-ire
[lat. -īre, desinenza dell’inf. dei verbi della quarta coniug.]. – Desinenza dell’infinito dei verbi della terza coniug.: morire, partire, preferire, venire. ...
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ire
v. intr. [lat. īre] (aus. essere). – Verbo difettivo, di uso region. solo nelle forme dell’infinito ire, del part. pass. ito (e quindi anche nei tempi composti), della 2a pers. plur. ite (indic. [...] pres. e imperativo); nella lingua ant. e nell’uso poet. s’incontrano anche le forme iva, ìvano dell’imperf., irémo, iréte del futuro, isti, ìrono del pass. rem., ea «vada» del cong. (v. anche gire). È ...
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imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle [...] libertà dei singoli. b. Ordinare, comandare con autorità, ingiungere; in questo sign., si costruisce per lo più con di e l’infinito o che e il congiuntìvo: mi impose di scrivere, di firmare, di parlare, di tacere, di partire; sorridendo a lui impose ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] ; ai figli, nella spartizione dell’eredità, sono toccati due milioni ciascuno; con uso impers., o come predicato di un verbo all’infinito: tocca a te rispondere; tocca a me far le carte?; parla soltanto quando tocca a te; non tocca certo a lui dirne ...
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naufragare
v. intr. [dal lat. tardo naufragare; v. naufragio] (io nàufrago, tu nàufraghi, ecc.; aus. essere e avere). – 1. Fare naufragio, riferito sia a nave o imbarcazione che affonda per grave avaria, [...] propria individualità o la coscienza della realtà concreta: così tra questa Immensità s’annega il pensier mio: E il naufragar m’è dolce in questo mare (Leopardi), è per me dolce, cioè, abbandonarmi nella contemplazione e meditazione dell’infinito. ...
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cessare
v. intr. e tr. [lat. cessare, frequent. di cedĕre «cedere», supino cessum] (io cèsso, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Finire, aver termine: il rumore cessò d’un tratto; quasi tutta cessa Mia [...] o continuare): cessa dal tormentarmi!; non ha cessato dal lavoro prima di notte; più com. con la prep. di e un infinito: cessare di fare, c. di lavorare; non cessava di ringraziarmi; c. di vivere, eufem., morire. b. ant. Indugiare, ritardare: che più ...
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arrischiare
(tosc. arriṡicare, ant. arriscare) v. tr. [der. di rischio] (io arrìschio, ecc.). – 1. Mettere a rischio, in pericolo: a. la vita, i proprî beni, una grossa somma; ha arrischiato tutti i [...] , a fare una cosa (cfr. azzardare): a. una domanda, un’osservazione, una proposta, ecc. Usato assol., o seguito da un infinito, correre un rischio: temo che tu arrischi troppo; penso che convenga a.; ha arrischiato di perder tutto. 2. rifl. Esporsi a ...
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arrivare
v. intr. e tr. [lat. *arripare, der. di ripa, propr. «giungere a riva»] (aus. essere). – 1. a. Raggiungere il luogo stabilito, toccare il termine di un viaggio o di un cammino, il traguardo [...] mento; per estens., bastare, essere sufficiente: temo che il vino non arrivi per tutti. 3. Seguito dalla prep. a e un infinito, riuscire: se arriva a scappare, nessuno più lo riprende; senza occhiali, non arrivo a leggere fin lassù; e di cose: questo ...
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tendenza
tendènza s. f. [der. di tendere]. – Disposizione e inclinazione, sia naturale e spontanea, sia acquisita e consapevole, verso un determinato modo di sentire, di comportarsi e di agire: quella [...] previsioni del tempo). Con sign. più astratto, in matematica, t. a un limite, la proprietà di una funzione, a una o più variabili, di ammettere un limite, finito o infinito, quando la o le variabili tendano a un dato valore (v. limite, nel sign. 3). ...
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scoppiare1
scoppiare1 v. intr. [der. di scoppio] (io scòppio, ecc.; aus. essere). – 1. a. Spaccarsi a un tratto, violentemente e fragorosamente, per eccesso di pressione, con riferimento a recipienti [...] sforzo: il ciclista scoppiò alle prime tappe di montagna; è scoppiato a cento metri dal traguardo. d. Seguito da un infinito o da un complemento, prorompere, sbottare: s. a ridere, a piangere; s. in lacrime, in singhiozzi. e. assol. Dire, manifestare ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...