gradimento
gradiménto s. m. [der. di gradire]. – Atto e fatto del gradire; sentimento di piacere, di soddisfazione, di approvazione per qualche cosa che appaghi le nostre esigenze morali o materiali, [...] o che sia conforme al nostro gusto: esprimere, mostrare il proprio g.; ho esaminato il lavoro e l’ho trovato di mio g.; in partic., essere di mio, di tuo g., ecc., piacere, riuscir gradito a me, a te, ecc.: non so se queste pietanze saranno di vostro ...
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simpatico1
simpàtico1 agg. [der. di simpatia] (pl. m. -ci). – 1. Che ispira simpatia: una persona s.; quel tale non mi è s.; mio papà riusciva s. alla gente; era un moretto vivace, e stava bene anche [...] un viso, un modo di fare s.; anche sostantivato: quel tuo amico è un gran simpatico! Per estens., accogliente, di buon gusto, divertente, piacevole: un ritrovo s.; una serata, una compagnia s.; anche in funzione di predicato, con valore neutro, spec ...
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stilalgia
stilalgìa s. f. [comp. di stil(oide) e -algia (v. algia)]. – In medicina, nevralgia del nervo glosso-faringeo, provocata da esostosi, ipertrofia o neoplasia dell’apofisi stiloide dell’osso [...] temporale: compare generalmente nell’età matura o presenile, in modo graduale, con otalgie, disfagia dolorosa unilaterale, disturbi del gusto. ...
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gradire
v. tr. [lat. *gratire, der. di gratus «gradito, accetto»] (io gradisco, tu gradisci, ecc.). – 1. Ricevere, accogliere, accettare di buon animo, con soddisfazione, con piacere: g. un regalo, una [...] più imperioso: gradirei sapere chi vi ha dato quest’ordine. 2. non com. Con uso intr. (aus. avere), essere conforme al gusto, far piacere (parlando di cibi e sim.): le gradirebbe una tazza di caffè?; più genericam., andare a genio, garbare: non mi ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] . 19°), l’insieme dei caratteri di un artista o di una scuola (in sostituzione di maniera, in uso dal sec. 16°, e gusto, in uso dal sec. 18°): s. classico, e s. dorico, ionico, corinzio, composito, nell’architettura e nella scultura greca e in genere ...
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ipergeusia
ipergeuṡìa s. f. [comp. di iper- e gr. γεῦσις «gusto» (cfr. ageusia)]. – Nel linguaggio medico, ipereccitabilità gustativa, per la quale il soggetto percepisce sapori anche con soluzioni molto [...] diluite di sostanze saporose ...
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sdolcinato
agg. [der. di dolce, col pref. s- (nel
sign. 6)]. – 1. In senso proprio, raro, di gusto troppo dolce, di una dolcezza stucchevole: un sapore s.; un liquore eccessivamente sdolcinato. 2. fig. [...] pieno di smancerie: maniere, parole s.; un romanzetto s.; un film con una trama s.; una ragazza troppo s. per i gusti dei giovani d’oggi. Talvolta anche sostantivato: ha fatto tanto la s. che lo ha stancato. ◆ Avv. sdolcinataménte, in modo sdolcinato ...
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citazione
citazióne s. f. [dal lat. tardo citatio -onis]. – 1. L’atto del citare o dell’esser citati; nel processo civile, l’atto con cui si propone la domanda giudiziale: mandare, notificare, ricevere [...] testimoni; c. a giudizio. 2. a. Allegazione di documenti, riferimento di passi d’autore: un testo carico di citazioni; avere il gusto delle c.; fare una c. fuori luogo. Per estens., nel linguaggio della critica più recente, ripresa di motivi già noti ...
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stilnovista
s. m. e agg. [der. di stil novo] (pl. m. -i). – Appartenente al gruppo dei poeti dello stil novo; che segue concettualmente o stilisticamente la poesia di quello stile: Dante e gli altri [...] s. chiamavano sé stessi «i fedeli d’Amore». Come agg., degli stilnovisti: poesia, lirica, ispirazione, gusto stilnovista. ...
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stilnovistico
stilnovìstico agg. [der. di stil novo] (pl. m. -ci). – Che si riferisce allo stil novo o ai poeti appartenenti allo stil novo: atteggiamento, gusto s.; la concezione s. della donna angelicata. [...] ◆ Avv. stilnovisticaménte, secondo i principî dello stil novo: una donna stilnovisticamente idealizzata ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
Anatomia
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
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