pettinare
v. tr. [lat. pectinare, der. di pecten -tĭnis «pettine»] (io pèttino, ecc.). – 1. a. Riordinare i capelli col pettine (o anche con una spazzola): p. i capelli al bambino, o p. il bambino; farsi [...] il rastrello dalle erbacce e dalle foglie secche. b. Acconciare i capelli con una pettinatura particolare, secondo una moda o il gusto personale: il mio parrucchiere sa p. molto bene; prova a pettinarti con la scriminatura a destra; si pettina ancora ...
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aberrazione
aberrazióne s. f. [dal lat. aberratio -onis]. – 1. In generale, l’aberrare, il deviare da una norma o da un principio, da una legge morale o fisica, da un comportamento che si considera normale: [...] o dominante (in un paese o in un partito a ordinamento assoluto). Anche, traviamento: certe mode denunciano una vera a. del gusto. 2. In astronomia, a. della luce, fenomeno per cui, a causa dei moti della Terra, un astro appare sulla volta celeste ...
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telebiografia
s. f. Biografia televisiva. ◆ Nella guerra per Giovanni XXIII ha vinto la Rai che ha presentato la sua telebiografia con Edward Asner con molto anticipo su quella Mediaset interpretata [...] si accendeva la pipa, fa pensare più alla provincia italiana che a Parigi. È tutto da “ri-missare” secondo il gusto di oggi. Ma mi permette di sfuggire all’ennesima biografia: sono diventato un carburatorista delle telebiografie!» [Sergio Castellitto ...
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matto1
matto1 agg. e s. m. (f. -a) [forse lat. tardo mattus, matus «ubriaco»]. – 1. a. ant. Stupido, stolto: così m. come egli è, senza alcuna cagione è ... fuori d’ogni misura geloso di me (Boccaccio). [...] com. matto, per il suo tono più fam., in espressioni nelle quali ha un valore intensivo o iperbolico: ne ho, ne avrei un gusto m., ne sono o ne sarei proprio contento (spesso con una connotazione di malignità); ne ho una voglia m.; si fece le più m ...
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parterre
‹partèer› s. m., fr. [comp. di par e terre, propr. «per terra»]. – Voce in uso anche in Italia (dove si pronuncia talvolta all’italiana, partèrre) con varî sign.: 1. Il complesso delle aiuole, [...] bassi e policromi, dei giardini del tipo detto «alla francese»: il giardino, che resta dalla parte opposta al viale, è tutto sul gusto francese a parterre (P. Verri); anche, singola aiuola: un p. di tulipani, di violette. 2. a. Nei teatri e in altre ...
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bric-a-brac
bric-à-brac ‹brik a brak› s. m., fr. [voce onomatopeica]. – Roba vecchia, cianfrusaglie, oggetti riuniti a caso e spesso destinati a esser rivenduti. Anche per definire l’aspetto di stanze, [...] di case arredate con mobili e oggetti eterogenei, con gusto estetizzante o decadente: il bric-à-brac di certi interni dannunziani. ...
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faraonico
faraònico agg. [der. di faraone] (pl. m. -ci). – Dei faraoni, del tempo dei faraoni: l’Egitto faraonico. In senso fig., che ricorda il fasto dell’Egitto dei faraoni, quindi monumentale, sfarzoso: [...] stile, gusto faraonico. ...
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arditismo
s. m. [der. di ardito]. – Atteggiamento di baldanzosa e ostentata ricerca dell’avventura, della sfida al pericolo. Storicamente, il termine è stato usato per definire un atteggiamento tipico [...] alla prima guerra mondiale: fortemente influenzato dal futurismo e dal dannunzianesimo, soprattutto dall’impresa di Fiume, basato sul gusto della vita intesa come sfida e avventura, sintomo della crisi spirituale e sociale del dopoguerra, finì col ...
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bricolage
‹brikolàaˇ∫› s. m., fr. [der. di bricoler «fare lavori varî di poco guadagno; fare da sé piccoli lavori manuali, ecc.», a sua volta der. di bricole (dall’ital. brìccola «mangano» come macchina [...] poco pagato»]. – Lavoro manuale, fatto in casa propria senza ricorrere all’operaio specializzato, soprattutto come passatempo e per hobby; il gusto stesso di dedicarsi a tali lavori. In ital. è spesso usata, con sign. affine, l’espressione fai da te ...
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bricoleur
‹brikolö′ör› s. m. (f. bricoleuse ‹brikolö′ö∫›), fr. [der. di bricoler: v. la voce prec.]. – Chi pratica il bricolage, chi ha il gusto o la passione del bricolage, cioè fa da solo lavori domestici [...] di costruzione e riparazione ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...