futuro
agg. e s. m. [dal lat. futurus, part. futuro di esse «essere»]. – 1. agg. Che sarà o verrà in seguito; che, rispetto al presente, deve ancora avvenire: i secoli f.; la vita f. (in partic., quella [...] non a quelle dell’aspetto); può appartenere a varî modi, per cui si ha, in alcune lingue, un indicativo f., un imperativo f., un infinito f., un participio f.; in italiano esiste soltanto il futuro dell’indicativo, detto anche f. semplice (in quanto ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] disturbo per me; non vi state a lambiccare il cervello, ecc. Con valore e tono partic., s. a vedere, esprime, nell’imperativo, sarcastica meraviglia: sta’ a vedere ora che la colpa è mia; state a vedere che pretenderà anche d’essere pagato; con uso ...
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udire2
udire2 v. tr. [lat. audire] (indic. pres. òdo, òdi, òde, udiamo, udite, òdono; in tutta la coniugazione del verbo, la vocale tematica è o quando su di essa cade l’accento, u fuori d’accento; fut. [...] ... che egli ogni mattina dovesse u. una messa in Santa Croce (Boccaccio); nella lingua letter. o di tono sostenuto, anche come imperativo: odi ciò che sto per dirti (comunem. ascolta); tu volgi intanto A’ miei versi l’orecchio, et odi or quale Cura ...
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recipe
〈rèčipe〉 v. lat. [imperativo di recipĕre, propr. «prendi»]. – Voce latina che si scriveva (abbreviata Rec.) nelle ricette mediche per introdurre la prescrizione di un rimedio: r. scorze di melagrano [...] (Redi); r. due cucchiai di sciroppo ...; si usa tuttora (abbreviato R. o Rp.) al principio di ricette. Anche come s. m., invar., ricetta, rimedio dato o prescritto: un r. di varî ingredienti ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] superiori; gli o. non si discutono; non ricevo ordini da nessuno; obbedisci: è un o.!, per non lasciar dubbio sul carattere imperativo, perentorio delle proprie parole; chi t’ha dato l’o.?, a chi ha fatto cosa che non doveva fare; prendere (gli) o ...
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antonioniano
agg. Relativo al regista Michelangelo Antonioni (1912-2007), al suo stile cinematografico. ◆ Le amiche, tratto dal racconto Tre donne sole, che fa parte del trittico pavesiano della Bella [...] , in Café Lumière di Hou Hsiao Hsien che pur essendo un omaggio per il centenario di [Yasujiro] Ozu rispecchia l’imperativo del cinema antonioniano: filmare con lentezza. (Tullio Kezich, Corriere della sera, 11 settembre 2004, p. 39) • Si dice ...
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potere2
potére2 v. tr. [lat. *pŏtēre, per il class. pŏsse, rifatto sul participio potens e sulle altre forme in pot- della coniugazione (potes, poteram, ecc.)] (nella coniugazione si alternano i temi [...] solo come agg. e sost. [accanto al letter. possènte]; part. pass. potuto [ant. possuto]; ger. potèndo [ant. possèndo]; manca l’imperativo. Nei sign. 1, 2, 3 in cui è usato come verbo servile, può coniugarsi con l’ausiliare avere o essere, secondo che ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione [...] e chi lo dirige; mandalo all’i. quello scocciatore!; con sign. e tono analogo, andare all’i., in forma diretta, nell’imperativo, modo di sbarazzarsi di persona molesta o di cosa noiosa, preoccupante: ma andate all’i. tutti quanti!; vada all’i. anche ...
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normativo
agg. [dal fr. normatif, der. di norme «norma»]. – 1. a. Che stabilisce, o ha per fine di stabilire, norme, che mira ad assoggettare a regole (di comportamento, d’azione, di procedura, ecc.) [...] scopo non di creare o imporre norme, bensì di esporle, chiarirle, spiegarne i rapporti (il termine ha sign. diverso da «imperativo» in quanto una norma non è necessariamente una legge né un comandamento, ma può essere un ideale senza alcun carattere ...
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Nel linguaggio filosofico, proposizione che esprime un comando o una norma di azione. I. Kant distingue tra i. categorico e i. ipotetico: il primo indica un comando assoluto e incondizionato, mentre nel secondo il comando si fonda su un'ipotesi...
IMPERATIVO
Guido Calogero
Filosofia. - Termine designante la formula a cui si obbedisce nell'agire pratico, entrato nel linguaggio filosofico principalmente per opera di E. Kant, che la distinzione della "morale autonoma" dalla "morale eteronoma",...