...
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degenerato
agg. [part. pass. di degenerare]. – Di persona, pervertito, psichicamente e moralmente: giovani d.; spesso sostantivato: è un degenerato. Riferito a specie animali o vegetali, a tessuti, organi, [...] che si sia o si ritenga essersi alterata e guastata assumendo aspetti e forme deteriori: una cultura d., un gusto d.; in partic., arte d., espressione con cui la propaganda nazionalsocialista definiva i movimenti artistici d’avanguardia (e ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
Anatomia
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...