proibitivo
agg. [der. di proibire]. – 1. Che tende a proibire, che ha forza d’impedire: decreto p.; disposizione p.; leggi proibitive. In partic., e più com., dazio p., dazio doganale elevato così da [...] assol. proibitivo, s. m.), comunem. detto imperativo negativo, quello che in ital. si esprime con l’avv. non seguito dall’infinito presente per la seconda pers. sing. (non ascoltare, non guardare), e con le forme normali precedute dall’avv. non, per ...
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solito
sòlito agg. e s. m. [lat. sŏlĭtus, part. pass. di solere «essere solito»]. – 1. agg. a. Che non è diverso dalle altre volte, che è lo stesso di sempre; abituale, consueto: trovarsi, vedersi all’ora [...] varie forme del verbo solere (di uso raro, spec. nella lingua fam. e nell’uso parlato), ed è di norma seguito da un infinito, sia direttamente: non sono s. far tardi, la sera; siamo soliti passare il Natale con i nostri genitori; sia, più raram., con ...
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riescire
v. intr. – Variante pop. di riuscire nell’infinito e in altre forme con l’accento sulla desinenza (riescivo, riescirò, riescìi, ecc.); è invece il tema normale delle forme rizotoniche (rïèsco, [...] rïèsci, rïèsce, rïèsca). ◆ Analogam. è stato (ed è ancora talvolta) usato il s. f. riescita per riuscita ...
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proiettivo
agg. [der. del lat. proiectus: v. proietto]. – 1. Genericam., che proietta, che ha forza di proiettare, che ha rapporto con una proiezione. In matematica, relativo all’operazione di proiezione [...] p., geometria che si ottiene dall’usuale geometria euclidea con l’aggiunta dei punti improprî (da pensarsi come punti all’infinito), uno per ogni retta, e con la condizione che due rette parallele abbiano lo stesso punto improprio, così chiamata ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque [...] , nelle quali il centro di vista è il centro del globo; p. ortografiche, nelle quali il centro è un punto all’infinito; p. scenografiche, nelle quali il centro è esterno al globo; p. stereografiche, le più importanti, nelle quali il centro è sulla ...
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inconcepibile
inconcepìbile agg. [comp. di in-2 e concepibile]. – Che non può essere concepito, cioè pensato, inteso dalla mente umana: grandezze, altezze i.; in un i. infinito; gioie, sofferenze i.; [...] più genericam., che non può essere neppure pensato, o immaginato come possibile nella realtà: condizioni sociali di quel genere sarebbero i. nel nostro paese. Con valore iperb., di cosa che, per essere ...
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divisare
diviṡare v. tr. [lat. *divisare, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. letter. a. Proporsi, stabilire, disegnare di fare una cosa (di solito costruito con di e l’infinito): divisò di darsi alla [...] mercatura. b. Immaginare, giudicare, pensare: io mi diviso che voi già sappiate come si convenga procedere in questo affare (Segneri). 2. ant. a. Dividere, separare, spartire: [Ulisse] invocati in prima ...
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idillio
idìllio s. m. [dal lat. idyllium, gr. εἰδύλλιον, dim. di εἶδος «immagine»; propr. «quadretto, bozzetto»]. – 1. Presso i Greci, breve componimento poetico, di genere descrittivo, prevalentemente, [...] sei poesie di carattere e tono contemplativo che poi, nell’edizione dei Canti (1835), assunsero titoli definitivi (per es., L’Infinito, La sera del dì di festa, Alla luna); Grandi i., denominazione usata dai critici per indicare alcune liriche della ...
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rifare
v. tr. [comp. di ri- e fare] (io rifò o rifàccio, tu rifài, egli rifà, ecc.; coniug. come fare). – 1. Fare di nuovo, in quasi tutti gli usi di fare. In partic.: a. Di cose distrutte, deteriorate, [...] fam. Farsi ricostruire o rimodellare chirurgicamente una parte del corpo, anche assol. e nella forma rifarsi: r. il naso. d. Seguito dall’infinito, con valore causativo: mi ha rifatto andare a Milano; lo rifece mettere a sedere. 2. a. Di azioni e di ...
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ramingare
v. intr. [der. di ramingo] (io ramingo, tu raminghi, ecc.; aus. avere), letter. – Andare ramingo; errare, vagabondare senza meta o direzione precisa: Senti raspar fra le macerie e i bronchi [...] La derelitta cagna ramingando Su le fosse (Foscolo); provai ... un infinito rincrescimento pensando a quelli ch’io aveva lasciato sullo Spielberg, a quelli che ramingavano in terre straniere (Pellico). ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...