eschimese
eschimése (meno corretto esquimése) agg. e s. m. e f. [prob. voce di origine algonchina, il cui sign. sarebbe «mangiatori di carne cruda»; la variante esqui- riproduce la grafia francese del [...] comune l’enorme quantità di suffissi, per cui a una sola parola eschimese può corrispondere un’intera frase delle lingue indoeuropee. Cane e., nome generico di varie razze di cani, adoperati dagli Eschimesi per trainare slitte; sono animali robusti e ...
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desiderativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo desiderativus]. – 1. agg. Che esprime desiderio: congiuntivo d. (o ottativo), in grammatica latina, quello con cui si esprime un desiderio (per es.: velim «vorrei»; [...] quale indica il desiderio di compiere l’azione espressa dal tema del verbo. Il desiderativo si riscontra in parecchie lingue indoeuropee (per es., esurire «desiderar di mangiare», der. di edĕre «mangiare»), e ad esso risalgono, spec. nel greco, molti ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e [...] le forme con -uo- sono oggi preferite anche fuori d’accento, con eccezione del part. pres., letter., tonante: tuonava, tuonò, ecc. piuttosto che tonava, tonò, ecc., anche nell’uso pop.; aus. avere, e nelle ...
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bilittero
bilìttero (o bilitterale) agg. [comp. di bi- e del lat. littĕra «lettera»]. – Termine usato dapprima nella grammatica delle lingue semitiche, per indicare quelle poche radici che sono costituite [...] di due, anziché di tre, consonanti, e ora anche, con lo stesso sign., dai glottologi che si occupano di una originaria costituzione delle radici indoeuropee (per le quali è preferito peraltro il sinon. biconsonantico). ...
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satem
sàtem agg. [dall’avestico satəm 〈sàtëm〉 «cento»]. – In linguistica, sono dette lingue satem quelle lingue indoeuropee (l’indo-iranico, il balto-slavo, l’albanese e l’armeno) che continuano con [...] costrittive (palatali o dentali) le occlusive palatali dell’indoeuropeo comune. Si contrappongono alle lingue centum (v.). ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] con verbo transitivo attivo, costituisce il complemento diretto del verbo, cioè il complemento oggetto; questo, nelle lingue indoeuropee con declinazione, è indicato dal caso accusativo, nelle altre per mezzo della collocazione, in genere dopo il ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] o negativa, universale o particolare. 10. In linguistica, categoria fondamentale della flessione verbale nelle lingue indoeuropee, che originariamente definiva l’atteggiamento del soggetto parlante di fronte all’azione enunciata: m. finiti ...
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vocalismo
s. m. [der. di vocale2]. – L’insieme, il sistema delle vocali di una lingua o di un dialetto, di un gruppo di lingue o di dialetti: il v. italiano, inglese, latino, greco; il v. del fiorentino, [...] del genovese, del siciliano; il v. delle lingue indoeuropee, dei dialetti sardi; un v. povero, ricco. ...
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pelasgico
pelàsgico agg. [dal lat. Pelasgĭcus, gr. πελασγικός] (pl. m. -ci). – 1. Che è proprio o si riferisce alla mitica popolazione dei Pelasgi (v. pelasgo): civiltà p.; mura p., denominazione usata [...] con sign. diversi (giustificati in genere dal riferimento a popolazioni preesistenti implicito nell’uso antico di questo etnico) per indicare sia particolari aggruppamenti di lingue indoeuropee nelle loro fasi preistoriche, sia uno strato linguistico ...
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vocativo
agg. e s. m. [dal lat. vocativus, der. di vocare «chiamare», nell’espressione casus vocativus, traduz. del gr. κλητικὴ πτῶσις «caso usato nel chiamare»]. – In grammatica e in linguistica, caso [...] v., o semplicem. vocativo s. m., caso della declinazione latina e greca, e anche di altre lingue indoeuropee, o comunque flessive, antiche e moderne, che esprime il chiamare, il richiamare o l’invocare, persone, divinità e altri esseri animati, o ...
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indoeuropèe, lìngue Grande famiglia linguistica che comprende lingue storiche e lingue viventi parlate nell'area estesa dall'Europa al Medio Oriente e all'India. Le l.i. si possono dividere grosso modo in 10 famiglie: ittita o anatolica (estinta);...
Gruppo di lingue indoeuropee che si distingue cronologicamente in antico iranico (7°-4° sec. a.C.: avestico e antico persiano), iranico medio (3° sec. a.C. fino all’invasione musulmana: pahlavī o sasanidico, sacio e sogdiano), iranico moderno...