preformante
s. m. [comp. di pre- e formante]. – Nome dato nella linguistica strutturale a certe consonanti iniziali che si trovano in alcune parole delle lingue indoeuropee e mancano nelle parole corrispondenti [...] in altre lingue (per es., il k- nello slavo kostĭ «osso» accanto al sanscrito ásthi, gr. ὀστέον, lat. os, ecc.), in quanto vengono considerate come antichissimi prefissi ...
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assibilazione
assibilazióne s. f. [der. di assibilare]. – In fonologia, mutamento di una consonante (dentale, alveolare o palatale) occlusiva in sibilante; per es., le antiche palatali indoeuropee sono [...] diventate sibilanti nelle lingue del gruppo satem: al lat. classico decem ‹dèkem›, gr. δέκα il sanscrito risponde con dasa, il paleoslavo con deşeti. Talvolta il mutamento è condizionato da vocale palatale ...
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metafonesi
metafonèṡi s. f. [traduz. del ted. Umlaut, formata con gli elementi meta- (per indicare mutamento) e -fonesi]. – In linguistica, modificazione del timbro di una vocale per assimilazione a [...] più o meno alla vocale o semivocale (per lo più i, i̯, u, u̯) di sillaba finale. All’interno delle lingue indoeuropee, il fenomeno è caratteristico delle lingue germaniche; all’interno delle lingue romanze la metafonesi, ignota al tosc. e all’ital ...
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atematico
atemàtico agg. [comp. di a- priv. e tematico] (pl. m. -ci). – Nelle lingue indoeuropee, forme a., quelle in cui la terminazione è aggiunta direttamente al tema, senza l’interposizione della [...] vocale e o o (o dei rispettivi esiti nelle varie lingue) o di sillaba tematica (per es., fer-t, fer-tis, di fronte alle forme tematiche dic-i-t, dic-i-tis, con -i- proveniente da e) ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che [...] o cose, non espressamente indicate (per es.: lui!; è proprio questo; è quello).
Linguistica e Grammatica. – Nelle lingue indoeuropee si distinguono comunem. i p. personali, che hanno solo valore sostantivale, indicano la persona grammaticale senza ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., [...] o assol. perfetto (lat. perfectum «compiuto», traduz. del gr. συντελικός [χρόνος]), categoria del verbo, caratteristica delle lingue indoeuropee nella loro fase più antica, che esprime uno stato presente conseguente a un’azione cominciata nel passato ...
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onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), [...] formulata dal glottologo ted. J. Schmidt nella seconda metà del sec. 19°, secondo la quale le corrispondenze parziali fra due o più lingue indoeuropee sono dovute alla diffusione di innovazioni compiutasi a guisa di onde in una parte del territorio ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] , con proprie leggi fonetiche, morfologiche e sintattiche: l. italiana, francese, inglese, tedesca, araba, turca, cinese, ecc.; le l. indoeuropee, neolatine, germaniche, slave; l. creole (v. creolo); l. franca (v. lingua franca); l. dotte o classiche ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] s. m., dal lat. neutrum [nomen], traduz. del gr. οὐδέτερον), genere grammaticale, presente nella maggior parte delle lingue indoeuropee antiche insieme al maschile e al femminile, in origine forse connesso con il genere naturale e limitato quindi a ...
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apofonia
apofonìa s. f. [comp. di apo- e -fonia]. – 1. In linguistica, alternanza non condizionata (cioè non determinata da diversità di contesto fonematico) di vocali, diverse per timbro o quantità, [...] es., ĕ ed ē nel lat. tĕgo/tēgula). Il fenomeno è ben documentato, oltre che nelle lingue semitiche, nelle lingue indoeuropee, spec. quelle più arcaiche. 2. In retorica, artificio stilistico consistente nell’accostare o far rimare parole assonanti o ...
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indoeuropèe, lìngue Grande famiglia linguistica che comprende lingue storiche e lingue viventi parlate nell'area estesa dall'Europa al Medio Oriente e all'India. Le l.i. si possono dividere grosso modo in 10 famiglie: ittita o anatolica (estinta);...
Gruppo di lingue indoeuropee che si distingue cronologicamente in antico iranico (7°-4° sec. a.C.: avestico e antico persiano), iranico medio (3° sec. a.C. fino all’invasione musulmana: pahlavī o sasanidico, sacio e sogdiano), iranico moderno...