non praevalebunt
‹... prevalèbunt› (lat. «non prevarranno»). – Espressione del Vangelo (Matteo 16, 18) contenuta nelle parole di Gesù all’apostolo Pietro: tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo [...] non praevalebunt adversus eam «tu sei Pietro, e sopra questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa»; è divenuta proverbiale nel linguaggio eccles. per affermare che le forze del male non riusciranno ...
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benedire
v. tr. [lat. benedicĕre, comp. di bene e dicĕre, propr. «dir bene» e nel lat. eccles. (come traduz. del gr. εὐλογέω) «benedire»] (coniug. come dire; nell’imperf. indic. ha anche, come forma [...] le case, per Pasqua; b. la nuova chiesa, consacrarla al culto. 4. Per antifrasi: andare o mandare a farsi b., alla malora, all’inferno; di cose: la frutta è andata tutta a farsi b., s’è sciupata, s’è guastata. 5. scherz. Bagnare, spruzzare: prese un ...
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regina
(ant. o poet. reina) s. f. [lat. regīna, der. di rex regis «re»]. – 1. a. La moglie del re, o la donna che regna in uno stato monarchico in cui non vige la legge salica: il re e la r.; in Inghilterra, [...] usi estens., letter. o elevati: la r. del Cielo, la Madonna; la r. de l’etterno pianto (Dante), Proserpina, regina dell’inferno; ancor Citera Del golfo intorno non sedea regina (Foscolo). b. fig. Di donna che primeggia per qualche qualità: pare una r ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] è di conio dantesco, Inf. III, 10, ma Dante alludeva alla tinta in cui le parole erano scritte sopra la porta dell’inferno, non al loro significato). Giochi di parole, freddure, bisticci verbali e sim. Giro di parole, circonlocuzione. Uomo di poche p ...
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inferi
ìnferi (o Ìnferi) s. m. pl. [dal lat. infĕri, pl. dell’agg. infĕrus (v. infero), sottinteso di (pl. di deus), quindi «dèi infernali»]. – 1. Presso gli antichi Romani, le divinità e in genere gli [...] abitanti dell’oltretomba, invocati talvolta come Mani (di Manes). 2. Per estens., i luoghi infernali, l’oltretomba pagano: la discesa di Enea agli i.; evocare dagli i.; scherz., mandare agli i., mandare all’inferno. ...
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immagine
immàgine (letter. imàgine) s. f. [dal lat. imago -gĭnis]. – 1. a. Forma esteriore degli oggetti corporei, in quanto viene percepita attraverso il senso della vista, o si riflette – come realmente [...] di gioia; quella lettura faceva sorgere nella sua mente i. torbide; spaventare con l’i. di streghe, di diavoli, dell’inferno; letter., rendere l’i., comunicare in modo chiaro ad altri il proprio pensiero, il contenuto della propria esperienza o della ...
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condurre
(ant. condùcere) v. tr. [lat. condūcĕre «condurre insieme, stipendiare, prendere in affitto», comp. di con- e dūcĕre «guidare, condurre»] (io conduco, tu conduci, ecc.; pass. rem. condussi, [...] un luogo: è questo il viale che conduce in paese?; la strada per la quale siamo andati finora, conduce al fondo dell’inferno (Manzoni). In questo, e nei precedenti sign., è più spesso usato, nel linguaggio corrente, il verbo portare. 2. estens. a. C ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione, l. di pena, rispettivam. il paradiso, il purgatorio, l’inferno. b. In geometria, si definisce l. geometrico, o assol. luogo, un insieme di punti del piano o dello spazio che soddisfano a certe ...
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lupa
s. f. [lat. lŭpa]. – 1. a. La femmina del lupo. L. capitolina, la lupa che, secondo la tradizione, avrebbe allattato Romolo e Remo, assunta a emblema e simbolo della città di Roma, di solito raffigurata [...] regime fascista, figli della l., i bambini della prima e seconda classe elementare, inquadrati nell’Opera Nazionale Balilla. b. Nell’Inferno dantesco (I, 49 segg. Ed una l., che di tutte brame Sembiava carca ne la sua magrezza ...) è simbolo, secondo ...
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abbuiare
v. tr. [der. di buio] (io abbùio, ecc.). – 1. Far buio, oscurare: Venne la sera ed abbuiò le strade (Pascoli). Fig., smorzare, attenuare: la memoria del povero Germano s’intrometteva sovente [...] Divenir buio: il cielo s’abbuia; con uso impers., farsi notte: Procacciam di salir pria che s’abbui (Dante); fig., di persona, oscurarsi in volto: a quelle parole, s’abbuiò; giù [nell’inferno] s’abbuia L’ombra di fuor, come la mente è trista (Dante). ...
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L’oltretomba secondo la concezione pagana e il luogo di pena per le anime dei peccatori, secondo la concezione cristiana.
L’aggettivo latino infernus racchiudeva una sfumatura intensiva di inferus, indicando una posizione spaziale particolarmente...