fenomeno
fenòmeno s. m. [dal gr. ϕαινόμενον, part. sostantivato di ϕαίνομαι «mostrarsi, apparire»]. – 1. In filosofia, ciò che appare, che è conoscibile attraverso i sensi, e che può non corrispondere [...] secondo rapporti (per es. di causa ed effetto) che sono in funzione di un’attività «organizzatrice» esercitata dall’intelletto umano (si contrappone alla «cosa in sé» o «noumeno» o «oggetto intelligibile», che può essere pensato dalla ragione ...
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offuscatore
offuscatóre s. m. e agg. [der. di offuscare]. – 1. s. m. e agg. (f. -trice), non com. Chi, o che, offusca, spec. in senso fig.: rabbia offuscatrice dell’intelletto. 2. s. m. In marina, schermo [...] di cui devono essere muniti i fanali di via laterali di tutte le navi, per limitarne l’angolo di visione nella misura stabilita dai regolamenti internazionali ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] mettere in versi, verseggiare; scrivere, recitare versi; Più volte incominciai a scriver versi: Ma la penna e la mano e l’intelletto Rimaser vinti (Petrarca); Sdegno il v. che suona e che non crea (Foscolo). Il plurale è spesso usato per indicare una ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] . a. Colpa più o meno grave, errore che comporta conseguenze negative: Ché ’l furor de lassù, gente ritrosa, Vincerne d’intelletto, Peccato è nostro, e non natural cosa (Petrarca), è colpa nostra e non un fatto naturale che la barbarie nordica superi ...
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prevenzione
prevenzióne s. f. [dal lat. tardo praeventio -onis; nel sign. 2, dal fr. prévention]. – 1. Adozione di una serie di provvedimenti per cautelarsi da un male futuro, e quindi l’azione o il [...] detentive e di rieducazione. 2. Presupposizione, idea precostituita, opinione formulata prima di una verifica della realtà: l’intelletto di chi legge è offuscato da prevenzioni di scuola (Mazzini); per lo più in senso sfavorevole, giudizio avverso ...
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scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina [...] dell’indimostrabilità filosofica di alcune fondamentali proposizioni teologiche, la teoria del primato della volontà sull’intelletto. Alla base dello scotismo c’è il tentativo di fondere insieme le tradizioni filosofiche platonico-agostiniana ...
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viso2
viṡo2 s. m. [lat. vīsus -us, propr. «vista, sguardo, aspetto», der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. ant. Vista, atto del guardare, sguardo: Oscura e profonda era e nebulosa Tanto che, [...] per ficcar lo v. a fondo, Io non vi discernea alcuna cosa (Dante); in senso fig., la vista della mente, l’intelletto: Or drizza il v. a quel ch’or si ragiona (Dante). 2. a. Sinon. più elevato, e più limitato come usi, di faccia (cui non può ...
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oggi
òggi avv. [lat. hŏdie, da *ho diē (per hoc die) «in questo giorno»]. – 1. Nel giorno presente, cioè nella giornata solare a cui appartiene il momento in cui si parla: o. è domenica; o. è il 23 del [...] ). E con riferimento al passato: o. è un anno da quando ..., oppure fa o. un anno, un mese, una settimana ...: oi nobile intelletto, O. fa l’anno che nel ciel salisti (Dante). Preceduto da preposizione, e in genere quando non ha funzione di compl. di ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] proprie dell’oggetto e quantificabili, sono contrapposte alle q. secondarie, prodotte dall’azione delle primarie sugli organi di senso. Nella filosofia kantiana, infine, la qualità è una delle quattro categorie fondamentali dell’intelletto. ...
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ottenebrare
v. tr. [dal lat. tardo ottenebrare, der. di tenĕbrae «tenebre», col pref. ob-] (io ottènebro, ecc.), letter. – Velare di tenebre, oscurare, offuscare, in senso proprio e fig.: spesso la passione [...] ottenebra l’intelletto. Più spesso nella forma intr. pron.: il cielo si ottenebrò; gli si era ottenebrata la vista. ◆ Part. pass. ottenebrato, anche come agg.: pioggia e nevi e gelo Sopra la terra ottenebrata versa (Parini); aere freddo ed ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del termine, nella forma greca del νοῦς, è...
intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, come in Vn XXXIII 8 25, Cv II IV 11,...