sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) [...] , aborrire il s., aver orrore del s., di persona d’animo mite, aliena per natura dalla violenza. Il fiume di s. bollente, nell’Inferno dantesco, il Flegetonte (Inf. XII, 47-48: La riviera del s. in la qual bolle Qual che per vïolenza in altrui noccia ...
Leggi Tutto
quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] stato; in anticamera c’è sempre quel signore che aspetta; mandare a quel paese, locuz. eufemistica per «mandare all’inferno»; con maggiore indeterminatezza in allocuzioni di tono esclamativo, ora poco com., per chiamare una persona di cui non si ...
Leggi Tutto
lacca1
lacca1 s. f. [dal germ. lahhā], ant. – Luogo cavo e scosceso, ripiano scavato nel monte, valletta. Dante chiama una volta quarta lacca (Inf. VII, 16) il 4° cerchio dell’Inferno (Così scendemmo [...] ne la quarta lacca), e altrove (Purg. VII, 71) dà il nome di lacca alla valletta dei principi negligenti nell’Antipurgatorio (un sentiero sghembo, Che ne condusse in fianco de la lacca) ...
Leggi Tutto
vincitore
vincitóre s. m. (f. -trice) e agg. [der. di vincere]. – Chi vince una battaglia, una gara, una scommessa, e sim.: la guerra, la battaglia si concluse senza vincitori né vinti; il v. di un torneo, [...] in senso fig.: Ivi spiegò le glorïose spoglie La bella vincitrice (Petrarca, alludendo a Laura); A rapirvi al muto inferno, Vecchi padri, Egli è disceso; ... Il terror dell’inimico, Il promesso Vincitor (Manzoni, riferendosi a Cristo disceso al Limbo ...
Leggi Tutto
Minosse
Minòsse (gr. Μίνως, lat. Minos). – Nome del mitico re di Creta, sacerdote e legislatore, posto da Dante all’entrata dell’Inferno per udire la confessione dei dannati e assegnare loro la pena. [...] Si usa talora, per antonomasia, come nome comune e con iniziale minuscola, per indicare un giudice aspro e severo: i moderni minossi ...
Leggi Tutto
arra
s. f. [dal lat. arra, accorc. pop. di arrăbo, che è dal gr. ἀρραβών, voce di origine ebr.], letter. – Nel linguaggio giur., sinon. di caparra, garanzia, come mezzo diretto a rafforzare il vincolo [...] Ben ... Fé l’uom buono e a bene, e questo loco Diede per arr’a lui d’etterna pace (Dante); acciò che tu questo creda, io ti voglio dare un bascio [= bacio] per a. (Boccaccio); fagli gustare l’a. dell’inferno in questa vita (s. Caterina da Siena). ...
Leggi Tutto
arraffiare
v. tr. [der. di raffio] (io arràffio, ecc.), ant. – Afferrare, strappare con un raffio: in inferno si taglia, squarta, arraffia (Sacchetti). ...
Leggi Tutto
tizzone
tizzóne s. m. [lat. titio -ōnis]. – Lo stesso che tizzo, pezzo di legno o di carbone che comincia a bruciare, che sta bruciando: levare con le molle un t. dal fuoco; era nero in faccia come un [...] tizzone. In usi fig., letter. o rari, persona scellerata, empia: «Ah anima nera! ah t. d’inferno!» esclamava Agnese: «ma verrà la sua ora anche per lui ...» (Manzoni). ◆ Dim. tizzoncino; pegg. tizzonàccio. ...
Leggi Tutto
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno [...] e al paradiso; nella tradizione, affermatasi nel 12° secolo e divenuta dottrina di fede per la Chiesa cattolica dopo il Concilio di Trento, lo stato intermedio e transitorio di espiazione, rappresentato ...
Leggi Tutto
L’oltretomba secondo la concezione pagana e il luogo di pena per le anime dei peccatori, secondo la concezione cristiana.
L’aggettivo latino infernus racchiudeva una sfumatura intensiva di inferus, indicando una posizione spaziale particolarmente...