bello /'bɛl:o/ [lat. pop. bellus "carino, grazioso"] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli altri casi; [...] . di: costa un bel po' (di soldi)] ≈ molto, parecchio. ↔ poco. ■ s. m., solo al sing. 1. a. [ciò che è bello] ≈ bellezza. ‖ gente). Se si parla di acutezza, si può dire di una persona che ha (o è) un bell’ingegno, una b. testa, un bel cervello ...
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dire (ant. dicere /'ditʃere/) [lat. dicĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di'], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] ≈ attestare, comprovare, dimostrare, fare pensare, mostrare, provare, suggerire. ■ s. m., solo al sing. 1. [ciò che si dice o si quando si citano le parole di qualcuno (e forse Floro ha preso questa immagine da quel luogo di Tucidide nell’assedio di ...
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mettere /'met:ere/ [lat. mittere "mandare", nel lat. tardo "mettere"] (pass. rem. misi, mettésti, part. pass. mésso). - ■ v. tr. 1. a. [far sì che qualcosa occupi una determinata posizione o un determinato [...] una spesa, a un'opera, a una raccolta di denaro: ognuno ha messo 5 euro] ≈ contribuire (con), dare, offrire. b. [ a fenomeno atmosferico, avere inizio, con la prep. a e l'inf.: s'è messo a piovere, a nevicare] ≈ cominciare, incominciare, iniziare. ↔ ...
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giocare (meno com. giuocare) [lat. iocare, iocari "scherzare"] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare). - ■ v. intr. (aus. avere)1. a. [dedicarsi a un gioco, [...] gioca troppo] ≈ muoversi. c. [avere un peso, un ruolo in qualcosa: qui ha giocato l'interesse] ≈ agire, intervenire, operare, pesare. ■ v. tr. 1 in mano uno di quei libri che l’altra volta s’era fatti spedire dal fratello, e si metteva a leggere ...
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Fabio Rossi
nascondere. Finestra di approfondimento
Nascondere cose - N. si riferisce per lo più al sottrarre cose (raram. a persone) alla vista di qualcuno. Un sinon. più ricercato è celare (ella celò [...] , molto vicino a occultare o, talora, a rubare: chi s’è imboscato il mio orologio? Talvolta n. è un modo fam «far vedere, permettere di capire»: mostrare la strada giusta; mi ha mostrato tutta la sua disponibilità; ti mostro dove teniamo le chiavi ...
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Fabio Rossi
idea. Finestra di approfondimento
Idee e pensieri - Più termini fanno capo al generale concetto di «risultato di un’attività mentale ». Tra questi, i. è quello dall’area semantica più estesa, [...] nascono certe i.?; m’è venuta un’i. geniale). Il dim. pensierino ha anche il sign. di «regalo», nell’uso fam.: ho un pensierino senso di «convincimento riguardo a persona o cosa» (mio padre s’è fatto un cattivo concetto dei miei amici; hai un’idea ...
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essere¹ /'ɛs:ere/ [lat. esse (volg. ✻essĕre), pres. sum, da una radice ✻es-, ✻s-, che ricorre anche nel sanscr. ásti "egli è", gr. estí, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.] (pres. sóno, sèi, è, siamo [ant. [...] come «esistere» e come «stare» - Uno dei sign. di e. con valore puramente lessicale è quello di «essere (davvero) presente», che ha come sinon. il più com. esistere e il meno com. sussistere. Con questo sign. e. è alquanto raro, usato per lo più in ...
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nascondere /na'skondere/ [lat. tardo inabscondĕre, der. di abscondĕre "nascondere", col pref. in-] (pass. rem. nascósi, nascondésti, ecc.; part. pass. nascósto). - ■ v. tr. 1. a. [sottrarre qualcosa o [...] , molto vicino a occultare o, talora, a rubare: chi s’è imboscato il mio orologio? Talvolta n. è un modo fam «far vedere, permettere di capire»: mostrare la strada giusta; mi ha mostrato tutta la sua disponibilità; ti mostro dove teniamo le chiavi ...
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Fabio Rossi
soffrire. Finestra di approfondimento
Stare male - S. è il verbo più generale per indicare l’essere sottoposti a dolori fisici o psichici, sentimentali e sim. I sinon. sono tutti più formali, [...] sign. è molto diverso da s., poiché ha un valore puntuale (a differenza di quello durativo di s.) ed è prevalentemente usato al ; si ammalò di polmonite due mesi fa. Sinon. di s. riferiti soltanto a mali morali, sentimentali, ecc. sono addolorarsi ...
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Fabio Rossi
fare. Finestra di approfondimento
F. è tra i verbi più generici e frequenti della lingua italiana, con valore sia tr., sia intr. e pron., usato ora con sign. pieno, ora come sostituto di verbi [...] facilità con cui il suo improvviso ardentissimo desiderio s’era effettuato (L. Pirandello).
Realizzare progetti tappeto nuovo! Per azioni più gravi si dovrà invece usare f.: che ha fatto? Ha ammazzato la moglie?
Per i casi di sinonimia tra essere e f. ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...