pozza
pózza s. f. [da pozzo]. – 1. Cavità del terreno, poco profonda e non molto ampia, piena d’acqua: quando piove, la strada diventa tutta pozze; ho messo i piedi in una pozza. Nell’Inferno (VII, 127), [...] Dante così si riferisce alla palude Stigia: girammo de la lorda pozza Grand’arco, tra la ripa secca e ’l mézzo. 2. Per estens., quantità d’acqua o di altro liquido sparsa sul terreno o sul pavimento: s’era rotta una damigiana e c’era una gran p. di ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] di un comportamento ritenuto colpevole o comunque non lodevole: m. biasimo; m. una punizione; m. l’inferno; . bene: S’io meritai di voi mentre ch’io vissi, S’io meritai di voi assai o poco Quando nel mondo li alti versi scrissi (Dante). 3. ant. a. ...
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valle
s. f. [lat. vallis (o valles) -is]. – 1. In geografia fisica, forma concava del suolo costituita da due opposti pendii (fianchi o pareti) che si incontrano in basso lungo una linea (filone di v.) [...] e lo sdegno (Petrarca). In Dante, la parola è più volte adoperata per indicare le bolge infernali o l’inferno stesso, e una volta (Par. IX, 82) anche il mare Mediterraneo: La maggior valle in che l’acqua si spanda ... Fuor di quel mar [l’Oceano] che ...
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pianeta3
pianéta3 (ant. pianéto) s. m. [lat. planēta, dal gr. πλανήτης «errante, vagante», der. di πλανάω «andare errando»] (pl. -i). – 1. a. Nome con cui gli antichi indicarono gli oggetti celesti da [...] (Carducci). 2. Nel linguaggio poet., stella, astro in genere: Buio d’inferno e di notte privata D’ogne pianeto, sotto pover cielo (Dante); spesso riferito al sole: Quando ’l pianeta che distingue l’ore Ad albergar col Tauro si ritorna (Petrarca ...
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tenebrare
v. tr. [dal lat. tenebrare, der. di tenĕbrae «tenebre»] (io tènebro, ecc.), letter. – Coprire di tenebre, oscurare, in senso proprio e fig. (cfr. ottenebrare): Buio d’inferno e di notte privata [...] D’ogne pianeto, sotto pover cielo, Quant’esser può di nuvol tenebrata (Dante); Chi tenebrar la lascia e chi la spegne [l’umana ragione] (Chiabrera); nell’intr. pron., oscurarsi: tenebrârsi i lumi [= gli occhi] Al trafitto che cadde fragoroso (V. ...
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fiamma1
fiamma1 s. f. [lat. flamma, affine a flagrare «ardere»]. – 1. Sorgente di calore e di luce costituita da masse gassose ottenute, generalmente, per combustione di sostanze solide o liquide o gassose [...] ardeva senza fiamma; le f. dell’inferno; essere, andare in fiamme, bruciare (fig., di paesi in rivoluzione, e sim.); mettere del patriottismo; mi giugnea una f. di caritade (Dante); la santa Fiamma di gioventù dunque si spegne Per vostra mano? ...
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spiacente
spiacènte agg. [part. pres. di spiacere]. – 1. ant. o letter. Che spiace; sgradito: la setta d’i cattivi, A Dio spiacenti e a’ nemici sui (Dante), riferito agli ignavi, respinti non solo dal [...] ma anche dall’inferno e relegati nell’antinferno; ell’andava di quando in quando a messa per non darsi l’aria s. di libera pensatrice e non per altro (Fogazzaro). 2. Che prova dispiacere; dispiaciuto, rammaricato: sono s. di non poterle accordare ...
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palladio2
pallàdio2 s. m. [dal lat. Palladium, gr. Παλλάδιον, der. di Παλλάς «Pallade» (v. la voce prec.)]. – 1. Raffigurazione scultorea o pittorica della dea greca Pàllade Atena, venerata come protettrice [...] del mito, fu rapita da Ulisse e Diomede (cfr. Dante, Inf. XXVI, 63: ... E del Palladio pena vi si porta, con riferimento a Ulisse e Diomede che, chiusi in una stessa fiamma, scontano insieme nell’Inferno le comuni azioni fraudolente, tra cui il furto ...
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rassegnare
(ant. rassignare) v. tr. [dal lat. resignare, comp. di re- e signare «segnare»] (io rasségno, ecc.; v. segnare). – 1. a. ant. Assegnare, riconsegnare: O maledetto, abominando ordigno [l’archibugio], [...] ... All’inferno, onde uscisti, io ti rassigno (Ariosto). b. Nel linguaggio letter. o burocr., rinunciare a un incarico, a di persone; per estens., registrare cose o fatti: proferta ... che mai non si stingue Del libro che ’l preterito rassegna (Dante ...
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ignavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ignavus, comp. di in-2 e gnavus, forma ant. di navus «attivo, diligente»]. – Pigro, indolente nell’operare per mancanza di volontà attiva e di forza spirituale; [...] codardo. Come sost.: è un i., sono degli i.; in partic., gli i., nome con cui sono designate dai commentatori della Divina Commedia «l’anime triste di coloro Che visser sanza infamia e sanza lodo», che Dante colloca nel vestibolo dell’inferno. ...
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INFERNO (fr. enfer; sp. infierno; ted. Hölle; ingl. hell)
Umberto FRACASSINI
Giuseppe DE LUCA
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Il vocabolo latino infernus era originariamente un aggettivo e designava qualche cosa che fosse più in basso dello spettatore, o addirittura...
Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti volta a volta le Epistole (in particolare...