levare [lat. lĕvare "alleviare, alleggerire, alzare", der. di lĕvis "leggero"] (io lèvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [spingere verso l'alto: l. le braccia; l. il capo] ≈ alzare, innalzare, sollevare, (fam.) [...] dai piedi (o di mezzo o di torno) [di persona che è causa di fastidio, allontanarsi da un certo luogo, per lo più all'imperativo: levati dai piedi!] ≈ andare via, andarsene, (pop.) pedalare, sgomberare, (fam.) sloggiare, (fam.) smammare, sparire. ...
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vedere /ve'dere/ [dal lat. vidēre] (pres. indic. védo [lett. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé'], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [lett. véggono, ant. o poet. véggiono]; [...] guarda che ti rendo la pariglia! (G. Verga). Data la scarsa intenzionalità di v., è ovvia la bassa frequenza dell’imperativo, di contro all’uso frequente come inciso.
Interiezioni e segnali discorsivi - Sia v. sia guardare possono essere usati come ...
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sopracciglio /sopra'tʃ:iʎo/ s. m. [comp. di sopra- e ciglio, sul modello del lat. supercilium] (pl. sopraccigli e anche le sopracciglia, femm.). - 1. (anat.) [arco di peli che riveste ciascuna porzione [...] 'arcata sopraccigliare dell'uomo: aggrottare le s.; avere i s. folti] ≈ (lett.) ciglio. 2. (fig., lett.) [aspetto severo, detto spec. in riferimento a modo di guardare: con tono imperativo e con s. minaccioso (A. Manzoni)] ≈ cipiglio. ‖ corruccio. ...
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hic et nunc /iket'nunk/ locuz. lat. (propr. "qui ed ora"), usata in ital. come avv., lett. - [nell'immediato, spesso con valore imperativo e di intimazione] ≈ all'istante, immediatamente, senza indugio, [...] subito, su due piedi. ↔ dopo, in seguito, più tardi, poi, successivamente ...
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Fabio Rossi
vedere. Finestra di approfondimento
Percepire con la vista - Parallelamente all’opposizione tra ascoltare e sentire (v. scheda ASCOLTARE), quella tra guardare e v. implica in genere un maggior [...] guarda che ti rendo la pariglia! (G. Verga). Data la scarsa intenzionalità di v., è ovvia la bassa frequenza dell’imperativo, di contro all’uso frequente come inciso.
Interiezioni e segnali discorsivi - Sia v. sia guardare possono essere usati come ...
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derogabile /dero'gabile/ agg. [der. di derogare]. - (giur.) [a cui si può derogare: clausola d.] ↔ imperativo, inderogabile, perentorio. ...
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Nel linguaggio filosofico, proposizione che esprime un comando o una norma di azione. I. Kant distingue tra i. categorico e i. ipotetico: il primo indica un comando assoluto e incondizionato, mentre nel secondo il comando si fonda su un'ipotesi...
IMPERATIVO
Guido Calogero
Filosofia. - Termine designante la formula a cui si obbedisce nell'agire pratico, entrato nel linguaggio filosofico principalmente per opera di E. Kant, che la distinzione della "morale autonoma" dalla "morale eteronoma",...