simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli [...] astratte che altrimenti sarebbero state inaccessibili alla mentalità dei popoli. b. In psicanalisi, la rappresentazione di un contenuto inconscio e latente mediante l’uso di un simbolo. 4. Movimento nato in Francia intorno al 1880, contemporaneamente ...
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simbolizzazione
simboliżżazióne s. f. [der. di simbolizzare]. – Il fatto di simbolizzare, la formazione dei simboli, l’espressione di nozioni, concetti, sentimenti, ecc. mediante simboli. In partic., [...] in psicanalisi, processo inconscio per cui un’idea o una situazione assume forma simbolica. ...
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psichico
psìchico agg. [dal gr. ψυχικός, der. di ψυχή «anima»] (pl. m. -ci). – In genere, relativo alla psiche, proprio della psiche: fatti, fenomeni p.; struttura, fisionomia, conformazione p. di un [...] . In psicanalisi, si definisce processo p. primario il processo per cui la carica psichica, nel sistema inconscio, può spostarsi dall’una all’altra rappresentazione provocando condensazioni, spostamenti, simbolizzazioni, ecc.: è ritenuto largamente ...
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archetipo
archètipo s. m. [dal lat. archety̆pum, gr. ἀρχέτυπον, comp. di ἀρχε- (v. archi-) e τύπος «modello»]. – 1. Primo esemplare, modello: l’Iliade può essere considerata l’a. dei poemi epici o eroici. [...] 3. Nel pensiero dello psichiatra e psicologo svizz. C. G. Jung (1875-1961), immagine primordiale contenuta nell’inconscio collettivo, la quale riunisce le esperienze della specie umana e della vita animale che la precedette, costituendo gli elementi ...
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psicolisi
psicoliṡi s. f. [comp. di psico- e -lisi]. – Qualsiasi forma di trattamento psicoterapico condotto sotto l’influenza di sostanze psicodislettiche, quali la mescalina, la dietilamide dell’acido [...] lisergico e la psilocibina, sostanze che si ritiene agiscano mobilitando il materiale inconscio e facilitandone l’esplorazione. ...
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psicologia
psicologìa s. f. [dal lat. mod. psychologia, comp. del gr. ψυχή «anima» (v. psico-) e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia la psiche, che analizza i fenomeni e i processi psichici. A [...] di C. G. Jung, che si differenzia da quella di S. Freud soprattutto per l’introduzione della nozione di inconscio collettivo; p. individuale, la dottrina psicologica del neurologo e psicanalista austr. A. Adler, denominata anche p. dell’Io (v ...
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censura
s. f. [dal lat. censura «ufficio di censore; giudizio, esame»]. – 1. Grado e dignità di censore (nella Roma antica), e tempo che durava la carica. 2. a. Esame, da parte dell’autorità pubblica [...] In psicanalisi, c. psichica, la funzione selettiva del Super-io che agisce sopprimendo o deformando elementi inaccettabili dell’inconscio, per impedire a questi di affiorare alla soglia della coscienza; tale censura si può attuare anche nei sogni (c ...
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ipnoanalisi
ipnoanàliṡi s. f. [comp. di ipno- e analisi]. – Metodo psicoterapico di esplorazione dell’inconscio, consistente nel porre il soggetto in stato di ipnosi allo scopo di affievolire le resistenze [...] e facilitare la presa di coscienza dei contenuti psichici rimossi ...
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sovradeterminazione
sovradeterminazióne s. f. [comp. di sovra- e determinazione, sul modello del ted. Überdeterminierung, coniato da S. Freud]. – In psicanalisi, la condizione di ciò che è determinato [...] da una pluralità di fattori, come alcuni fenomeni dell’inconscio, in partic. i sogni (ma anche i lapsus, gli atti mancati, ecc.) nei quali, a causa della condensazione (v. condensazione, n. 3 b), un’immagine manifesta si compone di più contenuti ...
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pubblicita
pubblicità s. f. [dal fr. publicité, der. di public «pubblico1»]. – 1. Il fatto d’essere pubblico, di svolgersi alla presenza del pubblico: p. del dibattimento, nel processo penale; p. delle [...] grado di influenzarne il comportamento di consumatore in quanto registrate in un modo o nell’altro dal suo inconscio; a seconda dei mezzi attraverso cui viene diffusa: p. affissionale, murale, giornalistica (o a mezzo stampa), luminosa, radiofonica ...
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La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. Già teorizzato da G.C. Carus, L. Klages, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, l’i. è divenuto specifico oggetto di studio psicologico, ma con un’estensione e importanza...
inconscio
In psicoanalisi il termine i. riveste un duplice significato. In senso descrittivo, come aggettivo, indica i contenuti mentali non attualmente presenti nell’ambito della coscienza, ma che possono essere facilmente evocati. La scoperta...