palladio2
pallàdio2 s. m. [dal lat. Palladium, gr. Παλλάδιον, der. di Παλλάς «Pallade» (v. la voce prec.)]. – 1. Raffigurazione scultorea o pittorica della dea greca Pàllade Atena, venerata come protettrice [...] ... E del Palladio pena vi si porta, con riferimento a Ulisse e Diomede che, chiusi in una stessa fiamma, scontano insieme nell’Inferno le comuni azioni fraudolente, tra cui il furto della statua). 2. Con uso fig., in frasi di tono elevato e retorico ...
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hoc opus, hic labor
〈òk ... ik ...〉 (lat. «questo il lavoro, questa la fatica»). – Emistichio virgiliano (Aen. IV, 129), in cui la Sibilla avverte Enea sulle soglie dell’inferno che il difficile non [...] è entrarvi ma uscirne; si ripete proverbialmente nell’indicare quali sono le maggiori difficoltà di un’impresa. Equivale pressappoco al dantesco Qui si parrà la tua nobilitate (Inf. II, 9), verso divenuto ...
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giganteggiare
v. intr. [der. di gigante] (io gigantéggio, ecc.; aus. avere). – 1. Ergersi a guisa di gigante, così da sovrastare tutto ciò che è circostante: il massiccio del Cervino giganteggia con [...] piramidale; sulle mura giganteggiava una torre. 2. fig. Dominare, eccellere per qualità morali, intellettuali, artistiche, ecc.: Aristotele giganteggiava tra i filosofi antichi; nell’Inferno dantesco, Farinata giganteggia nel cerchio degli eretici. ...
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lacuna
s. f. [dal lat. lacuna «laguna; cavità; mancanza», der. di lacus «lago»]. – 1. ant. a. Distesa d’acqua stagnante, laguna. b. Concavità, fondo: da l’infima lacuna De l’universo (Dante), dall’Inferno. [...] 2. Interruzione, soluzione di continuità, spazio vuoto creato dalla mancanza di ciò che dovrebbe occuparlo, e quindi mancanza in genere; in partic., mancanza di parole, righe, pagine in un manoscritto ...
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poma
póma s. f. [lat. pōma, plur. collettivo di pōmum (cfr. pera); il sign. 2 ha forse origine diversa (cfr. anche pome)]. – 1. Forma ant. per pomo, spec. usata nel plur.: chi tormenta Tantalo in inferno [...] se non le pome e l’acque ...? (Boccaccio). Così si disse poma granata per pomo granato, e poma rancia per la melarancia. Anche in qualche uso fig. di pomo; per es., al plur., le mammelle: Due pome acerbe, ...
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sbriciolare
v. tr. [der. di briciola, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbrìciolo, ecc.). – 1. a. Ridurre in briciole, sminuzzare finemente una sostanza friabile: s. il pane, i biscotti, un dolce; anche [...] dita (Andrea De Carlo). b. Per estens., demolire completamente, annientare: l’esplosione ha sbriciolato la parete; era un fuoco d’inferno, una grandine di palle di piombo che ... screpolava i muri e sbriciolava i tegoli (De Amicis). 2. Nell’uso fam ...
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cupo
agg. [affine al lat. cupa «botte»]. – 1. a. Profondo: una c. voragine; i c. abissi del mare; c. caverne; dal fondo d’un pozzo molto c. (Galilei); fig.: Per la tua fame sanza fine cupa (Dante), profonda, [...] c. cosa grave (Dante). Sostantivato: nel più c. dell’antro; Non è sanza cagion l’andare al c. (Dante), nella profondità dell’inferno. 2. estens. a. Di colore intenso e di tonalità scura; tetro: tinta c.; verde c., rosso c.; in senso fig.: descrivere ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] più in che mondo si fosse (Manzoni). c. Con varie determinazioni, ciascuno dei tre regni dell’oltretomba: il m. dei dannati, l’inferno (in Dante: m. cieco; m. defunto; m. gramo; mal m.; m. sanza fine amaro); il m. delle anime penanti o purganti, il ...
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eternita
eternità (ant. etternità) s. f. [dal lat. aeternĭtas -atis]. – 1. L’esser eterno, nei varî sign. dell’aggettivo: l’e. di Dio, l’e. della beatitudine in cielo, l’e. della gloria; quel che costituisce [...] propriamente l’Inferno de’ dannati, non sono i tormenti, ma l’e. de’ tormenti (Segneri). 2. Come concetto assoluto, l’infinita estensione del tempo, che non ha avuto inizio e non avrà termine; nell’uso com., in senso più ristretto, l’eterna durata ...
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eterno
etèrno (ant. ettèrno) agg. e s. m. [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum «evo»; cfr. età]. – 1. agg. Che si estende infinitamente nel tempo, che non ha principio né fine, detto spec. [...] (Dante). 2. agg. a. Che ha o ha avuto principio ma non avrà fine: la gloria e. del paradiso; le pene e. dell’inferno; il sonno e., la morte; Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme Che vanno al nulla eterno (Foscolo); e con riferimento diretto all ...
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L’oltretomba secondo la concezione pagana e il luogo di pena per le anime dei peccatori, secondo la concezione cristiana.
L’aggettivo latino infernus racchiudeva una sfumatura intensiva di inferus, indicando una posizione spaziale particolarmente...