improvvisareimprovviṡare v. tr. [der. di improvviso1]. – 1. Dire, scrivere, comporre (versi, un discorso, ecc.) all’improvviso, seguendo l’ispirazione del momento, senza cioè preparazione o meditazione; [...] un sonetto, una predica; i. delle variazioni sopra un motivo noto; anche usato assol.: sedette al piano e cominciò a improvvisare. 2. Con sign. più generico, organizzare, allestire in fretta qualche cosa, di solito per circostanze imprevedute: i. una ...
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improvviso1
improvviṡo1 (ant. o letter. improviṡo) agg. e s. m. [dal lat. improvisus, comp. di in-2 e provisus, part. pass. di providere «prevedere»]. – 1. agg. a. Di cosa che giunge imprevista, inaspettata, [...] preparazione o premeditazione: fece un movimento i.; ebbe un i. mutamento d’umore, un i. scatto d’ira; amore, odio improvviso. c. Di persona (con valore quasi avverbiale), inatteso: giunse i.; anticam. anche con il senso di impreparato: credendo li ...
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gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; [...] al gesto, al movimento eseguito dall’artista, col braccio o con tutto il corpo, nel momento in cui realizza l’opera: si basa soprattutto sull’improvvisazione, sulla velocità d’esecuzione, sull’assenza di controllo razionale da parte del pittore. ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] all’altro. In altri casi, invece, l’agg. primo serve ad accentuare il carattere della rapidità, dell’immediatezza, dell’improvvisazione, o della pronta riuscita, senza che ci siano tentativi ripetuti: obbedire al p. impulso, seguire la p. ispirazione ...
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ricercare1
ricercare1 s. m. [uso sostantivato del v. seguente]. – In musica, termine usato con due distinti sign.: 1. Composizione strumentale (detta anche ricercata), analoga alla toccata, affermatasi [...] agli inizî del sec. 16°, con carattere d’improvvisazione, destinata a un solo strumento e scritta al fine di ricercare e sperimentare le possibilità e le sonorità dello strumento stesso. 2. Composizione strumentale polifonica scritta con l’intento di ...
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carrettella
carrettèlla s. f. [propr. dim. di carretta]. – 1. Piccolo veicolo a quattro ruote, per trasporto di persone: Afrodisio c’inseguì in carrettella (Carducci). 2. Nel gergo teatrale, frase (detta [...] anche padovanella) improvvisata da un attore che sta per uscire di scena per strappare l’applauso al pubblico (c. d’uscita), o improvvisazione a soggetto di un attore che entra in scena (c. d’entrata). ...
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free jazz
‹frìi ǧä∫› locuz. ingl. (propr. «jazz libero»), usata in ital. come s. m. – Stile di jazz, sorto negli Stati Uniti d’America tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, caratterizzato [...] dalla ricerca di un’estrema libertà armonica e ritmica e dal ritorno, come nel jazz delle origini, all’improvvisazione collettiva. ...
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chiusetta
chiusétta s. f. [dim. di chiusa, nel sign. 5]. – Strofetta di pochi versi (talora due soli) declamata nella commedia dell’arte a conclusione di prime uscite, soliloquî, ecc., alla quale l’attore [...] dava il carattere d’improvvisazione; anche concertata fra due attori, a contrasto, alla fine di un dialogo. ...
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coloratura
s. f. [der. di colorare]. – 1. non com. Colorazione. 2. In musica: a. Nell’uso medievale, l’applicazione alla melodia di brevi formule di fioritura (lat. flores) costituenti una variazione [...] (ristretto però nei limiti della terminologia germanica e germanizzante), la variazione ornamentale quale fu praticata, spesso per improvvisazione del cantante, nel cosiddetto bel canto, o canto fiorito, dai musici dei sec. 17°-18°, per esibizione ...
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interludio
interlùdio s. m. [dal lat. mediev. interludium, comp. di inter- e ludus «rappresentazione, spettacolo»]. – 1. a. Brano di musica, strumentale o corale, eseguito tra due scene, quadri o atti [...] . 19°, viene spesso sostituito con quello di intermezzo). b. Composizione organistica, di solito improvvisata, o scritta mantenendo il carattere d’improvvisazione, che (spec. nella liturgia della Chiesa protestante e anglicana) viene eseguita tra due ...
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Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. letteratura Dalle fonti si evince...
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Novecento l’improvvisazione diventa un modo di intendere l’ideazione e la realizzazione dell’opera musicale,...