lemma /'lɛm:a/ s. m. [dal lat. lemma "premessa, assunto", gr. lē̂mma, dal tema di lambánō "prendere"] (pl. -i). - 1. (filos.) [proposizione che si assume come certa o si dimostra prima di procedere alla [...] dimostrazione vera e propria della tesi] ≈ ‖ assunto, premessa. 2. [in un dizionario e sim., ciascuno degli elementi lessicali di cui si forniscono informazioni, generalm. stampati con caratteri più evidenti] ≈ articolo, entrata (lessicale), ...
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schiarire [der. di chiaro, chiarire, col pref. s- (nel sign. 5)] (io schiarisco, tu schiarisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. [con riferimento a un colore, rendere chiaro o più chiaro: s. i capelli] ≈ decolorare, [...] .) [con riferimento a una pianta e sim., tagliare le parti in eccesso: s. il fogliame della vite] ≈ diradare, rischiarare, [diventare chiaro o più chiaro: le si sono schiariti i capelli] ≈ decolorarsi, sbiadirsi, scolorarsi, scolorirsi, stingersi. ...
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schiumaiola /skjuma'jɔla/ (o schiumarola) s. f. [der. di schiumare]. - [mestolo bucherellato, usato per schiumare i liquidi in bollore o per togliere le vivande dal liquido di cottura] ≈ mestola bucata [...] (o forata), (non com.) schiumatoio ...
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schizzare /ski'ts:are/ [voce di origine onomatopeica]. - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [di sostanza liquida, uscire fuori improvvisamente e con forza: lo spumante è schizzato fuori dalla bottiglia] ≈ (tosc.) [...] . 2. a. [sporcare con schizzi di un liquido: una macchina mi ha schizzato i pantaloni] ≈ impillaccherare, inzaccherare, macchiare. ‖ infangare. b. (fig.) [esprimere in modo evidente un sentimento, una condizione e sim.: s. bile; s. salute da tutti ...
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cardine /'kardine/ s. m. [lat. cardo -dĭnis]. - 1. (mecc.) [parte dell'infisso che consente la rotazione del battente] ≈ arpione, ganghero, perno. ‖ bandella, cerniera. ⇑ asse, fulcro. 2. (fig.) [punto [...] essenziale: i c. di una dottrina; demolire i c. di un'accusa] ≈ base, chiave di volta, fondamento, fulcro, sostegno. 3. [in funzione appositiva, invar., che è al centro di qualcosa: problema, questione c.] ≈ centrale, essenziale, nodale, primario. ...
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pizia /'pitsja/ s. f. [dal lat. Pythia, gr. Pythía]. - (relig.) [nell'antica Grecia, la vergine sacerdotessa che, a Delfi, recitava in stato di estasi i responsi dell'oracolo di Apollo Pizio] ≈ pitonessa. [...] ‖ oracolo ...
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leucoma /leu'kɔma/ s. m. [dal gr. léukōma, der. di leukós "bianco"] (pl. -i). - (med.) [macchia biancastra che compare in seguito a una ferita o ulcerazione della cornea] ≈ albugine. ...
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facilitare v. tr. [der. di facile] (io facìlito, ecc.). - 1. [rendere facile o più facile eliminando le difficoltà: f. un compito, un lavoro; la posizione di suo padre gli ha molto facilitato la carriera] [...] , alleggerire, alleviare, semplificare, snellire. ‖ (fam.) venire incontro. ↔ complicare, ingarbugliare. ‖ frenare, intralciare, ostacolare. 2. (comm.) [diluire i pagamenti in più quote: f. un pagamento] ≈ dilazionare, rateizzare. [⍈ AIUTARE] ...
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uccellamento /utʃ:el:a'mento/ s. m. [der. di uccellare], non com. - 1. (venat.) [il catturare vivi gli uccelli selvatici con trappole, reti e sim.] ≈ [→ UCCELLAGIONE (1)]. 2. (fig.) [azione fatta per schernire [...] qualcuno] ≈ beffa, burla, canzonatura, celia, derisione, dileggio, irrisione, (non com.) minchionatura, presa in giro, (fam.) presa per i fondelli (o, volg., per il culo), scherno, (non com.) uccellatura. ↑ inganno, raggiro. ↓ scherzo. ...
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plagiare v. tr. [der. di plagio] (io plàgio, ecc.). - 1. [esercitare un particolare ascendente intellettuale e morale su un individuo, in modo da annientarne la personalità sottoponendolo al proprio volere: [...] un sedicente guaritore accusato di aver plagiato i propri clienti] ≈ ‖ assoggettare, irretire, soggiogare, sottomettere. 2. [riprodurre abusivamente un'opera altrui, attribuendola a sé stesso] ≈ ‖ copiare, imitare. ...
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In chimica inorganica, i composti dell’idrogeno con qualsiasi altro elemento. In chimica organica, composti derivabili da altri per aggiunta di un atomo di idrogeno (così, i. di cresile, lo stesso che toluene; i. di vinile, lo stesso che etilene;...
In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di una (e rispettivamente più di due, tre,...