invidiatoreinvidiatóre s. m. (f. -trice) [der. di invidiare], non com. – Chi invidia (sempre considerato in rapporto alla persona invidiata; non ha quindi il senso assoluto di invidioso): i miei, i [...] suoi i.; avere molti invidiatori. ...
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lonza1
lónza1 s. f. [prob. lat. *luncea, *lyncea, der. di lynx lyncis «lince»; ma v. onza]. – 1. Anticam., nome di un animale feroce non ben determinato, prob. la lince o il leopardo o il ghepardo: La [...] ). È uno dei tre animali che Dante incontra nella selva oscura, simbolo, secondo le più comuni interpretazioni, della lussuria o dell’invidia (nel senso di odio di parte): Ed ecco, quasi al cominciar de l’erta, Una l. leggiera e presta molto, Che ...
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beati possidentes
‹beàti ...› (lat. «beati coloro che posseggono»). – Motto latino usato come affermazione che per rivendicare una cosa bisogna in primo luogo prenderne possesso, e nel linguaggio com., [...] con estensione di sign., per indicare, scherzosamente o con una punta d’invidia, le persone agiate. ...
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losco
lósco agg. [lat. lŭscus «cieco da un occhio; guercio», di etimo ignoto] (pl. m. -chi). – 1. Di persona che, per miopia o per debolezza di vista, guarda stringendo gli occhi e aggrottando le sopracciglia. [...] avverbiale), sguardo l., guardatura l., di chi è strabico, e, per estens., di chi guarda storto per animo corrucciato, per invidia, per dispetto, o per indole cattiva e malevola (di qui gli usi fig.). Più genericam. (ma non com.), essere l., vederci ...
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mascherare
v. tr. [der. di maschera] (io màschero, ecc.). – 1. a. Ricoprire (il volto) con una maschera; travestire con l’abito tradizionale delle maschere o comunque con abiti diversi dai soliti: m. [...] . Dissimulare sentimenti, pensieri, propositi, nascondendoli sotto parvenze opposte o diverse: m. con frasi di ammirazione la propria invidia segreta; nel rifl., mostrarsi diverso da come si è in realtà: mascherarsi da liberale, da amico del popolo ...
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schizzare
v. intr. e tr. [voce di origine onomatopeica]. – 1. a. intr. (aus. essere) Con riferimento a sostanze liquide, sprizzare fuori con forza: il tubo si è rotto e l’acqua è schizzata dappertutto; [...] , attraverso lo sguardo o con l’atteggiamento, le parole, i modi: s. bile, veleno, odio, manifestare rabbia, invidia, malignità e sim.; s. fuoco dagli occhi, mostrare nello sguardo ira, furore, forte eccitazione; urlava furioso, schizzando veleno ...
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personalita
personalità s. f. [dal lat. tardo personalĭtas -atis, der. di personalis «personale1»]. – 1. non com. L’esser personale, tipico, caratteristico di una singola persona: la p. di un’opinione, [...] pubblico e sim. 5. non com. Atto o discorso ispirato da motivi personali, soprattutto da rancore e astio: la discussione si fece vivace, ma senza scendere a p.; le miserelle p. che vi detta ... invidia ... rimangano pure su l’anima vostra (Carducci). ...
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cortigiano
(ant. cortegiano) agg. e s. m. [der. di corte]. – 1. agg. Di corte, che riguarda le corti o chi sta in esse: costumi c.; dubitando forte più della invidia c. che della sua conscienza (Boccaccio); [...] trovò la città di Firenze piena di c. delicatezze (Machiavelli). Lingua c., la lingua letteraria, «illustre», parlata nelle corti, contrapposta, nelle polemiche sull’origine e sul corretto uso della lingua ...
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eccitare
v. tr. [dal lat. excitare, propr. «spingere fuori», comp. di ex- e citare, frequent. di ciere «far muovere, chiamare»] (io èccito, ecc.). – 1. a. Suscitare, cioè provocare o aiutare il formarsi [...] , al lavoro, allo studio. Risvegliare, far sorgere un sentimento (o la manifestazione di un sentimento): e. la curiosità, l’invidia, la collera; queste parole eccitarono il riso universale (Manzoni). b. Mettere in stato di fermento, di agitazione, di ...
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inestinguibile
inestinguìbile agg. [dal lat. tardo inexstinguibĭlis, comp. di in-2 e exstinguibĭlis «estinguibile»]. – Che non si può estinguere, cioè spegnere, smorzare: fuoco i.; una i. sete. Più spesso [...] mai meno, che è sempre vivo e ardente, detto soprattutto di sentimenti: amore, carità i.; ricordo i.; Segno d’immensa invidia E di pietà profonda, D’inestinguibil odio E d’indomato amor (Manzoni). ◆ Avv. inestinguibilménte, senza potersi estinguere o ...
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invìdia Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità; anche, la disposizione generica a provare tale...
invidia
Fernando Salsano
È il sentimento di cruccio nascente dal considerare il bene altrui come lesivo del proprio, e nel secondo girone del Purgatorio (il cinghio che sfera / la colpa de la invidia, XIII 38; il vocabolo ricorre anche al...