trasecolare
v. intr. [der. di secolo; cfr. le espressioni ant. cavar del secolo «togliere di cervello» e esser fuori del secolo «aver perduto l’intelletto»] (io trasècolo, ecc.; aus. essere o avere). [...] – Essere fuori di sé per grande meraviglia o stupore. È usato per lo più in espressioni enfatiche, spesso scherz.: io trasecolo!; cose da far trasecolare; trasecolò come spaventato da un’improvvisa apparizione ...
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fine1
fine1 agg. [lat. fīnis «limite» (v. fine2), adoperato come agg. nel sign. di « estremo»]. – 1. a. Sottile, di spessore o diametro molto piccolo: uno spago f.; sabbia assai f.; una lama finissima; [...] un tripletto o, in generale, un multipletto. b. Acuto, soprattutto nei sign. fig. di quest’agg.: orecchio (o udito) f.; intelletto f.; un f. letterato; un f. intenditore; uomo f., di pronta intelligenza, perspicace (ma anche con altro sign.: v. oltre ...
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coraggio
coràggio s. m. [dal provenz. coratge, fr. ant. corage, che è il lat. *coratĭcum, der. di cor «cuore»]. – 1. Forza d’animo nel sopportare con serenità e rassegnazione dolori fisici o morali, [...] , impudenza: ha avuto il c. di negare; dopo ciò che ha fatto, ha ancora il c. di dichiararsi nostro amico; ci vuol proprio un bel c.! 3. ant. Cuore, e anche intelletto, pensiero: non dé dar om fé Che gentilezza sia fòr di coraggio (Guinizzelli). ...
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finezza
finézza s. f. [der. di fine1]. – 1. Qualità di ciò che è fine, in senso proprio e fig. In partic.: a. Sottigliezza di spessore, di diametro: f. di un filo, di un capello; grado di f. della macinazione, [...] idraulico, ecc. b. Acutezza, sagacia: f. di udito; f. di gusto, d’ingegno; uomini singolari per f. d’intelletto (Leopardi). c. Ottima qualità, fattura pregevole: f. di una stoffa, di un gioiello. d. Accuratezza, delicatezza, precisione nel condurre ...
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pinzochero
pinzòchero (o pinzòcchero; anche pizzòcchero e altre var.) s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. pinzocarus, affine a bizochus (v. bizzoco) e, come questo, di etimo incerto]. – 1. ant. Nel medioevo, [...] puramente esteriore; bacchettone, bigotto: senza avvilimento, senza scrupoli di pinzochero, guardandomi con tutta la tranquillità possibile d’intelletto, io mi scorgeva degno dei castighi di Dio (Pellico); più frequente il femm.: la faccia d’una ...
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attingere
attìngere (ant. e pop. tosc. attìgnere) v. tr. [lat. attĭngĕre, comp. di ad- e tangĕre «toccare»] (io attingo, tu attingi, ecc.; pass. rem. attinsi, attingésti, ecc.; part. pass. attinto). [...] : come di Troia Attinsero le rive (V. Monti). Fig., ottenere, conseguire: a. la fama, la gloria; arrivare a comprendere: l’intelletto può a. le relazioni, e non la sostanza delle cose (F. De Sanctis). Con il sign. di raggiungere, arrivare a, si ha ...
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opacita
opacità s. f. [dal lat. opacĭtas -atis]. – 1. La proprietà di un corpo di essere opaco, cioè non trasparente. Con sign. specifico, in fisica, l’inverso della trasparenza, cioè il rapporto tra [...] ha perso la lucentezza; o. d’una tinta; l’o. dell’aria, d’una selva, l’oscurità, l’ombrosità; Nell’infinita o. del vuoto (Pascoli); o. d’un suono, del timbro di voce; o. d’intelletto, e sim.; l’o. (cioè la non trasparenza) di una metafora poetica. ...
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appannare
v. tr. [der. di panno, propr. «coprire con un panno»]. – 1. Velare, offuscare, rendere opaco: a. un vetro con l’alito; l’acqua gelata aveva appannato la bottiglia. Frequente in senso fig.: [...] l’ira gli appannò la vista; la stanchezza gli aveva appannato i riflessi; l’ignoranza appanna l’intelletto degli uomini. 2. intr. pron. Velarsi, divenire opaco: i vetri si erano appannati; fig.: la vista si appanna, diviene meno chiara; gli si ...
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operazione
operazióne s. f. [dal lat. operatio -onis, der. di operari «operare»]. – 1. In genere, l’atto dell’operare, l’attività di chi opera, di chi compie un lavoro o un’azione. Nella lingua ant., [...] sul binario fu necessaria tutta una serie di o. preliminari. Anche di attività non materiali: le o. della mente, dell’intelletto, dello spirito. 2. a. Complesso, serie di atti coordinati fra loro e diretti a un fine; soprattutto in determinate locuz ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] al prec., e con riferimento a facoltà psicologiche (talora anzi sinon. di facoltà): il pensiero è una f. dell’intelletto; f. psichiche. Nella psicologia analitica di Jung, attività che resta immutata, indipendentemente dai contenuti che di volta in ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del termine, nella forma greca del νοῦς, è...
intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, come in Vn XXXIII 8 25, Cv II IV 11,...