swing
〈su̯ìṅ〉 s. ingl. (propr. «oscillazione, impulso, slancio»; pl. swings 〈su̯ìṅ∫〉), usato in ital. al masch. – 1. a. Colpo del pugilato, chiamato in ital. sventola (v.). b. Nel golf, il movimento [...] bastone per colpire la palla, chiamato in ital. slancio (v.). 2. a. L’elemento fondamentale e caratteristico della musica jazz, definibile come un impulso ritmico prodotto da fattori di varia natura, tra i quali soprattutto l’accentuazione sui tempi ...
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testa di morto
tèsta di mòrto locuz. usata come s. f. – 1. Sinon. pop. di teschio (umano). 2. Nome comune (anche sfinge testa di morto) della farfalla Acherontia atropos, della famiglia sfingidi, di [...] (detto anche temple block o, impropriam., woodblock), originariam. impiegato nella musica sacra cinese e coreana, di largo uso nel jazz tradizionale: è costituito da cinque blocchi di legno di varie dimensioni e di forma vagamente simile a quella di ...
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lounge
‹làunǧ› s. ingl. (propr. «soggiorno, salotto»; pl. lounges ‹làunǧi∫›), usato in ital. al
masch. – 1. In alberghi, stazioni, aeroporti e sim., vasta ed elegante sala d’attesa o d’intrattenimento; [...] anche in funzione attributiva nella locuz. lounge bar, sala di un albergo o di un ristorante adibita a bar. 2. Genere musicale che combina jazz, pop, musica ambient, latina e elettronica per creare un’atmosfera rilassante. ...
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ukulele
ukulèle s. f. o m. [voce di origine hawaiana che significa propr. «insetto saltellante, pulce», forse suggerita dai rapidi movimenti delle mani del suonatore], invar. – Strumento musicale tradizionale [...] lungo, con quattro corde di acciaio di accordatura varia, pizzicate con un plettro, dalla caratteristica sonorità lievemente nasale, dolce e malinconica. Verso il 1920 divenne popolare anche negli Stati Uniti, introdotto nei complessi di musica jazz. ...
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afroamericano
agg. e s. m. (f. -a) [comp. di afro 2 e americano]. – Relativo o appartenente alla popolazione americana di origine africana: musica a., la musica jazz. ...
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after hours
‹àftëë àuë∫› (o after-hours) locuz. ingl. (propr. «dopo le ore [di lavoro] »), usata in ital. come agg. e s. m. – 1. a. Fuori orario, dopo la chiusura, e sim.: un bar, un locale after hours. [...] e gli afterhour della penisola e indossa sempre la stessa fruit autoprodotta (Giuseppe Caliceti). 2. Nel linguaggio del jazz, in varie locuzioni riferite all’abitudine dei musicisti di recarsi a suonare, dopo il lavoro e quasi sempre gratuitamente ...
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ascensore sociale
loc. s.le m. Processo che consente e agevola il cambiamento di stato sociale e l’integrazione tra i diversi strati che formano la società. ◆ Certo, essere giovane in una società in [...] la moglie di Mike, assieme al figlio più piccolo: «Walter [Veltroni] è un amico e il Pd è una cosa nuova». La Bovisa Jazz band e l’Inno di Mameli, il leader del Pd che ripercorre la storia della città, «cuore della modernità», parla di fabbriche nate ...
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jazzato /dʒe'ts:ato/ agg. [part. pass. di jazzare]
(mus.) Di brano musicale che, pur non appartenendo al genere della musica jazz, viene eseguito con i ritmi e la timbrica di questa: un brano di Mozart [...] jazzato. ...
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anatole
‹ä′nëtol› s. ingl. [di etimologia oscura] (pl. anatoles ‹ä′nëtol∫›), usato in ital. al masch. – Nel linguaggio del jazz, brano in tempo veloce, con schema armonico costante e di 32 battute del [...] tipo AABA, suddiviso cioè in tre frasi identiche di otto battute ciascuna (A), intramezzate da una diversa frase sempre di otto battute in forma d’inciso (B); è utilizzato soprattutto nelle jam-sessions ...
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infanatichire
v. intr. [der. di fanatico] (io infanatichisco, tu infanatichisci, ecc.; aus. essere). – Diventare fanatico, essere preso da fanatismo religioso. Più spesso con i sign. estens. dell’aggettivo, [...] (anche intr. pron., si è infanatichito) di queste nuove teorie, o per il ballo, per lo sport, per la musica jazz; s’è infanatichito di quella ragazza. Raro l’uso trans., rendere fanatico: sono i suoi compagni che l’infanatichiscono. ◆ Part ...
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Genere musicale sorto negli USA intorno all’inizio del 20° sec., frutto di un lungo processo di sincretismo tra forme musicali occidentali e poetiche africane, che risalivano alla memoria culturale degli schiavi deportati nel continente americano...
Batterista jazz afroamericano (Pittsburgh, Pennsylvania, 1919 - New York 1990). Attivo dal 1939, considerato tra i più importanti batteristi con K. Clarke e M. Roach, è stato tra i fondatori dello stile hard bop con cui si è affermato dalla...