insolito
insòlito agg. [dal lat. insolĭtus, comp. di in-2 e solĭtus «solito»]. – Non solito o diverso dal solito e dal normale: quest’anno ha fatto un caldo, un freddo i.; per le vie c’era un’animazione [...] o della convenienza: ti sei espresso con un linguaggio i.; il suo contegno i. mi ha stupito e addolorato. ◆ Avv. insolitaménte, in modo insolito, fuori dell’ordinario: l’inverno è stato insolitamente rigido; mi sembrò insolitamente arzillo. ...
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burnus
burnùs s. m. [dall’arabo burnus, attrav. il fr. burnous]. – 1. Ampio e lungo mantello di pesante lana greggia per l’inverno, di tela indigena per l’estate, portato dalle popolazioni arabo-berbere [...] dell’Africa settentr.; è spesso accompagnato da un cappuccio dello stesso tessuto. 2. Mantello femminile con cappuccio, spesso detto bernusse (v.) ...
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ghiacciaia
ghiacciàia s. f. [der. di ghiaccio2]. – 1. In passato, locale destinato alla conservazione nella stagione calda del ghiaccio raccolto durante l’inverno, consistente in un ambiente sotterraneo [...] con muri di forte spessore, isolato termicamente con accorgimenti varî. 2. Mobile, a forma di armadio, con rivestimento interno di lamiera e materiali isolanti, in cui si ottiene, mediante blocchi di ghiaccio ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, [...] fig., per indicare trasparenza, freddezza e altre caratteristiche del vetro: occhi di v., fissi e implacabili; un’aria chiara d’inverno, un cielo di v. azzurro pallido (R. Viganò). 2. Oggetto fatto di vetro: v. artistici, i v. di Murano; imballare ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] per qualcuno; in partic., la fase iniziale di un determinato periodo di tempo, di una stagione, un’età, ecc.: il p. dell’inverno, della primavera; il p. dell’anno (anche assol., nell’espressione augurale buona fine e miglior p.); il p. e la fine di ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di [...] viceversa. 2. a. Quantità di roba contenuta, o che può essere contenuta, in un sacco: abbiamo già consumato due s. di farina; per l’inverno ci vorrà almeno un s. di patate. b. fig., fam. Grande quantità: possiede un s. di soldi; c’era un s. di gente ...
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snidare
v. tr. [der. di nido, col pref. s- (nel sign. 3)]. – 1. Far uscire un animale dal nido, dalla tana, e in generale dal luogo in cui si è nascosto o riparato: s. il fagiano, la pernice; s. la lepre, [...] bombe lacrimogene; la nostra artiglieria ha snidato il nemico dalle sue posizioni fortificate; una delle tante famiglie che nell’inverno emigrano dalla montagna, snidate dal rigore della stagione e dalla fame (Fucini). Fig. e scherz.: s. qualcuno di ...
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crudezza
crudézza s. f. [der. di crudo]. – 1. letter. L’essere crudo, non cotto, riferito a cibi. 2. a. Asprezza, rigidezza del clima: la c. dell’inverno, della stagione. b. Durezza, ruvidità (d’animo [...] o di modi): mostrare c. di cuore. c. Più com., mancanza di morbidezza e di grazia, rigidità, soprattutto nei modi dell’espressione artistica: c. di suoni, di immagini, di linee, di contorni; o realismo ...
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crudo
agg. e s. m. [lat. crūdus «sanguinolento, non cotto; immaturo; crudele», dalla stessa radice di cruor «sangue»]. – 1. agg. a. Non cotto o non cotto abbastanza: mangiare carne c.; questo pane è [...] pelle: mettere un unguento sulla carne cruda. 2. agg. a. Molto freddo, rigido, riferito a clima o stagione: nel c. inverno. b. Selvaggio, aspro, scosceso, riferito a luogo: Nel c. sasso intra Tevero e Arno (Dante). c. Rustico, disadorno: vestì la ...
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sbarcare1
sbarcare1 v. tr. e intr. [der. di barca1, col pref. s- (nel sign. 3), in contrapp. a imbarcare] (io sbarco, tu sbarchi, ecc.). – 1. tr. a. Scaricare da un’imbarcazione o da una nave le merci [...] per malattia o per altri motivi). 2. fig. Passare, trascorrere alla meno peggio un periodo di tempo: s. l’estate, l’inverno; frequente nelle espressioni s. il lunario, s. la vita, vivere, tirare avanti a stento, con molti sacrifici e notevoli rinunce ...
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La quarta delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione).
I. nucleare Situazione in cui, secondo alcuni studi, si potrebbe trovare il pianeta Terra a seguito di un massiccio impiego di armi nucleari. Come conseguenza delle esplosioni nucleari,...
Quella che germina in autunno, continua lo sviluppo, a volte molto rallentato, in inverno, fiorisce e fruttifica in primavera e si dissecca al sopraggiungere della siccità estiva. Si comportano così molte erbe della regione mediterranea.