pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto [...] a determinati effetti o manifestazioni: la p. dell’avarizia non dà frutti (Pascoli). In partic., mala p., istituzione, costume, ideologia, o anche persona, famiglia che ha prodotto o può produrre effetti dannosi: la mala p. delle fazioni politiche ...
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rubalavoro
s. m. e f. e agg. (spreg.) Chi o che sottrae occupazione, posti di lavoro. ◆ [tit.] I comunisti contro l’Islam rubalavoro / Il Lingotto annuncia accordi per la produzione di auto in Iran (Libero, [...] è stato il campione del mercatismo mondialista. È stato artefice e vittima del mito del mercato perfetto, dell’ideologia che ha prodotto un sistema rubalavoro, la novità storica dell’ultimo quinquennio» [Giulio Tremonti intervistato da Aldo Cazzullo ...
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disimpegnare
diṡimpegnare v. tr. [comp. di dis-1 e impegnare] (io diṡimpégno, ecc.; v. impegnare). – 1. a. Liberare da un impegno, da un obbligo contratto: ti disimpegno dalla promessa fattami. Più frequente [...] ., sganciarsi da un impegno militare o politico, da un’alleanza, o dagli indirizzi di un partito, dagli orientamenti di un’ideologia che non si intende condividere. b. Rendere libero e disponibile ciò che si era riservato con un impegno: la festa non ...
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tendenziale
agg. [der. di tendenza]. – Che ha o manifesta una determinata tendenza: orientamento, ideologia t.; il tasso t. d’inflazione; che ha, che rivela una determinata tendenza o predisposizione: [...] delinquente tendenziale. ◆ Avv. tendenzialménte, per tendenza, per inclinazione naturale: un carattere t. accomodante; in modo indicativo, in linea di massima: sono t. d’accordo con quello che è stato ...
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reviviscenza
reviviscènza (poco com. riviviscènza) s. f. [dal lat. tardo reviviscentia, der. di reviviscĕre «rivivere, rinascere», e questo da vivĕre «vivere»]. – 1. Il riprendere vita, il tornare in [...] , costumi e istituzioni, che tornano in vigore dopo un periodo di latenza: la r. di un mito, di un’ideologia; quando scompaiono anche i sopravvissuti, il passato perde questa effimera r. e viene inghiottito per sempre nell’ombra (Giuseppe Pontiggia ...
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tolstoiano
agg. – Dello scrittore russo Lev Nikolaevič Tolstoj 〈talstòi〉 (1828-1910): l’opera t.; i racconti, i grandi romanzi t.; l’ideologia, la religiosità, la poetica tolstoiana. Come sost., ammiratore, [...] fautore, seguace di Tolstoj: i tolstoiani russi dell’ultimo Ottocento ...
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nazionalista
s. m. e f. e agg. [der. di nazionale, sull’esempio del fr. nationaliste (cfr. anche l’ingl. nationalist)] (pl. m. -i). – Esponente, seguace e fautore del nazionalismo, sia come sentimento, [...] sia come ideologia, movimento politico o partito. Come agg. (talora con il sign. di nazionalistico): partito, movimento n., gruppi n.; idee n., politica nazionalista. ...
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nazionalistico
nazionalìstico agg. [der. di nazionalismo, nazionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del nazionalismo, come sentimento, come ideologia o come partito politico; o che ad esso si riferisce: [...] pensiero n.; rivendicazioni nazionalistiche. ◆ Avv. (non com.) nazionalisticaménte, con spirito nazionalistico ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] gran numero. f. Per estens. degli usi prec., aggruppamento più o meno organizzato di persone unite da una comune ideologia, dalla difesa di interessi comuni, dal perseguimento di comuni finalità (cfr., per un sign. analogo, schieramento): un governo ...
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controsocieta
controsocietà (contro-società), s. f. inv. Modello di società che si contrappone a quello dominante. ◆ I kosovari hanno scelto. Sottomessi a un regime di apartheid, hanno inventato una [...] la immalvagita controsocietà under 20 di una Francia dove la sinistra fa finta di non vedere e la destra brandisce un’ideologia della impotenza mascherata da attività. (Domenico Quirico, Stampa, 7 novembre 2005, p. 3, Estero).
Derivato dal s. f. inv ...
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Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in Francia quando A.-L.-C. Destutt de Tracy se ne servì per denominare una nuova scienza, il cui scopo...
sionismo Movimento politico e ideologia volti alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina (da Sion, nome della collina di Gerusalemme).
Sviluppatosi alla fine del 19° sec., in seguito all’inasprirsi dell’antisemitismo in Europa orientale...