posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] p. centrale; la villa è sorta in p. elevata sul colle; la cittadina occupa una splendida p. nel golfo; è una p. ideale per costruire; una bella, un’ottima p., una p. amena, incantevole, panoramica, una p. isolata, una p. infelice. Nel linguaggio econ ...
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morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] riguardi, e sim.). Indicando insieme la causa e lo scopo della morte: m. sul campo di battaglia; m. lottando per un nobile ideale; m. per la patria; Chi per la patria muor Vissuto è assai, alterazione popolare dei versi Chi per la gloria muor Vissuto ...
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temperatura
s. f. [dal lat. temperatura «mescolanza in giusta misura (di caldo e freddo, umido e secco)», der. di temperare (v. temperare); nei sign. ant. del n. 2 è tratto direttamente da temperare]. [...] t. termodinamica assoluta, quella definita in base al secondo principio della termodinamica attraverso il rendimento di un ciclo ideale di Carnot (v. ciclo, n. 3 d), essendo tale rendimento funzione delle sole temperature assolute delle sorgenti con ...
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affezionare
v. tr. [der. di affezione] (io affezióno, ecc.). – 1. Rendere affezionato, far prendere affezione: a. agli studî, alla lettura; pericoli i quali affezionano maggiormente alla vita (Leopardi). [...] 2. intr. pron. Prendere affezione, legarsi d’affetto: affezionarsi a una persona, a un ideale; si affezionò a poco a poco alla scuola, a quel genere di lavoro. Anche di animali: il gatto s’affeziona alla casa. ◆ Part. pass. affezionato, anche come ...
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applicazione
applicazióne s. f. [dal lat. applicatio -onis]. – 1. L’operazione di applicare: l’a. di una marca da bollo, di un cerotto; a. di un unguento sulla ferita; fare due a. di pomata al giorno; [...] per es. i programmi di word processing, i fogli di calcolo, i navigatori web e molti altri. In un'ideale classificazione dei programmi, l'applicazione si distingue dai programmi detti invece di sistema. Spesso, spec. con riferimento a terminali ...
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cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi [...] in genere, contrapposto a plebeo: era un c. e sdegnava il contatto con gente volgare. b. Campione, difensore: un fervente c. dell’ideale; farsi c. di Cristo, della fede; veramente questo è il campo e lo esercito de’ c. di Dio (Fior. di s. Franc ...
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adultescente
s. m. e f. Persona adulta che si comporta con modi giovanili, compiacendosi di ostentare interessi e stili di vita da adolescente. ◆ [tit.] La carica degli adultescenti, ragazzi over 40 [...] anche in abiti blu e tailleurs e gessati o microgonne carrieriste o trash o Zara o Prada: insomma è il bagaglio ideale per multitasking di qualsiasi sesso/età. Specie se adultescenti, la classe consumatrice sui quaranta su per giù, che usa zuche blu ...
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cavalleresco
cavallerésco agg. [der. di cavaliere] (pl. m. -chi). – 1. a. Della cavalleria, che riguarda la cavalleria (come istituzione medievale): imprese c.; insegne c.; materia c., ecc. Codice c., [...] nel medioevo, l’insieme delle norme di fedeltà, virtù, pietà, cortesia, lealtà, ecc., che costituivano l’ideale del perfetto cavaliere (con altro senso, nell’uso moderno, l’insieme di norme consuetudinarie con cui si regolano le questioni d’onore). b ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni [...] cinica. 2. estens. a. s. m. (f. -a) Chi, con atti e con parole, ostenta sprezzo e beffarda indifferenza verso gli ideali, o le convenzioni, della società in cui vive; chi non arrossisce di nulla, impudente, sfacciato: è un c.; non fare la cinica. b ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso [...] le convenienze e le leggi morali e verso tutto ciò che è nobile e ideale: agire con freddo c.; mi ha urtato il c. delle sue parole. ...
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Matematica
In algebra moderna, si chiama i. in un anello A un particolare tipo di sottoanello I di A tale che il prodotto ai di un qualsiasi elemento a di A per un qualsiasi elemento i di I sia ancora un elemento di I; in simboli: AI ⊂ I. Nel...
ideale
Angelo Adami
Ricorre, come aggettivo qualificativo, in Pd XIII 69, ove s. Tommaso spiega a D. la dottrina della creazione: La cera di costoro e chi la duce / non sta d'un modo; e però sotto 'l segno / idëale poi più e men traluce.
Qui...