gusto s. m. [lat. gustus -us]. - 1. (fisiol.) a. [senso esercitato attraverso gli organi gustativi: g. delicato; cibo gradito al g.] ≈ Ⓖ palato. b. [sensazione avvertita col senso del gusto: caramelle [...] ?; non c'è g. a guardare gli altri che si divertono] ≈ diletto, gioia, godimento, piacere, soddisfazione. ▲ Locuz. prep.: di gusto [con viva soddisfazione: ridere di g.] ≈ di cuore. b. [improvviso impulso a fare o avere qualcosa: levarsi il g. di ...
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Kitsch /kitʃ/ (o, all'ital., kitsch) s. m., ted. [propr. "scarto"; prob. der. del ted. dialettale kitschen "intrugliare"], usato in ital. come s. m. e agg. - ■ s. m. [totale mancanza di gusto: quest'oggetto [...] esempio di K.] ≈ cattivo gusto, grossolanità, pacchianeria. ↑ volgarità. ↔ buon gusto. ↑ raffinatezza. ■ agg. (con iniziale minusc.) [che rivela totale mancanza di gusto: arredamento k.] ≈ di cattivo gusto, dozzinale, grossolano, pacchiano. ↑ volgare ...
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malgusto (o mal gusto) s. m. [grafia unita di mal gusto], non com. - [totale mancanza di gusto: abito di m.; azione di m.] ≈ cattivo gusto, kitsch, pacchianeria. ↑ volgarità. ↔ (buon) gusto. ...
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bon ton /bɔ̃'tɔ̃/, it. /bon'ton/ locuz. m., fr. (propr. "tono giusto"), usata in ital. come s. m. e agg. - ■ s. m. 1. [gusto fine e raffinato] ≈ buon gusto, classe, eleganza, finezza, raffinatezza, ricercatezza, [...] , villania, (non com.) zotichezza. ■ agg., non com. [che possiede o denota eleganza, raffinatezza e sim.] ≈ alla moda, aristocratico, chic, di (gran) classe, di gusto, educato, elegante, fine, raffinato, ricercato, signorile, squisito. ↔ di cattivo ...
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raffinatezza /raf:ina'tets:a/ s. f. [der. di raffinato]. - 1. [l'essere raffinato, in senso fig.: r. di gusto, di modi] ≈ (buon) gusto, chic, classe, delicatezza, eleganza, finezza, ricercatezza, (lett.) [...] e sim.] distinzione, [di maniere, comportamento e sim.] garbo, [di maniere, comportamento e sim.] signorilità. ↔ cattivo gusto, goffaggine, (non com.) grossezza, grossolanità, rozzezza, volgarità, zotichezza. 2. (estens.) a. [anche al plur., cosa ...
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buongusto (o buon gusto) s. m. [grafia unita di buon gusto], solo al sing. - 1. [attitudine a gustare ed apprezzare le cose belle] ≈ classe, eleganza, finezza, gusto, raffinatezza, ricercatezza, stile. [...] ↔ cafoneria, cattivo gusto, grossolanità, Kitsch, pacchianeria, rozzezza, volgarità, zotichezza. 2. [capacità di valutare l'opportunità di azioni e parole] ≈ accortezza, buonsenso, delicatezza, discrezione, garbo, sensibilità, tatto. ‖ intelligenza, ...
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Fabio Rossi
buono. Finestra di approfondimento
In senso morale - Estesissima è l’area semantica di b. (più ristretta quella di cattivo), che abbraccia la sfera del gusto, della morale, dell’utilità, della [...] cui b. e cattivo indicano l’adeguatezza rispetto a una funzione, uno scopo, un vantaggio, oppure pertengono alla sfera dei sensi del gusto e dell’olfatto (che buon profumo!), oppure ancora al tempo atmosferico (dove b. è sinon. di bello: v. la scheda ...
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scompisciarsi v. rifl. [der. di pisciare, coi pref. s- e con-], fam. - 1. [farsi la pipì addosso] ≈ (fam.) farsela (o, pop., pisciarsi) addosso. 2. (fig.) [ridere molto e di gusto, anche nell'espressione [...] s. dal ridere (o dalle risate)] ≈ (fam.) reggersi (o tenersi) la pancia dalle risa, (fam.) ridere a crepapelle (o di gusto), (fam.) sbellicarsi, (fam.) sganasciarsi dalle risate, (fam.) smascellarsi (dalle risate). [⍈ RIDERE] ...
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chic /ʃik/ s. m., fr. [dal ted. Schick "abilità, destrezza", attrav. l'argot degli ateliers di pittori parigini], usato in ital. come agg. e s. m. - ■ agg. [caratterizzato da eleganza, raffinatezza, ecc.: [...] , snob. ↔ dozzinale, grossolano, rozzo, volgare. ↓ comune, ordinario, qualunque. ■ s. m. [qualità di ciò che è elegante, raffinato, ecc.] ≈ buon gusto, distinzione, eleganza, finezza, raffinatezza. ↑ esclusività, ricercatezza, snobismo. ↔ cattivo ...
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sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis "sensibile"]. - 1. (fisiol.) a. [capacità di percepire gli stimoli attraverso i sensi] ≈ [→ SENSITIVITÀ (1)]. b. [attività del sistema [...] a un'opera d'arte, il rilevante senso artistico: scultura di grande s.] ≈ buon gusto, delicatezza, finezza, raffinatezza, squisitezza. ↔ cattivo gusto, grossolanità, volgarità. 3. (tecn.) [capacità di un dispositivo, uno strumento e sim., di ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
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