onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] disonora o che torna a suo biasimo; estens., questa risposta fa poco o. alla tua intelligenza, alla tua perspicacia, e sim., non è certo una prova d’intelligenza o di perspicacia da parte tua. Nel rifl., farsi o. (nella vita, nella professione, negli ...
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scemo1
scémo1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di scemare, propr. part. pass. senza suffisso; ma col sign. 1, semus è già presente nel lat. mediev. (sec. 13°)]. – 1. agg. a. Scemato, non pieno, non intero: [...] il valor natio, son vostre colpe? (Leopardi); lunga vita Vivrò scema di affanni (Giusti). 2. Più com., di persona, scarso d’intelligenza, stupido, sciocco: quel ragazzo è davvero sc.; non è poi così sc. come credi; c’è da diventare scemi!; anche sost ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si [...] c., grosso, per usi di cucina. Al contr., non comune, che esce dall’ordinario, quindi notevole, eccezionale: un ingegno, un’intelligenza non c.; avere doti non c.; possedere una forza non comune. b. Reato c., espressione che non ha un preciso sign ...
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uguagliare
(o eguagliare) v. tr. [der. di uguale, eguale] (io uguàglio o eguàglio, ecc.). – 1. Rendere una cosa uguale a un’altra oppure due o più cose uguali tra loro; pareggiare: per u. le due assi [...] ; la morte uguaglia tutti gli uomini. Come intr. pron., essere uguali, pareggiarsi: i due muri si uguagliano in altezza; quanto a intelligenza i due ragazzi si uguagliano. In matematica, u. a zero un polinomio p(x), scrivere l’equazione p(x) = 0; u ...
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sottigliezza
sottigliézza s. f. [der. di sottile]. – 1. Qualità di ciò che è sottile: la s. di un filo, di una lama, di un foglio; ha le gambe di un’eccessiva s.; in senso fig., leggerezza: la s. dell’aria [...] (Alfieri); anche con uso assol.: Lo mastro fu di maggior sottigliezza, Che mai facesse la natura umana (Intelligenza). 2. Con valore concr., osservazione, questione, argomentazione eccessivamente sottile, cavillosa e sofisticata: se ci perdiamo in ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un [...] nell’atto di posarne un pizzico sulla lingua del battezzando): aver poco s. nel cervello o in zucca, essere scarso d’intelligenza o di giudizio; intendere con un grano di s., con un po’ di discernimento (l’espressione è più usata nella forma ...
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demenza
demènza s. f. [dal lat. dementia, der. di demens -entis «demente»]. – Nel linguaggio medico, deterioramento grave e irreparabile delle facoltà intellettive. Più in partic., in psichiatria, il [...] ’attività psichica che, con inizio nel settore della memoria, coinvolge, nel suo decorso progressivo, le facoltà creatrici dell’intelligenza e i processi di sintesi del pensiero: è generalmente dovuto a lesioni cerebrali ed è spesso accompagnato da ...
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notevole
notévole agg. [der. di notare2]. – 1. Degno di nota, che merita di essere notato: ci sono, o non ci sono state, novità n.; fare un resoconto degli avvenimenti più n. della settimana; città ricca [...] parte del soggetto che parla: un uomo di statura n., di peso n., di n. forza; un giovane di n. intelligenza o d’intelligenza n.; reperti di n. valore archeologico; acquistare, avere n. esperienza; subire un danno n.; avere n. possibilità finanziarie ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano [...] attributi di Dio, cioè il complesso degli esseri in cui si esprime l’infinita sostanza. Nell’uso com.: i capricci della n.; l’intelligenza è un dono di n.; e con più chiara personificazione: madre n.; nudo come madre n. l’ha fatto. Per scherzo di n ...
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ingegno
ingégno (ant. ingènio) s. m. [lat. ingĕnium «carattere naturale, indole, ingegno, idea ingegnosa», dal tema gen- di gignĕre, genus, generare, ecc.]. – 1. a. Il complesso delle qualità intellettuali, [...] l’ingegno in qualche impresa), mettere l’i. a frutto; un’alzata o una levata d’i., improvviso lampo d’intelligenza, trovata ingegnosa o, in senso iron., ispirazione poco felice e sim. c. Per metonimia, persona dotata di grande ingegno, soprattutto ...
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Psicologia
Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e adattarsi all’ambiente....
INTELLIGENZA
. Poema in nona rima (309 stanze), di autore toscano, composto sullo scorcio del sec. XIII o al principio del XIV.
L'attribuzione a Dino Compagni (v.), tuttora incerta, si fonda sulla testimonianza di C. De Batines e di A.-F....