trascorrere
trascórrere (letter. ant. transcórrere) v. tr. e intr. [dal lat. transcurrĕre, comp. di trans- «trans-» e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. tr. a. letter. Correre, o anche soltanto [...] !; quando si è in attesa, pare che il tempo non trascorra mai. d. In quest’ultimo, e anche in altri sign., l’infinito è spesso sostantivato: l’inesorabile t. del tempo, il lento t. delle ore; il sognante t. delle immagini nella fantasia; la costa ...
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perifrastico
perifràstico agg. [dal gr. περιϕραστικός, der. di περίϕρασις «perifrasi»] (pl. m. -ci). – Di perifrasi, che è costituito da una perifrasi, espresso mediante perifrasi: locuzione, espressione [...] una coniugazione p. attiva e una coniugazione p. passiva, formate, nei varî tempi dell’indicativo, del congiuntivo e dell’infinito, con l’unione del verbo esse e il participio futuro attivo la prima (amaturus eram, profecturus sim, venturum esse ...
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zeromodale
żeromodale agg. [comp. di zero e modale1]. – In statistica, si dice di una distribuzione statistica o di una curva di frequenza non avente alcun valore modale (cioè di massima frequenza); [...] si dice anche delle curve iperboliche o sim. con un massimo all’infinito. ...
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indeterminato
agg. [dal lat. tardo indeterminatus]. – 1. Non determinato: a. Di cosa che non sia stata precisata, definita con esattezza: la riunione si terrà in luogo ancora i.; rinviare (o affidare [...] condizioni che ad esso sono imposte. In partic.: problema i., quello che, con i dati e le condizioni di cui si dispone, ammette infinite soluzioni; serie i., quella che non ammette somma; successione i., quella che non ammette limite (né finito, né ...
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mareggiare
v. intr. [der. di mare] (io maréggio, ecc.; aus. avere, ma i tempi composti sono poco usati). – 1. a. letter. Muoversi con una certa frequenza e forza, con riferimento alle onde del mare: [...] b. fig. Fluttuare, muoversi come le onde del mare: la moltitudine gli mareggiava intorno (D’Annunzio); con uso sostantivato dell’infinito: il m. delle teste, della folla; uno spostamento, un m. della massa (Vincenzo Consolo). c. non com. Muoversi su ...
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paradigma
s. m. [dal lat. tardo paradigma, gr. παράδειγμα, der. di παραδείκνυμι «mostrare, presentare, confrontare», comp. di παρα- «para-2» e δείκνυμι «mostrare»] (pl. -i). – 1. Esempio, modello. In [...] per le quattro coniugazioni); anche, l’enunciazione delle forme fondamentali di un verbo, cioè dei temi del presente, perfetto, supino, infinito, da cui derivano tutti gli altri tempi del verbo stesso (così, per es., il paradigma del verbo pingĕre si ...
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dimenticare
v. tr. [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis «mente»] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). – 1. tr. a. Perdere, anche temporaneamente, la memoria di una cosa, non ricordare: d. il [...] è passato di mente che dovevo andare alla lezione, che era l’ora della lezione e sim.). Seguito da di e l’infinito può avere la coniug. attiva o pronominale senza diversità di sign.: ho dimenticato (o mi son dimenticato) di scrivergli; dimenticavo (o ...
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finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito [...] la infinità (Rosmini). ...
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finitudine
finitùdine s. f. [der. di finito]. – La condizione di ciò che è finito, cioè limitato, non infinito; nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza. ...
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bastare
v. intr. [prob. lat. *bastare «servire di sostegno», di origine incerta]. – 1. a. Essere sufficiente, così che non è necessario o non si richiede di più: basta la buona intenzione; basta un nonnulla [...] neanche nominare. 3. Locuzioni partic.: a. Basta che, purché: basta che tu lo chieda, te lo dànno subito; anche con l’infinito (e senza che): basta chiedere con buone maniere, si ottiene tutto ciò che si vuole. b. E non basta, nell’enumerare varie ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...