primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] p. etade, Petrarca; le sudate carte Ove il tempo mio primo E di me si spendea la miglior parte, Leopardi); con l’infinito di un verbo, esprime di solito il momento iniziale di un’azione, di un fatto: al suo p. apparire, scoppiò un fragoroso applauso ...
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ellittico1
ellìttico1 agg. [der. di ellisse] (pl. m. -ci). – 1. Relativo all’ellisse, avente forma, andamento, proprietà simili a quelli dell’ellisse: arco e., edificio a pianta ellittica. In botanica [...] fuochi nel centro della Terra. b. In matematica, il termine è riferito ad espressioni o configurazioni che non hanno all’infinito alcun punto reale, ma due punti complessi coniugati, proprietà che distingue l’ellisse dalle altre coniche. Geometria e ...
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malfare
(o 'mal fare') v. intr. [lat. malefacĕre, comp. dell’avv. male e facĕre «fare»]. – Agire male, commettere il male; usato soltanto nell’infinito presente: essere pronto, inclinato a m.; trattenersi [...] dal mal fare; talora sostantivato: li allettamenti e li stimoli al m. (C. Cattaneo) ...
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modale2
modale2 agg. [der. di modo]. – Di modo, relativo al modo. In partic.: 1. In grammatica, avverbî m., quelli che esprimono il modo, la maniera di compiere un’azione, più comunem. detti avverbî [...] per lo più con il verbo al gerundio presente (camminava zoppicando; leggeva tenendo il foglio sotto il naso) o all’infinito preceduto da senza (l’ho fatto senza volere), oppure anche con il verbo all’indicativo introdotto dall’avv. come o dalle ...
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strumentale
(letter. istrumentale, ant. instrumentale) agg. [der. di strumento]. – 1. Eseguito, attuato per mezzo di strumenti: a. Con riferimento a strumenti di misura: osservazioni, rilievi, dati s.; [...] si ottiene ciò che è affermato nella proposizione principale, espressa per lo più in forma implicita, col gerundio o con l’infinito (questo introdotto da con, a forza o a furia di): errando s’impara; a forza di insistere qualche cosa otterremo; a ...
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rota
s. f., lat. – Ruota. Il termine ha avuto, nel lat. mediev., accezioni partic., tra cui: 1. Segno manuale di forma circolare derivato dal signum crucis, disegnato in calce a determinati atti solenni [...] più antiche manifestazioni (indicato anche col dim. rotula): nasce in Inghilterra agli inizî del sec. 13° quale canzone profana dotta, ed è caratterizzato dallo stilema del canone «infinito», cioè del canone la cui conclusione riavvia al principio. ...
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esplicito
esplìcito agg. [dal lat. explicĭtus, part. pass. di explicare «disviluppare, spiegare»]. – Chiaramente espresso: parole e.; dichiarazione, promessa, condizione e.; ordine e.; con l’e. consenso; [...] «finito» (cioè indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo), contrapposte alle implicite, che hanno cioè il predicato di modo «infinito» (è esplicita, per es., la causale nella frase «poiché non seppe rispondere, tacque», mentre è implicita ...
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di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] di «servirsi (di qualche cosa come ...)»: De l’un de’ lati fanno a l’altro schermo (Dante). 3. Dinanzi a un infinito e in dipendenza da verbo o locuz. di sign. verbale, introduce proposizioni soggettive (gli sembrava di aver capito), oggettive (ho il ...
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disperare
(ant. desperare) v. tr. e intr. [lat. despērare, comp. di de- e sperare] (io dispèro, ecc.; aus. avere). – 1. Non avere, o non aver più, la speranza di conseguire qualche cosa. Si costruisce [...] di solito con la prep. di o con prop. oggettiva (di e l’infinito o che e il congiuntivo): d. della guarigione, della salvezza; Morta fra l’onde è la ragion e l’arte Tal ch’incomincio a desperar del porto (Petrarca); dispero ormai di riuscire a ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] mezzo di non farsi scoprire. Più com., in questo senso, l’intr. pron.: studiarsi d’essere buono, d’essere breve; e con l’infinito semplice (non introdotto dal di): L’uno e l’altro il sostiene, e via pur sempre Con atti e con parole Studiasi fargli ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...