fooding
s. m. inv. Tendenza del gusto e del benessere che consiglia di mangiare cibi genuini e appetitosi in ambienti confortevoli e con accompagnamento di musica d’atmosfera, in contrapposizione alla [...] cultura del fast food. ◆ Le estetiche insalate zen e i minuscoli sformati di verdure rispondono perfettamente al concetto di «fooding» (dall’inglese, mix di food e feeling, più o meno «l’arte di nutrirsi ...
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avana
s. m. e agg. [dal nome dell’Avana, capitale della Repubblica di Cuba], invar. – 1. s. m. Tipo di tabacco da sigaro, le cui foglie hanno tessuto fine, colore marrone chiaro, aroma e gusto eccellenti, [...] coltivato nell’America Merid. e spec. a Cuba; anche, sigaro confezionato con questo tipo di tabacco: fumare un avana. 2. agg. Di colore bruno nocciola, simile a quello dei sigari avana: un giubbetto avana. ...
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effimero
effìmero (o efìmero) agg. [dal lat. tardo ephemĕrus, gr. ἐϕήμερος, comp. di ἐπί «sopra» e ἡμέρα «giorno»]. – 1. a. Che dura un solo giorno: febbre e. (o effimera s. f.), locuz. usata spec. in [...] . 2. Con uso sostantivato, l’effimero, ciò che è o si considera di breve durata, transitorio, perituro: il gusto dell’e.; l’illusione dell’effimero. Con accezione partic., e con riferimento alla tradizione delle feste rinascimentali e barocche, nelle ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione [...] frase, in genere senza leggi fisse (eccetto in qualche caso come nel cursus della prosa d’arte medievale), ma secondo il gusto e la sensibilità di chi scrive o parla. b. Il componimento stesso che è caratterizzato dall’opposizione di sillaba tonica a ...
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avanguardia
avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni [...] o attuano nuove poetiche o nuovi modi espressivi, in contrasto, apparente o effettivo, con la tradizione e il gusto corrente: le a. poetiche del Novecento; più frequente la locuz. d’avanguardia, in posizione attributiva: movimenti, letteratura, arte ...
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frappuccino
s. m. Bevanda fredda frullata al gusto di cappuccino. ◆ Riuscirà, la campagna di conquista europea a Starbucks? Il «frappuccino» -- uno dei prodotti più richiesti da Starbucks, parente prossimo [...] di un ricchissimo frappè -- saprà fare meglio del cappuccino originale? E il «Power Frappuccino», rinforzato con vitamine, riuscirà a essere più potente del «ristretto»? Agli europei la sentenza finale. ...
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brandizzazione
s. f. La trasformazione di qualcosa in un marchio commerciale. ◆ Per [Domenico] Ioppolo addirittura non esiste (come molti sostengono) una correlazione fra economia e investimenti pubblicitari, [...] i migliori marchi di olio italiano solo per imbottigliare il loro. Sul piano strategico, siamo riusciti a oggettivizzare il gusto nazionale, lo abbiamo trasformato in un marchio e abbiamo indotto il mercato ad apprezzarlo e a pagarlo, ma, malgrado ...
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scollacciarsi
v. rifl. [der. di collo1, col pref. s- (nel sign. 5)] (io mi scollàccio, ecc.). – Indossare abiti molto scollati, che lasciano scoperti il collo, le spalle, il petto, la schiena (di solito [...] con riferimento a donne): non è di buon gusto s. eccessivamente. ◆ Part. pass. scollacciato, frequente come agg. (v. la voce). ...
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skyplayer
s. m. Giovane appassionato del gioco del calcio, che partecipa a partite spontanee e improvvisate, talvolta notturne e clandestine, sulle terrazze dei palazzi. ◆ [tit.] Si chiamano «Skyplayers» [...] di nascosto, preferibilmente di notte, con il cappuccio della felpa calato sulla testa. Le loro passioni: il calcio e il gusto per il proibito. Sono un gruppo di giovani amici e si fanno chiamare «skyplayers», letteralmente i giocatori del cielo. Da ...
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avere2
avére2 v. tr. [lat. habēre] (pres. ho ‹ò› [radd. sint.; ant. àggio], hai ‹ài›, ha ‹a› [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno ‹ànno› [ormai disus. le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. [...] casi in cui la particella equivale, magari con uso pleonastico, a «di ciò, in ciò, con ciò» (come nelle frasi ci ho gusto; ci avrei proprio piacere; che colpa ci ho io?; «che cos’hai in tasca?» «non ci ho nulla»; e nelle espressioni già considerate ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
Anatomia
Gli...
gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...