abbottonare [der. di bottone, col pref. a-¹] (io abbottóno, ecc.). - ■ v. tr. [infilare i bottoni negli occhielli di un indumento o altro, anche nella forma abbottonarsi: a. il cappotto; abbottonarsi la [...] ] ≈ ‖ affibbiarsi, agganciarsi, allacciarsi, annodarsi. ↔ sbottonarsi. ‖ sciogliersi, sfibbiarsi, slacciarsi, slegarsi. ■ v. rifl., fam. [chiudersi in un cauto riserbo] ≈ stare zitto, tacere. ↔ aprirsi, (fam.) sbottonarsi, (fam.) vuotare il sacco. ...
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lustrare [lat. lustrare "rischiarare, illuminare"]. - ■ v. tr. 1. (ant., poet.), [rischiarare con la propria luce] ≈ illuminare. ↔ abbuiare, oscurare, rabbuiare. 2. [pulire la superficie di un oggetto [...] in modo da conferirle lucentezza: l. i pavimenti, le scarpe] ≈ lucidare, (lett.) polire, tirare a lucido. ● Espressioni: fig., lustrare le scarpe (a qualcuno) ≈ adulare (ø), incensare (ø), (volg.) leccare il culo, (pop.) lisciare (ø), (lett.) ...
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valutare [der. di valuta] (io valùto, più com. ma meno corretto io vàluto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [fare un calcolo approssimativo: v. a occhio e croce una distanza] ≈ calcolare, contare, conteggiare, quantificare, [...] troppo quell'uomo] ≈ ammirare, apprezzare, stimare, tenere in gran conto (o considerazione). ↔ denigrare, disdegnare, (estens.) a. [sottoporre a minuto esame: v. i pro e i contro di una situazione] ≈ analizzare, considerare, esaminare, pesare ...
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certosa /tʃer'toza/ s. f. [dal fr. chartreuse, dal nome della prima casa dell'ordine, costruita sulla Grande Chartreuse, montagna presso Grenoble]. - 1. (eccles.) [luogo in cui vivono i monaci certosini] [...] ≈ ⇑ abbazia, convento, monastero. 2. (settentr.) [luogo di inumazione dei defunti] ≈ camposanto, cimitero. 3. (gastron.) [nome commerciale di un formaggio molle] ≈ certosino, crescenza, stracchino ...
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valzer /'valtser/ s. m. [dal ted. Walzer, der. di walzen "strisciare", propr. "ballo che si fa quasi strisciando i piedi, anziché saltellando"]. - 1. (mus.) [danza di ritmo ternario che si balla in coppia]. [...] 2. (fig.) [situazione caratterizzata da rapidi e continui cambiamenti: un v. di accuse e di smentite] ≈ altalena, alternanza, alternarsi. ↑ turbinìo, vortice ...
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sdegnare [lat. volg. ✻disdignare] (io sdégno, ecc.). - ■ v. tr. 1. (non com.) [provare un sentimento di riprovazione per qualcosa o qualcuno: s. l'adulazione] ≈ (lett.) avere (o tenere) a sdegno. ↑ (lett.) [...] abominare, aborrire, avere in odio, detestare, odiare. ↓ biasimare, criticare, disapprovare. ↔ approvare. 2. (estens.) [non mostrare alcun apprezzamento nei confronti di qualcuno o qualcosa: s. i modi di fare di qualcuno] ≈ disdegnare, disprezzare, ( ...
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vaneggiare v. intr. [der. dell'agg. vano] (io vanéggio, ecc.; aus. avere). - 1. [pensare e dire cose sconnesse: v. nel delirio] ≈ (fam.) dare i numeri (del lotto), delirare, farneticare, parlare a vanvera, [...] sconnettere, sragionare, (poet., ant.) vanare. ↔ connettere, ragionare. 2. (lett.) [perdersi in cose vane, correre dietro alle vanità: or lunge il giovene delira E vaneggia ne l'ozio e ne l'amore (T. Tasso)] ≈ baloccarsi, gingillarsi, perdere tempo, ...
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vantaggio /van'tadʒ:o/ s. m. [dal fr. ant. avantage, der. del lat. tardo abante "avanti"]. - 1. a. [condizione favorevole che uno ha rispetto ad altri con cui sussiste una gara o un confronto: ha sull'altro [...] rogna, spina. 2. a. [distanza o intervallo di tempo fra una persona o un veicolo in movimento e un'altra persona o un veicolo che segua o insegua: i rapinatori avevano ormai più d'un quarto d'ora di v. sui loro inseguitori] ≈ distacco, distanziamento ...
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vanto s. m. [der. di vantare]. - 1. [il vantare o piuttosto il vantarsi di qualche merito o capacità] ≈ ‖ esibizione, ostentazione. ● Espressioni: darsi (o farsi o menare) (gran) vanto (di qualcosa) [ritenere [...] e sim.: è un v., per me, essere stato in prigione per essermi opposto alla dittatura] ≈ merito, onore, orgoglio altre persone per qualità, doti e sim.: avere il v. sopra tutti i colleghi] ≈ brillare (su, tra), distinguersi (tra), eccellere (su, tra ...
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portabagagli s. m. [comp. di porta(re) e bagaglio]. - 1. (anche f.) (mest.) [chi è addetto, nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti, nei porti, ecc., al trasporto dei bagagli dei viaggiatori] ≈ facchino. [...] (non com.) portatore, scaricatore, [nelle spedizioni in Oriente] sherpa. ● Espressioni: carrello portabagagli ≈ trolley. 2. (aut.) [vano collocato sul retro di un'automobile per riporre i bagagli durante il tragitto] ● Espressioni: vano portabagagli ...
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In chimica inorganica, i composti dell’idrogeno con qualsiasi altro elemento. In chimica organica, composti derivabili da altri per aggiunta di un atomo di idrogeno (così, i. di cresile, lo stesso che toluene; i. di vinile, lo stesso che etilene;...
In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di una (e rispettivamente più di due, tre,...