grullo
agg. [etimo incerto], tosc. – 1. Sciocco, semplicione; si dice soprattutto di persona che ha scarsa vivacità d’intelletto e di chi per eccessiva ingenuità si lascia facilmente ingannare o agisce [...] a proprio svantaggio: quanto sei g.!; sei davvero g. se non capisci; sarei grulla se ti dessi retta; spesso sostantivato: è un povero g.; soltanto i g. possono credere alle sue parole. Con senso attenuato: ...
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irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche [...] usato in tono polemico, si carica di significati diversi in rapporto al diverso valore dato ai termini ragione, intelletto, razionalità, ecc. (è servito pertanto a indicare la filosofia di Nietzsche, l’intuizionismo di Bergson, il pragmatismo, la ...
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mirare
v. tr. e intr. [lat. mīrari «meravigliarsi, ammirare» e nel lat. tardo «guardare»]. – 1. tr. a. Guardare con attenzione, con intensità, e per lo più con un particolare sentimento (ammirazione, [...] nel senso di «vedere»: ha li belli occhi e non pote mirare (Iacopone). b. fig., letter. Considerare attentamente con l’intelletto, volgere la mente a qualche cosa: Signor’, mirate come ’l tempo vola (Petrarca); e se pur mira Dopo l’esequie, errar ...
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esemplarismo
eṡemplarismo s. m. [der. di esemplare2]. – Nella storia della filosofia medievale, la teoria, di origine platonica, sostenuta soprattutto da sant’Agostino e san Bonaventura, secondo la quale [...] le idee eterne, in quanto costitutive del Verbo o Intelletto divino, sono gli esemplari o modelli in base ai quali Dio crea le cose, e che, in quanto sono presenti alla mente umana, per illuminazione divina, sono il fondamento del giudizio vero. ...
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esercizio
eṡercìzio s. m. [dal lat. exercitium, der. di exercere «esercitare»]. – 1. L’esercitare, nei varî sign. del verbo: e. della memoria, della mente; e. della virtù, della carità, della pazienza; [...] che si riferisce alla guerra; l’equitazione, il nuoto, il canottaggio sono ottimi e.; e, con riferimento all’intelletto: esercizî di memoria, di traduzione. Contrapposto allo studio teorico, indica l’uso pratico delle cognizioni e l’attuazione delle ...
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imprimere
imprìmere v. tr. [dal lat. imprimĕre, comp. di in-1 e premĕre «premere»] (pass. rem. imprèssi, imprimésti, ecc.; part. pass. imprèsso). – 1. Premere sopra; lasciare, mediante la pressione, [...] impresso, di parola o frase, immagine, vista, ricordo che si fissano a lungo e intensamente nel cuore o nell’intelletto; mestizia, rassegnazione impressa nel volto (o volto impresso di mestizia, ecc.); meno com., voce impressa di vivo affetto, di ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] naturalmente al bene. La teologia cattolica distingue le virtù in v. intellettuali e v. morali: le prime perfezionano l’intelletto, le seconde orientano la volontà al bene; distingue inoltre v. naturali (o acquisite), cioè acquistate con l’esercizio ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] , lat. artes liberales, in quanto si confanno alla dignità dell’uomo libero), quelle che si esplicano soprattutto con l’intelletto, suddivise nel medioevo (circa dal 9° sec.) in arti del trivio (grammatica, dialettica, retorica) e arti del quadrivio ...
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turbato
agg. [part. pass. di turbare]. – 1. a. Agitato, sconvolto: par senza governo in mar turbato, Rotte vele ed antenne, eccelsa nave (T. Tasso); intorbidato: fingendo nova esca Al pubblico guadagno, [...] , annebbiato: cielo t., aria t.; in senso fig.: O sol che sani ogne vista t. (Dante), alludendo agli occhi dell’intelletto e alla nebbia dell’ignoranza. b. Confuso da un turbamento spirituale: essere, mostrarsi t.; avere l’animo t.; e qui chinò ...
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protologia
protologìa s. f. [comp. di proto- e -logia]. – Termine usato dal filosofo V. Gioberti (1801-1852) per designare la scienza del puro ente intelligibile intuito dall’intelletto. ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del termine, nella forma greca del νοῦς, è...
intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, come in Vn XXXIII 8 25, Cv II IV 11,...