profetico
profètico agg. [dal lat. tardo prophetĭcus, gr. προϕητικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Dei profeti: le scritture p.; i libri p. dell’Antico Testamento. b. Di profeta, in quanto capace di prevedere [...] V. Monti). O mia anima p.!, cioè dotata di spirito profetico, esclamazione di Amleto (in ingl., o my prophetic soul!, nel Hamlet di Shakespeare, I, 5, 40), quando suo padre, comparendogli come spettro, gli rivela d’essere stato ucciso dal fratello. c ...
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words! words! words!
〈u̯ë′ëd∫ ...〉 (ingl. «parole! parole! parole!»). – È la risposta di Amleto (Shakespeare, Hamlet, II, 1, 195) a Polonio che gli chiede che cosa legga (What do you read, my lord?); [...] si usa citare o per affermare la mancanza di contenuto, di sentimento, di concretezza, in un’opera, in uno scritto, in un discorso, o per contrapporre alla leggerezza delle parole la serietà dei fatti ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] Polonio che gli ha chiesto che cosa stia leggendo («What do you read, my lord?» «Words, words, words», Shakespeare, Hamlet II, 2, 195). c. In traslati poetici, comunicazione o suggestione trasmessa diversamente che con suoni articolati: su le soglie ...
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Protagonista d'una tragedia dello Shakespeare, che questa ha reso famoso, ma che aveva già prima di essa una sua storia letteraria.
Di questa esistono varie versioni scandinave, ma forti analogie coi romanzi inglesi di Havelock, Horn e Bevis...
Musicista jazz statunitense (Hamlet, Carolina del Nord, 1926 - New York 1967). Dopo aver collaborato, negli anni Cinquanta, con jazzisti come M. Davis e T. Mon, nel 1961 diede vita a un quartetto col quale si affermò come uno dei massimi talenti...