amebocito
s. m. [comp. di ameba e -cito]. – In anatomia comparata, particolare cellula mobile di molti invertebrati che, per la capacità di spostarsi come le amebe tra i tessuti del corpo, può fagocitare [...] corpi estranei o sostanze alimentari ...
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squama
(tosc. squamma) s. f. [dal lat. squama]. – 1. a. In zoologia, ciascuna delle formazioni tegumentarie, di diversa origine, che rivestono la superficie del corpo di alcuni vertebrati e invertebrati: [...] nei rettili, in alcuni mammiferi (per es., armadilli e pangolini) e negli uccelli sono di origine epidermica e costituite da sostanza cornea; nei pesci (chiamate più propriam. scaglie) sono quasi esclusivam. ...
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piloro
pilòro s. m. [dal lat. tardo pylorus, che è dal gr. πυλωρός «portiere», comp. di πύλη «porta» e ὁράω «guardare»]. – In anatomia, l’orifizio attraverso il quale lo stomaco comunica col duodeno, [...] che permette, con ritmo intermittente, il passaggio del chimo dallo stomaco al duodeno. In anatomia comparata, l’orifizio che, negli artropodi e in altri invertebrati, mette in comunicazione l’intestino di origine mesodermica con quello proctodeale. ...
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pericardico
pericàrdico agg. [der. di pericardio] (pl. m. -ci). – In anatomia comparata, del pericardio, che ha rapporto col pericardio: arterie p., rami arteriosi che irrorano il pericardio; cavità [...] circonda il cuore dei vertebrati ed è delimitata dalla membrana p. (insieme formano il sacco pericardico). Negli invertebrati: seno p. (o pericardiale), altro nome del pericardio; cellule p. (o pericardiali), particolari cellule a funzione escretrice ...
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pericardio
pericàrdio s. m. [comp. di peri- e -cardio]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, organo membranoso che, a guisa di sacco, riveste il cuore e l’origine dei grossi vasi; consta di due porzioni [...] o p. propriamente detto, il quale a sua volta è costituito da due foglietti, uno «parietale» e uno «viscerale» o epicardio. 2. La cavità in cui è contenuto il cuore in molti invertebrati, in partic. negli artropodi, denominata anche seno pericardico. ...
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terebra
tèrebra s. f. [dal lat. terĕbra «trapano, succhiello»]. – 1. Nell’antichità, macchina ossidionale del tipo dell’ariete che non agiva per urto ma mediante una grossa e robusta punta mossa a guisa [...] di succhiello. 2. In zoologia, negli invertebrati, ogni organo allungato e perforante, e più in partic. l’ovopositore degli imenotteri terebranti. ...
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ciclopia
ciclopìa s. f. [der. di ciclope]. – Anomalia congenita, rara nell’uomo, più frequente negli altri vertebrati e in alcuni invertebrati, per cui l’embrione, o il neonato, presenta le orbite fuse [...] in una sola cavità che contiene un globo oculare apparentemente normale o affatto rudimentale ...
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reptazione
reptazióne s. f. [dal lat. reptatio -onis, der. di reptare «strisciare per terra»]. – Modo di locomozione caratteristico di molti animali, sia invertebrati (per es., anellidi, nematodi, platelminti), [...] sia vertebrati (per es., molti rettili, in partic. i serpenti), per cui il corpo striscia sul suolo e non è sollevato sugli arti, che mancano o sono rudimentali: lo spostamento è provocato da movimenti ...
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pinna1
pinna1 s. f. [dal lat. pinna «penna»]. – 1. a. In zoologia, ciascuna delle appendici membranose o laminari del corpo dei pesci e di altri animali acquatici vertebrati o invertebrati, che provvedono [...] al movimento, contribuendo anche alla funzione stabilizzatrice della posizione dell’animale nell’acqua e avendo contemporaneamente funzione di timone; a volte possono essere modificate in rapporto ad altre ...
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suricata
s. f. (o suricato s. m.) [lat. scient. Suricata, da una voce indigena dell’Africa merid., attraverso il fr. suricate o surikate] (pl. suricati s. m.). – Genere di carnivori viverridi, limitato [...] , corpo di 35 cm di lunghezza, più 20 cm di coda, e arti brevi con palma e pianta nude, ciascuno con quattro dita, fornite di robuste unghie scavatrici; vive in colonie, costruisce tane nel terreno, si nutre di termiti e altri invertebrati del suolo. ...
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Privo di vertebre, cioè di colonna vertebrale. Il termine Invertebrati, che non ha alcun preciso valore sistematico, fu usato per la prima volta da J.-B. de Lamarck (che introdusse anche il termine di Vertebrati) per indicare tutti quei gruppi...
vèrmi Animali invertebrati caratterizzati da forma allungata, consistenza molle, assenza di zampe. Possono condurre vita libera o essere v. parassiti (detti anche elminti), come quelli presenti nell'intestino umano e animale (tenie, ossiuri),...