caza
cażà s. m. – Adattamento ital. del turco kaza ‹ka∫à› (dall’arabo qaḍa’, propr. «giudicatura») che dal 1864 al 1924 designò nell’Impero ottomano la circoscrizione amministrativa cui era preposto [...] un caimacam, e che ancor oggi esiste, con varia estensione territoriale, in Turchia, Siria, Palestina e Iraq. ...
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mossul
mòssul (o mòsul) s. m. – Denominazione impropria di alcune varietà di tappeti, lavorati non nell’omonima città dell’Iraq settentr., attivo centro di smistamento commerciale, ma prodotti in varie [...] zone dell’Iran nord-occid., soprattutto nel territorio di Hamadan e presso tribù nomadi del Kurdistan ...
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antiracheno
(anti-iracheno), agg. Contrario all’Iraq, al suo popolo e alle sue scelte politiche. ◆ La Russia, che nel ’91 appoggiava di fatto dall’esterno l’iniziativa bellica statunitense, oggi per [...] bocca di [Boris] Eltsin si distanzia con nettezza polemica, per non dire con stilemi da guerra fredda, dalla paranoia antirachena dilagante oltreoceano. (Enzo Bettiza, Stampa, 7 febbraio 1998, p. 1, Prima ...
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antisaddamista
s. m. e f. Schierato contro Saddam Hussein, dittatore dell’Iraq fino al 2003. ◆ Gli arabi sunniti sembrano oggi i più deboli, divisi come sono tra saddamisti e antisaddamisti, sparpagliati [...] tra una conciliazione alquanto opportunistica, una resistenza forse astutamente tattica, e illusioni sanguinose di vendetta, fino a convergenze suicide con i piccoli virulenti gruppi di terroristi islamisti ...
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arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo [...] a., la parte orient. dell’Egitto, fra il Nilo e il Mar Rosso; Golfo A., nome ufficiale attribuito (agosto 1958) dall’Iraq al Golfo Persico; Mare A., la parte nord-occid. dell’Oceano Indiano compresa tra la penisola indiana, la penisola arabica e la ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani [...] gli individui aventi per lingua madre l’arabo (cioè la massima parte degli abitanti dell’Arabia, Siria, Libano, Giordania, Iraq, Kuwait, Yemen, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, e di quella parte della Palestina che non appartiene allo stato ...
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strategia d'uscita
(strategia di uscita), loc. s.le f. Soluzione strategica di una situazione complessa, difficile da dipanare. ◆ C’era una volta il Programma di Lisbona per battere gli Stati Uniti e [...] 9 marzo 2004, p. 3, Dossier Inchiesta) • «Tutti ormai parlano di una strategia d’uscita graduale dall’Iraq. Qualora andassimo al governo, ci prenderemmo le nostre responsabilità, partecipando al processo insieme al resto della comunità internazionale ...
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abbaside
abbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente [...] con la maggior fioritura della civiltà arabo-musulmana) fissando la loro residenza nell’Iraq e fondando (nel 762) la città di Bagdad, che divenne una delle maggiori metropoli dell’Oriente: i califfi a., e la dinastia, il califfato a.; l’arte, l’ ...
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sciismo2
scïismo2 s. m. [der. di sciita]. – Complesso delle dottrine e delle pratiche religiose degli sciiti musulmani, diffuso spec. in Iran e in Iraq, secondo cui solo al califfo Alì, genero di Maometto, [...] e ai suoi discendenti, spetta il diritto di governare la comunità dei fedeli ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle [...] legittimità dei califfi omayyadi e abbasidi saliti al trono dopo Maometto. La maggioranza degli sciiti si trova in Iran (paese in cui la religione sciita è religione di stato), ma grandi comunità sciite esistono anche in Iraq, Yemen, Pakistan, Oman. ...
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Stato del Vicino Oriente; confina a E con l’Iran, a N con la Turchia, a O con la Siria e la Giordania, a S con l’Arabia Saudita e il Kuwait e, per un breve tratto, si affaccia al Golfo Persico.
Il nome, adattamento arabo del mediopersiano irak...
di Albertina Migliaccio
Stato dell'Asia sud-occidentale. La situazione politica estremamente incerta in cui versa il Paese, occupato da una forza internazionale sotto il comando degli Stati Uniti, non consente di disporre di dati significativi...