islamislàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo [...] musulmano (più spesso con iniziale maiuscola): la diffusione dell’Islam; guerre fra cristianità e Islam. ...
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anti-Islam
(anti-islam, anti Islam), agg. inv. Che si contrappone all’Islam. ◆ [tit.] «Turchia, subito barriere o filtri anti-islam» / [Roberto] Calderoli: per difendere le nostre radici, referendum [...] contro il ministro italiano per le Riforme Roberto Calderoli, che nei giorni scorsi ha mostrato in televisione una maglietta anti-Islam sulla quale era stampata una delle vignette satiriche su Maometto. (Re. Mo., Mattino, 18 febbraio 2006, p.3, Primo ...
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euroislam
(Euroislam, Euro-Islam), s. m. inv. Il processo di integrazione e compenetrazione della cultura occidentale europea con quella islamica. ◆ «Euro-Islam», Bassam Tibi scandisce la parola che [...] suo territorio di migliaia di ex combattenti in Afghanistan, Bosnia, Cecenia, Kosovo ma anche perché la sfida con l’Islam fondamentalista si può vincere solo favorendo la nascita di un Euroislam che sappia distinguere tra religione e politica, tra ...
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deislamizzare
(de-islamizzare), v. tr. Sottrarre all’influenza dell’Islam. ◆ I deputati leghisti Federico Bricolo e Massimo Polledri hanno definito il ministro delle Politiche comunitarie Rocco Buttiglione [...] di rimanere in silenzio invece di condannare gli atti commessi nel nome dell’Islam da singoli individui e da governi. […] il messaggio è chiaro: l’Islam è una religione arcaica, il Corano è un testo violento e l’unico modo per riformare la religione ...
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antislamico
(anti-islamico), agg. Che avversa l’Islam e i suoi seguaci; ostile all’Islam. ◆ La maggior parte dei cattolici [...] interpreta il rapporto con la religione in modo personalizzato, privatizzato, [...] che i palestinesi smentiscono seccamente accusando Israele di voler «trarre profitto» dal clima internazionale anti-arabo e anti-islamico che si è creato nel mondo occidentale, per «chiudere i conti» con [Yasser] Arafat. (Mattino, 17 settembre 2001 ...
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etnonazionale
(etno-nazionale), agg. Relativo all’essere e al sentirsi nazione da parte di un’etnia, di un popolo. ◆ C’è però anche un’altra idea di autogoverno (talvolta confusa con la precedente). [...] , in maniera assai differenziata: a seconda dell’esperienza, dell’origine etnonazionale e, soprattutto, del modo di interpretare l’islam. (Renzo Guolo, Repubblica, 15 luglio 2006, p. 47, Almanacco dei libri).
Composto dal confisso etno- aggiunto all ...
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islamicoislàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale [...] e culturale: popolazioni i.; il mondo i.; la civiltà islamica. Anche come sost., seguace dell’islamismo. ...
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islamofobico
agg. Derivato da ostilità pregiudiziale nei confronti dell’islam. ◆ Sono state pugnalate inflitte ai valori più profondi dell’Olanda quelle che hanno tolto la vita a Theo van Gogh. […] Ma [...] -culturale che non smette di seguire lo scrittore da quando ha deciso di prendere posizione sulla questione del terrorismo islamico. Da una parte, quelli che lo accusano di «razzismo islamofobico»; dall’altra, quelli che criticano il suo stile ...
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halal
agg. inv. Nella religione islamica, conforme ai precetti; con particolare riferimento a cibi e alimenti. ◆ La gran parte degli imam d’Europa sono stipendiati dai rispettivi Paesi d’origine, da [...] beatboxing, il rap che usa percussioni vocali, e che dunque è considerato halal, permesso dalle interpretazioni più rigide dell’islam in fatto di musica. (Paola Caridi, Riformista, 27 settembre 2007, p. 8) • Sempre a Lione il Comune, vessato dalle ...
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occidentalite
s. f. Il male d’Occidente. ◆ con il suo saggio «L’Islam globale» Fouad Allam presenta un percorso affascinante ed inedito nel mondo islamico. […] Il fallimento dello Stato nell’era post-coloniale [...] con il mondo occidentale, affermando che la colpa è sempre dell’altro, di quel mondo. È la malattia dell’islam che alcuni filosofi iraniani hanno chiamato «occidentalite», malattia dalla quale da oltre cinquant’anni il mondo musulmano non sa guarire ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni monoteistiche rivelate, dopo l’ebraismo...
ARCHITETTURA - Islam
B.M. Alfieri
L'a. è una delle espressioni più vitali dell'Islam perché in grado di realizzarne i programmi. Come è stato evidenziato da Marçais (1928), l'Islam è infatti una religione essenzialmente cittadina, che ha...