imprimatur s. m. [3a pers. sing. del cong. pres. passivo del lat. imprimĕre, nel sign. mod. di "stampare"; quindi "si stampi"]. - 1. (eccles.) [licenza di stampare un libro, data dalla censura ecclesiastica: [...] ottenere l'i.] ≈ ⇑ autorizzazione, nulla osta, permesso, visto. 2. (estens., scherz.) [opinione favorevole alla pubblicazione di un libro, di un articolo e sim., da parte di chi ha responsabilità editoriali: ...
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Parola che può trovarsi apposta al principio o alla fine dei libri per i quali, a norma del Codex iuris canonici (can. 824-828), è necessaria la licenza di pubblicazione da parte dell’autorità ecclesiastica.
IMPRIMATUR
È la parola latina ("si stampi") apposta dal vescovo competente a un libro che gli sia stato sottoposto per la censura ecclesiastica e sia da lui approvato. Può essere stampata o in principio o in fine del libro. V. censura; indice.