oscurare
v. tr. [dal lat. obscurare, der. di obscurus «oscuro»]. – 1. a. Rendere oscuro, meno luminoso: dense nuvole oscuravano il sole; una nebbia così fitta da o. il giorno; o. una lampada, schermandola; [...] intr. pron. a. Diventare, farsi oscuro: il cielo si oscurò rapidamente. Talora senza la particella pron., soprattutto all’infinito, in dipendenza da un altro verbo: pareami vedere lo sole oscurare (Dante); Già cominciando ad oscurar la notte (Ariosto ...
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imparare
v. tr. [lat. *imparare, comp. di in-1 e parare «procurare»; propr. «procacciarsi una nozione», o sim.]. – 1. a. Acquistare cognizione di qualche cosa, o fare propria una serie di cognizioni [...] le prime due strofe); i. la lezione, mandarla a memoria sia testualmente sia assimilando genericamente i concetti. b. Con a e l’infinito, apprendere a saper fare qualche cosa: i. a leggere, a scrivere, a contare, a suonare, a cantare, a ballare, a ...
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tinnire
v. intr. [dal lat. tinnire «tintinnare, risuonare»] (io tinnisco, tu tinnisci, ecc.; aus. avere), letter. – Tintinnare, risuonare con squilli brevi e frequenti, con suoni argentini: questa pietra [...] tinnì (Beltramelli); nel caffè grande il cameriere fece t. per augurio il bicchiere prima di porgerglielo (Volponi). Sostantivato all’infinito: il t. dei campanelli; in fondo alle cave il t. degli scalpelli prosegue d’estate fino a buio (E. Cecchi ...
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brizzolarsi
v. intr. pron. [retroformazione da brizzolato] (io mi brìzzolo, ecc.). – Diventare brizzolato, cominciare a diventare bianco di capelli, a incanutire; è usato quasi esclusivam. all’infinito [...] e nei tempi composti: a vent’anni, aveva già cominciato a brizzolarsi; Il barone si pose una mano nella criniera nera, che si brizzolava (Serao) ...
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toroide
toròide s. f. [comp. di toro2 (nel sign. 2) e -oide]. – Curva parallela a un’ellisse (cioè formata da tutti e soli i punti che hanno distanza assegnata da un’ellisse): è una curva algebrica dell’ottavo [...] ordine, formata da due rami, uno interno e uno esterno all’ellisse; il suo nome deriva dal fatto che essa è il contorno della proiezione di un toro su di un piano quando il centro di vista sia all’infinito. ...
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velocita
velocità s. f. [dal lat. velocĭtas -atis, der. di velox -ocis «veloce»]. – 1. La rapidità di movimento di un corpo, tanto maggiore quanto maggiore è il cammino percorso in un dato tempo, valutabile [...] , e l’intervallo di tempo stesso; v. asintotica, la velocità che un corpo in moto raggiungerebbe dopo un tempo infinito, o che i suoi punti a distanza infinitamente grande dal luogo di osservazione avrebbero ove esso fosse indefinitamente esteso; v ...
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coniugazione
coniugazióne s. f. [dal lat. coniugatio -onis (der. di coniugare «congiungere») «congiunzione, relazione etimologica tra vocaboli», e nel lat. tardo «flessione del verbo»]. – 1. Nella terminologia [...] le altre; così in latino si hanno quattro coniugazioni e le forme essenziali sono quelle dell’indicativo presente (o dell’infinito presente), del perfetto e del supino; in italiano le coniugazioni sono tre, se si trascura la differenza fra i verbi ...
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torpere
tòrpere v. intr. [dal lat. torpēre «essere torpido»], letter. – Essere o restare intorpidito: Di che pensando ancor m’aghiaccio e torpo (Petrarca); fig., giacere nel torpore morale, starsene [...] in stato di torpore fisico o vegetativo: il rospo che sotto alla zolla torpe da cent’anni (E. Cecchi). Il verbo s’incontra usato soltanto nella forma del pres. indic. e cong. (ma v. anche torpente); l’infinito stesso non è documentato in autori. ...
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denominare
(ant. dinominare) v. tr. [dal lat. denominare, comp. di de- e nominare «nominare»] (io denòmino, ecc.). – Nominare, dare nome, mettere nome: i vocaboli che servono a d. le varie parti del [...] corpo; il monte Tabor di Recanati è stato denominato «colle dell’Infinito»; da’ quali [cavriuoli], non sappiendosi per tutti il suo nome, ella fu Cavriuola dinominata (Boccaccio). Come intr. pron., denominarsi, trarre, prendere il nome: secondo ...
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ingelosire
v. intr. e tr. [der. di geloso] (io ingelosisco, tu ingelosisci, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Diventare geloso, cominciare a provare gelosia (nel sign. proprio ed estens.): da quando sei [...] com. e fam. la locuz. far i. (dove ingelosire può essere considerato sia intr. sia intr. pron., in quanto l’infinito dipendente da fare causativo rifiuta la particella pron.). b. ant. Mettere in sospetto, mettere in uno stato di preoccupazione o d ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...