complementocompleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici [...] regola espressi mediante preposizioni. 3. a. L’insieme dei militari che servono a completare le unità all fregata nella marina. 4. In matematica, c. di un angolo, l’angolo complementare, cioè l’angolo la cui somma con l’angolo dato è un angolo retto; ...
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complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue [...] velare, il secondo dinanzi a ogni altro tipo di fonema. 3. a. In matematica, dato un insieme e un suo sottoinsieme, si dice complementare l’insieme formato dagli elementi dell’insieme di partenza che non appartengono al sottoinsieme; per es., nell ...
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luogo
1. MAPPA È un LUOGO una parte delimitata di spazio, considerata in senso generale o astratto (Dio è in ogni l.; gli infiniti luoghi del cosmo; i luoghi in cui vaga la mente). 2. MAPPA In senso [...] della Divina Commedia). 7. In geometria, infine, un luogo è un insieme di punti del piano o dello spazio che hanno tutti la stessa avere luogo
complemento di moto a luogo
complemento di moto da luogo
complemento di moto per luogo
complemento di ...
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mezzo2
mèżżo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Propriam., lo spazio, il fluido o in genere la sostanza che s’interpone fra due oggetti o che un oggetto in movimento deve attraversare per [...] di seguirli più oltre con lo sguardo. Da questo sign., e insieme da quello di «luogo dove si è totalmente circondati» (cfr. m. vostro, ecc. b. Complemento di mezzo (detto anche complemento di mezzo o strumento), il complemento che indica il mezzo, lo ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] so che f. stasera; che cosa fai lì tutto solo? Senza complemento, può indicare attività, operosità in genere: è smanioso di fare; 2. Più in partic.: a. Comporre, costruire, fabbricare, mettere insieme, e sim.: f. un armadio, un vestito, un libro, una ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] Il viaggio è durato tre giorni»); altri complementi esprimono rapporti temporali diversi, come l’anteriorità di ritmo (t. binario, ternario, quinario, ecc.). e. In alcune frasi, si fondono insieme i sign. a e d; per es.: battere il t.; a t. di valzer ...
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relativo
agg. [dal lat. tardo relativus «che si riferisce, che si riporta a qualche cosa» (der. di relatus, part. pass. di referre «riportare»)]. – 1. a. Che si riferisce a un determinato oggetto, elemento [...] in apprezzo chiunque amministri con onestà, il pronome chiunque riassume la funzione indefinita di complemento oggetto, «tutti coloro», e insieme relativa di soggetto, «i quali»); superlativo r. (contrapp. a assoluto), forma aggettivale che esprime ...
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urlare
1. MAPPA Riferito a esseri umani, il verbo URLARE significa emettere grida acute, prolungate e ripetute, per il dolore o per una forte emozione (il ferito ha urlato tutta la notte; u. di paura, [...] . Quando è accompagnato da un complemento oggetto o da una frase che fa da complemento oggetto, urlare significa dire, esprimere figurato, infine, urlare vuol dire produrre un suono o un insieme di suoni acuti e prolungati, che assomigliano a urli (il ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e [...] r. binaria in un insieme A (o fra gli elementi di A) intendendo riferirsi a una corrispondenza fra l’insieme A e sé stesso, altra alterata. g. Nella sintassi italiana, complemento di r., il complemento che nella sintassi latina è comunem. chiamato ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] da un sistema o strumento ottico; spazio-oggetti, l’insieme dei punti che, in relazione a un dato sistema ottico , oggetto dell’azione è, al contrario, il soggetto grammaticale. Complemento dell’o. interno, quello che si ha con verbi intransitivi, ...
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fuzzy logic
fuzzy logic (ingl., letteralmente: «logica sfumata» o «logica sfocata») tipo di logica polivalente, cioè che, a differenza di quella classica (aristotelica o booleana), è in grado di trattare contesti ambigui, imprecisi, non esattamente...
Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia generale
di Giorgio Cavallo
sommario:...