perfido
pèrfido agg. [dal lat. perfĭdus, der. di fĭdes «fede, fedeltà, lealtà», col pref. per- indicante deviazione]. – 1. Propr., che rompe la fede o la parola data: questa innamorata sarà leale, quest’altra [...] ). Con riferimento a cosa: è stata un’azione veramente p.; un p. inganno; p. lusinghe. 2. Nell’uso fam., con iperbole scherz., molto cattivo, di pessima qualità: oggi c’è un tempo p.; queste sigarette sono proprio p.; nauseante, disgustoso, spec. di ...
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squadra
s. f. [der. di squadrare; il sign. militare si sviluppa prob. perché riferito, in origine, a formazioni in quadrato]. – 1. a. Strumento da disegno (di legno, metallo o materiale plastico), il [...] da un generale di s. aerea. ◆ Dim. o spreg. squadrétta (in topografia, squadretta iperbolica, lamina intagliata secondo i due rami di un’iperbole equilatera, talvolta usata nella determinazione grafica di un’area), squadrùccia; pegg. squadràccia ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] l. o con tanto di l. fuori, con la l. penzoloni (di un cane ansimante, di un impiccato, e, per iperbole, di una persona che arrivi tutta trafelata). Mordersi la l., incidentalmente durante la masticazione o battendo il mento, oppure volontariamente ...
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filo1
filo1 s. m. [lat. fīlum] (pl. -i; con valore collettivo e in locuz. particolari anche pl. f. le fila). – 1. a. Corpo lungo, sottile, di forma cilindrica, in genere a sezione costante, di vario [...] . D’altre cose che hanno costituzione filiforme: fili d’oro, capelli biondi; un f. di paglia, di fieno, un f. d’erba (e per iperbole: un deserto, una campagna arida senza un f. d’erba; sono passate le capre e non è rimasto un f. d’erba); il f. del ...
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rapprendere
rapprèndere v. tr. [der. di prendere, col pref. ra-] (coniug. come prendere). – 1. Fare assumere a una sostanza liquida una maggiore consistenza e densità, fino a renderla solida o semisolida: [...] . pron., coagularsi, indurirsi: la cera liquefatta si rapprende se viene lasciata raffreddare; il sangue si rapprende facilmente; e con iperbole: orror mi scosse Le membra tutte, e di paura il sangue Mi si rapprese (Caro); anche condensarsi: i loro ...
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finire
v. tr. e intr. [lat. fīnīre, der. di finis «limite; cessazione»] (io finisco, tu finisci, ecc.). – 1. tr. a. Condurre a fine, a termine, a compimento: f. un lavoro, un articolo, un disegno; f. [...] . (aus. essere) a. Arrivare alla propria fine; quindi, in partic., morire: finì in mezzo ai più atroci tormenti; per iperbole, sentirsi f., sentirsi venir meno le forze. Più genericam., avere fine, avere termine: anche l’estate è finita oramai; la ...
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indiavolato
agg. [part. pass. di indiavolare]. – 1. a. Sconvolto da passione violenta, infuriato, furente: cos’è successo? tuo padre era i. stamattina. b. Per iperbole, nell’uso fam., di persona estremamente [...] vivace, irrequieta, o piena di dinamismo, sempre in movimento: questi ragazzi sono (o sembrano) i.; che uomo i., non sta fermo un momento! 2. Con riferimento a cosa: a. Frenetico, convulso, trascinante, ...
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cilindro
s. m. [dal lat. cylindrus, gr. κύλινδρος, der. di κυλίνδω «avvolgere, rotolare»]. – 1. Superficie geometrica elementare che si genera facendo ruotare di 360° un rettangolo intorno a uno dei [...] , detta direttrice; a seconda che la direttrice sia una conica, un’ellisse, un’iperbole o una parabola si avrà rispettivamente un c. quadrico, ellittico, iperbolico o parabolico. 2. estens. Qualunque oggetto o strumento che abbia forma di cilindro ...
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traslato
(ant. translato) agg. e s. m. [dal lat. translatus, part. pass. di transferre «trasferire, trasportare»]. – 1. letter. Trasferito, trasportato, con valore di participio (anche unito all’ausiliare [...] di qualche cosa»). I traslati più comuni, nella retorica moderna, sono la metafora in senso stretto, la metonimia e sineddoche, l’antonomasia, la perifrasi, la litote, l’ironia, l’iperbole, l’apostrofe, la preterizione, ecc. (v. le rispettive voci). ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico [...] F e da una retta fissa del piano (direttrice relativa al detto fuoco). Nei casi partic. dell’ellisse e dell’iperbole i fuochi sono due, mentre nella parabola è uno solo. ◆ Dim. fochétto, fochettino, focherèllo, focherellino, non com. focolino; accr ...
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Linguistica
Figura retorica, consistente nell’esagerazione di un concetto oltre i termini della verosimiglianza, per eccesso (le grida salivano alle stelle) o per difetto (non ha un briciolo di cervello).
Matematica
In geometria, curva aperta,...
IPERBOLE
. Figura retorica, o meglio tropo, per cui, volendo esprimere che un oggetto, una qualità, un'azione oltrepassa i limiti consueti, si va oltre i limiti della realtà e della possibilità; p. es.: è un leone, correre come il vento, tagliare...