continuare
continüare v. tr. e intr. [dal lat. continuare, der. di continuus «continuo»] (io contìnuo, ecc.). – 1. tr. a. Prolungare nel tempo, seguitare una cosa incominciata o che già durava: c. l’opera, [...] il viaggio, la cura; non ha voluto più c. gli studî. Seguito dalla prep. a e da un infinito, proseguire o persistere a fare una cosa: continua sempre a scriverti?; continuò a parlare; non continuate a seccarmi; ant., con ellissi del verbo, seguitare ...
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assapere
assapére v. tr. – Variante ant. di sapere, usata soltanto all’infinito e con valore incoativo («conoscere, venire a conoscere»), per lo più in dipendenza dal verbo fare e più raram. da altri [...] verbi; non di rado si trova contrapposto nella stessa frase alla forma sapere (che ha invece valore perfettivo): né ho voluto fare né dire cosa alcuna che io non vel faccia prima a. (Boccaccio); accese ...
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lice
v. intr. [dal lat. licet, 3a pers. sing. dell’indic. pres. di licēre «esser lecito.»], difett., poet. – È lecito, è permesso, in quanto concesso dalle leggi morali o (impropriamente) dal destino: [...] Né più si brama, né bramar più lice (Petrarca); se non lice a noi vivere uniti Felicemente infino all’ore estreme (Metastasio); umana Prole cara agli eterni! assai felice Se respirar ti lice D’alcun dolor (Leopardi). Altre forme, rare, del verbo (che ...
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vicino
agg., s. m. e avv. [lat. vicīnus, der. di vicus «rione, borgo, villaggio»; propr. «che appartiene allo stesso vicus»]. – 1. agg. a. Che è relativamente a poca distanza rispetto al luogo in cui [...] di persona che sta per morire; riguardo all’età: è vicino ai cinquanta, è più vicino ai quaranta che ai trenta; con l’infinito di un verbo: essere vicini a partire, a mietere, ecc. c. fig. Con riferimento a rapporti di parentela, parenti v., stretti ...
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licenziare
v. tr. [dal lat. mediev. licentiare, der. del lat. licentia: v. licenza] (io licènzio, ecc.). – 1. Anticam., dare licenza, in senso generico, cioè permettere, concedere di fare qualche cosa; [...] usato con la prep. di (più raro a) e l’infinito: gli [= li] licenziò di potersi tornare a Genova al lor piacere (Boccaccio). Oggi, seguito dal solo compl. oggetto, dare a una persona il permesso (in cui talora è implicito l’invito o l’ingiunzione) di ...
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isotropo
iṡòtropo agg. [comp. di iso- e -tropo]. – 1. In fisica, genericam., di corpo, ente o fenomeno che presenta le stesse caratteristiche fisiche in tutte le direzioni: spazio i., propagazione i.; [...] : cono i., nello spazio ordinario, un cono avente il vertice in un punto al finito e per direttrice il cerchio all’infinito delle sfere o assoluto dello spazio. Piano i., piano tangente all’assoluto dello spazio. Rette i.: nello spazio sono le ...
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parabola2
paràbola2 s. f. [dal gr. παραβολή, tratto da παραβάλλω, propr. «gettare accanto», nel senso di «mettere un piano in parallelo con una generatrice»]. – 1. Curva piana, appartenente alla famiglia [...] forza di gravità; più precisamente, p. del 2° ordine, linea conica aperta costituita da un solo ramo che si prolunga all’infinito, definita anche come luogo dei punti equidistanti da un punto fisso (fuoco) e da una retta data (direttrice). Si chiama ...
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sforzare1
sforzare1 v. tr. [der. di forzare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io sfòrzo, ecc.). – 1. a. Aprire o cercare di aprire con la forza (in questo sign. è forma intensiva, più espressiva e pop., [...] 3. Come intr. pron., sforzarsi, adoperarsi con tutte le forze, mettere tutto l’impegno per riuscire in un intento, espresso da un infinito per lo più con la prep. di: sforzarsi di capire, di studiare, di rispondere a tono; mi sforzo di farmi coraggio ...
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chinare
v. tr. [lat. clīnare, dal gr. κλίνω]. – 1. Volgere o piegare in basso: ch. gli occhi, lo sguardo, le ciglia, abbassarli, guardare verso terra, anche in segno di pentimento, di umiliazione, di [...] 2. rifl. Piegarsi con la persona, abbassarsi, curvare il corpo verso il basso (spec. con le prep. a e per seguite dall’infinito): si chinò a terra per raccattare i cocci; si chinò a raccogliere un fiore; mi ero chinato per prendere la valigia. ◆ Part ...
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volere1
volére1 s. m. [uso sostantivato dell’infinito volere]. – Sinon. di volontà (che è voce più pop., e di uso più largo): Lume v’è dato a bene e a malizia, E libero voler (Dante); eseguire il v., [...] essere ossequente al v. di ...; secondo il tuo v.; Or va, ch’un sol v. è d’ambedue (Dante); anche con riferimento a una volontà soprannaturale: sia fatto il v. di Dio. Frequente il plur.: concordia di ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...