ci1
ci1 pron. e avv. [lat. tardo hīce per hīc «qui»]. – 1. pron. pers. Si considera vera particella pronominale solo quando concorre alla declinazione del pron. pers. noi, come compl. oggetto (egli ci [...] (come negli esempî già citati), o posposto come enclitico a ecco (eccoci) e ai verbi di modo infinito (che vengono troncati: sentirci, entrarci), participio (toltoci), gerundio (avendoci), imperativo (raccontaci); si antepone però di regola nell ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] . sing. dell’imperativo di ferre solo in quanto si oppone alle altre forme del verbo dotate di morfema, come, appunto, l’infinito ferre, e fers, fert, ferte, ecc.); analogam., deverbali a suffisso z., i sostantivi derivati dal tema del verbo con la ...
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riducere
ridùcere (o redùcere) v. tr. – Variante ant. dell’infinito di ridurre: io intendo riducer la gente in diritta via (Dante); venuta già l’ora che tutti levati erano e tempo era da riducersi [raccogliersi, [...] recarsi] a novellare (Boccaccio) ...
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pepare
v. tr. [der. di pepe] (io pépo, ecc.). – Condire, aromatizzare con pepe, lo stesso che impepare, rispetto al quale è più com., spec. in forme come l’infinito e il part. pass., o nei tempi comp.: [...] gli piace pepare abbondantemente il pollo alla diavola; si mangiò una bella bistecca ben salata e pepata. ◆ Part. pass. pepato, anche come agg. (v. la voce) ...
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ponere
pónere v. tr. – Variante ant. di porre, nella forma dell’infinito (lat. pōnĕre): a tanto indizio Vidi molt’ombre, andando, poner mente (Dante); E te molesta incìta Di poner fine al Giorno (Parini). ...
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seguitare
v. tr. e intr. [der. di seguìto, part. pass. di seguire] (io séguito, ecc.). – 1. tr. a. ant. Seguire, tener dietro, in senso proprio e fig.: la donna, affrettatasi di vestire, chetamente, [...] : s. un lavoro, un discorso, una ricerca; s. una dieta; non ha più voluto s. gli studî. Con la prep. a e un infinito, continuare a fare una cosa: s. a parlare, a ridere; hanno seguitato a chiacchierare per tutto il pomeriggio; seguitò a fissarmi in ...
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incominciare
v. tr. e intr. [comp. di in-1 e cominciare] (io incomìncio, ecc.; come intr., aus. avere). – Lo stesso che cominciare, di cui ha gli stessi sign. e usi, sia come trans. sia come intr.; è [...] la morte (Vivian Lamarque). Nel linguaggio ant. e poet. si trova usato, come trans., anche con la prep. di e l’infinito: Più volte incominciai di scriver versi (Petrarca); e, come intr., con la particella pron.: i miei guai Nel commune dolor s ...
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divergere
divèrgere v. intr. [dal lat. mod. (Keplero, 1611) divergere, foggiato in contrapp. a convergere; cfr. il lat. tardo devergĕre «tendere in basso»] (io divèrgo, tu divèrgi, ecc.; non usato al [...] nostri scopi divergevano dai suoi. Non com., scostarsi dall’argomento principale del discorso o sim. 2. In matematica, tendere all’infinito, detto, per es., di una variabile (continua o discreta). ◆ Part. pres. divergènte, anche come agg. e s. m. (v ...
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podcasting
s. m. inv. Modalità di diffusione attraverso la rete telematica di brani audio o video digitalizzati, utilizzando il protocollo di codifica dei dati Rss (Really simple syndication, Diffusione [...] 2007, p. 48, Società e Cultura) • Al fondo del nostro linguaggio di ogni giorno giace una sterminata mitologia, un infinito catalogo di significati virtuali che di volta in volta le correnti epocali e le onde emotive disincagliano facendole venire a ...
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progressus in infinitum
locuz. lat. (propr. «il procedere all’infinito»), usata in ital. come s. m. – Espressione con cui, nella filosofia scolastica, è designato un modo di procedere logico che, per [...] spiegare qualcosa, ricorre a un termine, il quale però rende necessario il rinvio a un nuovo termine, e questo, a sua volta, a un ulteriore termine; e così di seguito, senza che si possa mai giungere a ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...