dormire
v. intr. [lat. dŏrmire] (io dòrmo, ecc.; aus. avere). – 1. Riposarsi col sonno, essere in stato di sonno: d. su un buon letto, sul divano, sulla poltrona; d. disteso, sul fianco, supino, bocconi; [...] diverso, l’espressione è spesso eufemistica, così come d. insieme). In qualche frase, per lo più formata con la prep. da e l’infinito, indica la stanza, il letto dove qualcuno possa riposarsi: dar da d.; cercare da d.; non ho trovato da d. in nessun ...
Leggi Tutto
ente
ènte s. m. [dal lat. tardo ens entis, in funzione di part. pres. del verbo esse «essere»]. – 1. a. Nel linguaggio filos., ciò che esiste, ciò che è in assoluto senz’altra determinazione: e. reale, [...] sign. negativo, si vuole sottolineare proprio l’irrealtà e il carattere puramente verbale); in partic., anche nell’uso com., e. infinito, e. supremo, che ha in sommo grado la capacità dell’essere, cioè Dio. Nell’uso non filosofico, mentre con essere ...
Leggi Tutto
periodare
v. intr. [der. di periodo] (io perìodo, ecc.). – Costruire il periodo o i periodi, cioè le frasi; è usato quasi esclusivam. nell’infinito sostantivato, con riferimento al modo, allo stile con [...] cui uno scrittore costruisce i periodi: avere un p. sciolto, agile, vivace, o pesante, stentato, contorto, ecc.; i prosatori del Cinquecento imitavano il p., o il modo di p., del Boccaccio; quel suo p. ...
Leggi Tutto
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in [...] espressioni, spec. dopo il verbo fare: bisogna far sì che tutti restino soddisfatti; o quando è seguito dalla prep. da con infinito: aggiungerò qualche nota, sì da rendere il testo più chiaro (v. anche sicché). Per l’agg. composto sì fatto (e l ...
Leggi Tutto
si1
si1 pron. [lat. sē e sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] proclitica al verbo (come negli esempî sopra citati), o posposta come enclitica ai verbi di modo infinito (che viene troncato: nascondersi, adirarsi, pentirsi, turbarsi), participio (esercitatosi nei calcoli), gerundio (vedendosi perduto); nell’uso ...
Leggi Tutto
rimettere
riméttere v. tr. [lat. remĭttĕre «rimandare», «rallentare, scemare», «concedere, perdonare», comp. di re- e mĭttĕre (v. mettere); quando ha valore iterativo, è comp. di ri- e mettere] (coniug. [...] (e assol.: speriamo che il tempo si rimetta), o più raram. al brutto, tornare, rifarsi bello o brutto. Seguìto da un infinito (o anche da un sost.) introdotto dalla prep. a, riprendere, ricominciare a fare qualcosa che era rimasto in sospeso o si era ...
Leggi Tutto
intromettere
introméttere v. tr. [dal lat. intromittĕre, comp. di intro- e mittĕre «mandare»] (coniug. come mettere). – Raro o ant. l’uso trans., come sinon. di introdurre, riferito a cosa (in senso [...] , per mandare a monte un disegno; quando s’intromette lui, guasta tutto; intromettersi nelle faccende altrui (anticam., in questo senso e in quello più generico di occuparsi di qualche cosa, anche con la prep. di seguita da un nome o da un infinito). ...
Leggi Tutto
trasposizione
traspoṡizióne s. f. [der. di trasporre]. – L’azione e l’operazione di trasporre, il fatto di venire trasposto, come mutamento reciproco di posto tra due o più elementi o parti di un insieme. [...] diversa da quello che è l’ordine normale o consueto; così, per es., il gruppo me lo che, unito a un infinito, è di norma enclitico (devi dirmelo), diventa proclitico nell’imperativo negativo (non me lo dire!). 2. a. In elettrotecnica, nelle linee ...
Leggi Tutto
attrattore
attrattóre s. m. [der. di attrarre]. – 1. In fisica, il luogo dei punti dello spazio delle fasi a cui tende nel tempo la traiettoria di un sistema complesso (v. sistema, n. 1 b), quali che [...] che hanno un moto periodico è invece costituito in genere da una curva chiusa che il sistema ripercorre all’infinito con la frequenza propria. A. strano, attrattore caratteristico di particolari sistemi, la cui traiettoria si aggroviglia, si ripiega ...
Leggi Tutto
dovere2
dovére2 v. tr. [lat. debēre, contratto da dehibere, comp. di de- e habere «avere», quindi propr. «avere avuto qualcosa da uno e perciò essergli debitore»] (pres. indic. dèvo o dèbbo [ant. o poet. [...] ai nn. 1, 2 e 3, in cui è usato come verbo servile, può coniugarsi con l’ausiliare avere o essere, secondo l’infinito con cui si unisce). – 1. a. Avere obbligo (per ragioni morali, per legge, per convenienze sociali, ecc.) di fare una cosa: dobbiamo ...
Leggi Tutto
Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...